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Ortofrutticola Mugello, lavoratori in assemblea. Presidio permanente davanti alla fabbrica

Nardella: 'E' inaccettabile che la fabbrica di Marradi possa essere delocalizzata senza una motivazione'

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venerdì 31 dicembre 2021 12:23

Si è svolta nel pomeriggio di ieri, giovedì 30 dicembre, a Marradi l’assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori di Ortofrutticola del Mugello alla presenza dei sindacati di categoria e confederali e delle istituzioni territoriali e regionali, dopo l'annuncio dei giorni scorsi dell proprietà di voler chiudere lo stabilimento di Marradi (Firenze) per spostare la produzione di marron glaces a Pedrengo.

 

L’assemblea dei lavoratori, molto partecipata, ha all’unanimità deciso che da domani alle 8.00 inizierà il presidio permanente dei lavoratori davanti alla fabbrica.

 

"Chiediamo a tutta la comunità di Marradi e del Mugello e alle lavoratrici e i lavoratori di tutte le realtà della zona di sostenere anche fattivamente la lotta delle lavoratrici e dei lavoratori, perché la “fabbrica dei marroni” è un patrimonio del territorio che non può andare disperso", è l'appello di Flai Cgil Firenze, Fai Cisl Firenze Prato.

 

All'assemblea è intervenuto anche il sindaco della Città metropolitana di Firenze Dario Nardella. "E' inaccettabile che la fabbrica di Marradi possa essere delocalizzata senza una motivazione. È una azienda che va molto bene, ha mercato, la filiera del marron glaces è di altissima qualità, è un prodotto che ha mercato. La Città Metropolitana di Firenze farà tutto quello che è nelle proprie possibilità, accanto alla Regione e al Comune di Marradi perché questa decisione venga assolutamente annullata", ha detto Nardella.


"Chiederemo un confronto diretto con la proprietà Italcanditi e con l'ad Goffi. E vogliamo sapere se Investindustrial, il fondo industriale che ha acquistato non molto tempo fa il 70% di Italcanditi, guidato da un italiano, Andrea Bonomi, conferma questa decisione. Vogliamo sapere se lo stesso Bonomi è consapevole delle conseguenze sociali, economiche e politiche che una decisione del genere potrebbe scatenare. Il confronto con la proprietà per noi è indispensabile, non ci arrenderemo come Città Metropolitana insieme a Regione e Comune fino a quando non si tornerà indietro rispetto ad una scelta che non ha alcun tipo di motivazione".

 

 

 
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