E' massiccio il dispiegamento di forze dell'ordine che dal pomeriggio ha presidiato la zona intorno a piazza Leopoldo, dove dalle 17 è iniziato il concentramento di una manifestazione "per la città che vogliamo", contro lo sgombero dello spazio occupato di viale Corsica.

La prima reazione c'era stata già martedì, dopo le operazioni di sgombero dell'immobile, occupato da circa 10 anni: un corteo spontaneo aveva attraversato Rifredi. Poi l'annuncio di un altro corteo per oggi pomeriggio.

Alcune centinaia di persone oggi si sono ritrovate in piazza Leopoldo, per poi muoversi verso piazza Dalmazia, intorno alle 18.30, dietro allo striscione "Un altro modo di vivere esiste - Sempre al fianco di chi resiste". Un elicottero delle forze dell'ordine da ore sorvola la zona.

Durante il corteo si sono registrati momenti di tensione tra manifestanti e polizia, con gli agenti in assetto anti sommossa. La vetrina di una banca è stata spaccata, e alcuni cassonetti sono stati ribaltati. Lancio di bombe carte da parte dei manifestanti, e di lacrimogeni dalla polizia. Il corteo intorno alle 20 si è mosso da Rifredi verso San Jacopino, per poi tornare a Novoli.

A causa della manifestazione, il servizio della linea T1 della tramvia è rimasto interrotto dalle 18.30 circa, poi attivo solo nella tratta Villa Costanza – Piazza Leopoldo. Il servizio è tornato regolare intorno alle 19.40.

Ripercussioni anche sul traffico in zona.

"Manifestare è un diritto ma la violenza non è mai giustificata". Sono le parole dell'assessora alla sicurezza urbana Benedetta Albanese in merito al corteo. "In queste ore abbiamo assistito a scene di guerriglia urbana con vetrine danneggiate, lanci di bombe carta, barricate. Sono comportamenti gravissimi: giocare alla guerra mentre è in corso una una guerra vera è inaccettabile", conclude l'assessora.