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Tni Italia lancia l'allarme: 'Alberghi e ristoranti vuoti, ha vinto la strategia del terrore'

'Non ci sono prenotazioni, la gente ha paura'. Tni Italia chiede al governo un provvedimento d'urgenza

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venerdì 24 dicembre 2021 09:46

“L'avevamo detto settimane fa: su ristoranti e alberghi piovono disdette. Così è stato, ma adesso la situazione è drammatica e irreversibile. Hotel e locali sono completamente vuoti". Sono le parole di Cristina Tagliamento, segretaria nazionale di Tni Italia, il sindacato che rappresenta il mondo delle imprese ricettive e della ristorazione, che lancia un allarme in relazione alle decisioni del governo.
 
 
"Non ci sono prenotazioni, la gente ha paura. Ha vinto il terrorismo mediatico, una vera e propria strategia del terrore. La politica scellerata del green pass è un problema superato dai fatti. La gente, che sia vaccinata o meno, è terrorizzata e preferisce restare a casa. Gli esempi sono tantissimi, basta guardare i servizi che arrivano da Londra, dove non esiste nessun obbligo, eppure tutti i locali sono vuoti. Per noi imprenditori – aggiunge – il 2021 si chiude malissimo e se a Natale e a Capodanno c'è il vuoto, a gennaio e febbraio tante delle nostre aziende saranno a rischio chiusura e il colpo di grazia lo darà l'aumento delle materie prime e dell'energia, i cui prezzi, secondo le stime, saliranno ulteriormente nel 2022”.


Tni Italia chiede al governo un provvedimento d'urgenza. "Un decreto - sottolinea Tagliamento - che preveda la proroga della cassa integrazione, l'azzeramento, o comunque l'abbattimento delle tasse, la reintroduzione del credito d'imposta sugli affitti. Ma subito. Dobbiamo per una volta essere lungimiranti e prevenire".
 

Tni Italia tira in ballo anche i Comuni, che stanno annullando uno dopo l'altro gli eventi di Capodanno. “Rappresentavano l'unica possibilità di attrarre almeno qualche turista italiano. Tolto anche questo, chiediamo ai sindaci di sostenere le imprese della ristorazione prorogando i tavolini all'aperto fino al 31 marzo. Constatiamo con amarezza – sottolinea Raffaele Madeo, presidente di Tni Italia – che in alcune città italiane, come Firenze, si vuole tagliare via questa possibilità. Avevamo un piano da presentare per il capoluogo toscano, ma abbiamo atteso invano una convocazione che non è mai arrivata. Prendiamo atto di quelle che sono le priorità di chi ci governa, anche a livello locale, e agiremo di conseguenza”.
 
 
"Si capisce o no - conclude Madeo - che se non facciamo squadra la partita è persa e non si potrà tornare più indietro? Oppure le istituzioni vogliono che gli imprenditori diventino i futuri assistiti? Per quanto ci riguarda vorremmo rimanere nel ruolo che ci si addice di più e cioè: un diamante grazie al quale l'italia brilla e trae benefici".
 
 
 
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