Marradi, si sposta a Bergamo la 'fabbrica dei marroni'. Il sindaco: 'Una pugnalata al cuore'
Convocato il tavolo di crisi. I sindacati: 'Riteniamo quella di Italcanditi una scelta scellerata'
mercoledì 29 dicembre 2021 13:39
"Una comunicazione davvero terribile e totalmente inaspettata", così definisce il sindaco di Marradi la chiusura dello stabilimento dell'Ortofrutticola Mugello.
"Ci hanno informato della volontà della nuova proprietà dell'Ortofrutticola del Mugello di chiudere lo stabilimento di Marradi per spostare tutto a Bergamo. Questa è una pugnalata al cuore del nostro paese, capitale del Marrone, e della nostra comunità", scrive su Facebook il sindaco Tommaso Triberti.
"La fabbrica dei marroni, come la chiamiamo noi, è la fabbrica di Marradi, un punto di riferimento e un volano per tutto il territorio e faremo di tutto perchè questo non accada. Abbiamo tutti un familiare, un amico, che ci lavora. È un presidio fondamentale per garantire la vita della nostra piccola comunità. Domani, insieme ai sindacati, parteciperemo all'assemblea dei lavoratori e stiamo informando tutte le istituzioni di ogni ordine e grado. Metteremo in campo tutte le forze che abbiamo per scongiurare questo durissimo colpo, all'economia del nostro paese, certo, ma prima ancora a tutta la nostra comuntà. Mai avremmo pensato di dover combattere questa battaglia".
"Marradi nei momenti più difficili ha sempre dimostrato di essere unita e mai come questa volta c'è bisogno di tutti. Oggi ci raccogliamo attorno ai lavoratori e alle loro famiglie. Uniamoci tutti per cercare e trovare soluzioni, per garantire un futuro alla nostra fabbrica, qui dove ha le sue radici. Ringrazio tutte le forze istituzionali, sociali e politiche che stanno facendo quadrato. Insieme combatteremo questa battaglia per il futuro del nostro territorio", conclude il sindaco.
Ortofrutticola del Mugello srl è un'azienda fondata fondata nel 1984 a Marradi (FI) per la lavorazione e trasformazione industriale delle castagne e dei marroni. "Contiamo su circuiti di canditura completi di linee automatiche e semi-automatiche per confezionamento di marrons glacès. Entrano in lavorazione circa 7.000 tons/anno di castagne, con i più attenti controlli qualitativi, per l'industria, per la GDO o essere esportate in 30 paesi del mondo", si legge sul sitodell'azienda.
Il tavolo dell’Unità di crisi è convocato il 3 gennaio alle 11 per discutere della “Ortofrutticola del Mugello”: la bergamasca Italcanditi, proprietaria dell’azienda, ha infatti annunciato di voler chiudere lo stabilimento di Marradi (Firenze) per spostare la produzione di marron glaces a Pedrengo. A contattare l’Unità di crisi regionale, spiega Valerio Fabiani, consigliere per il lavoro e crisi aziendali del presidente Eugenio Giani, è stato lo stesso sindaco di Marradi, Tommaso Triberti. Al tavolo regionale, oltre alle strutture dell’Unità di crisi, parteciperanno sia il sindaco che i sindacati.
Si è tenuta ieri una riunione tra il responsabile del personale del gruppo Italcanditi, la consulente del lavoro del gruppo e i rappresentanti Flai Cgil e Fai Cisl in cui l’azienda ha comunicato alle parti sociali l’intenzione del Fondo Investindustrial, proprietario al 70% di Italcanditi, di cessare l’attività dell’Ortofrutticola del Mugello, trasferendo tutta la produzione di marron glacè allo stabilimento principale di Pedrengo (BG).
L’Ortofrutticola del Mugello occupa 9 dipendenti a tempo indeterminato ( di cui due dirigenti) a cui sarà offerta la possibilità di un trasferimento a Pedrengo e circa 70 lavoratori stagionali, molti dei quali “storici”, principalmente donne (oltre il 90%). Un polmone economico e produttivo per Marradi, ma anche per i paesi limitrofi, che nel 2018 ha fatturato 8,7 milioni di euro, senza considerare l’indotto, composto da coltivatori di castagne, del “marron buono IGP” del Mugello.
“Riteniamo quella di Italcanditi una scelta scellerata”, dicono Chiara Torsoli della Flai Cgil Firenze e Andrea Piccini della Fai Cisl Firenze e Prato, “ motivata solo in apparenza da diseconomie dovute agli impianti e agli aspetti produttivi circostanti, perché questi già esistevano al momento in cui la Fabbrica dei Marroni è stata acquisita nell’Agosto del 2020”.
"La realtà è sempre la solita, quella del solido fondo di investimento, che fa operazioni per acquisire fatturato e quote di mercato, da dare in pasto ai futuri azionisti” proseguono i sindacalisti. “Non è infatti un segreto per nessuno che l’acquisizione di Italcanditi da parte di Investindustrial poi l’allargamento del gruppo con l’acquisizione di altre piccole realtà, sia un’operazione che ha l’unico scopo di arrivare alla quotazione in borsa del gruppo.”.
“L’Azienda continua a parlarci di 9 persone, noi gli abbiamo chiarito un concetto per noi imprescindibile: le persone sono un’ 80ina, poco importa se tecnicamente la procedura prevede l’apertura solo per quelle 9 persone".
“Siamo in contatto costante con il Sindaco di Marradi e con tutte le istituzioni a livello territoriale e regionale. Domani alle 16.00 abbiamo convocato l’assemblea dei lavoratori presso il teatro comunale di Marradi per informarli del nostro incontro con i rappresentanti di Italcanditi e decidere insieme tutte le iniziative necessarie per opporsi alla decisione aziendale”.