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Carenze d’organico al Comune di Firenze: la protesta dei sindacati

Rsu in stato di agitazione: 'Carichi di lavoro sempre più pesanti'

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martedì 26 ottobre 2021 12:39

Poche relazioni con i sindacati, carenza di personale, incertezze sul ritorno in presenza col rischio che aumentino i contagi, carichi di lavoro sempre più pesanti per il personale dei servizi asili nido e scuola dell’infanzia, così come carichi eccessivi nei servizi territoriali”. Sono alcune delle critiche mosse dalla Rsu del Comune di Firenze nel corso di una conferenza stampa in cui è stato annunciato lo stato di agitazione su tutto il personale. Mercoledì mattina è in programma il tavolo per la procedura di raffreddamento in Prefettura, presente il Comune: nel caso non si trovi una conciliazione si ricorrerà allo sciopero che può scattare 12 giorni dopo la convocazione in Prefettura.

 

"Poche convocazioni della Delegazione Trattante, spesso contingentate nel tempo e sempre da remoto. Le sfide sindacali e organizzative previste dalle norme vigenti meritano tempi, spazi e risorse umane dedicate. Vogliamo una calendarizzazione certa e frequente degli incontri sindacali, vogliamo farli in presenza", si legge nel volantino della FP Cgil Firenze. "I numerosi pensionamenti degli ultimi tempi e i tanti anni passati senza assunzioni hanno portato il Comune a ridurre drasticamente il numero degli addetti. Le assunzioni previste dai concorsi di questi giorni non sono sufficienti. Il Comune attinga copiosamente dalle graduatorie che si formeranno e non si limiti alle 66 assunzioni previste da bando. #AssunzioniSubito e ritorno in presenza".

 

E ancora: "Carichi di lavoro sempre più pesanti per tutto il personale dei servizi asili nido e scuola infanzia. Adempimenti burocratici che sottraggono tempo al ruolo educativo pedagogico e di accudimento. Sostituzioni del personale assente spesso carenti. Ma non va meglio negli uffici dove il personale amministrativo non è sufficiente e i carichi di lavoro sempre più gravosi. Ad anno educativo e scolastico avviato regolarmente nonostante le difficoltà dettate dall’emergenza sanitaria il Comune ha comunicata di voler togliere l’indennità di turno retribuita mensilmente sostituendola con un indennità annuale (dai contorni tutti da definire) che verrà corrisposta forse la prossima estate. La soluzione c’è già nel contratto, si chiama indennità condizione di lavoro".

 

Quindi sul servizio casa: "Carenza di personale e tanti servizi da erogare. Con la prossima uscita di bandi importanti per la tenuta sociale della nostra città (come il bando Erp) e il numero degli addetti ridotto all’osso, si rischia di creare gravi disservizi all’utenza". Stessa cosa per i servizi territoriali: "Carichi di lavoro eccessivi, numero di addetti largamente insufficiente, utenza esasperata, rischi sempre maggiori per la sicurezza di chi ci lavora… e per avere un appuntamento per una carta d’identità elettronica ci vogliono mesi!". Poi sulla Polizia Municipale: "Tanti tavoli sindacali per provare a risolvere importanti questioni di salute e sicurezza, ma anche qui la discussione si è arenata. Lavoro notturno, mobilità interna ed esterna, accordo sulle 35 ore. La qualità del lavoro fa la qualità della vita".

 

Sui servizi informativi: "Come può un ente pubblico raccogliere la sfida della digitalizzazione se non ha informatici? Il Comune in passato ha provato ad assumerli, ma molti di quelli assunti dopo poco se ne sono andati. Per invertire la tendenza occorre migliorare il coinvolgimento dei sistemi informativi in tutti i progetti del Comune, sbloccare gli incentivi relativi a servizi e forniture ma anche quelli per le opere e i lavori pubblici e prevederli per tutti i dipendenti del Comune coinvolti". Infine la direzione urbanistica: "Gli adempimenti derivanti dal bonus 110% per ristrutturazione e suoi affini, hanno gravato su una direzione carente sia di personale tecnico che amministrativo. Anche qui le toppe messe dall’Amministrazione sono state insufficienti e senza continuità. L’aumento dei carichi di lavoro assieme alla carenza di figure professionali obbliga i lavoratori ad assumersi compiti e responsabilità anche non propri per far andare avanti gli uffici".

 

Da Palazzo Vecchio arriva la replica dell'assessore al personale, Alessandro Martini: "Ci sono due modi di affrontare i problemi. Fare bla bla bla oppure lavorare per risolverli. Noi lavoriamo e mostriamo i risultati. Ho il massimo rispetto per le manifestazioni di disappunto delle organizzazioni sindacali. Ma non posso che ribadire il mio stupore e la meraviglia per quanto da loro sostenuto perché sono accuse smentite dai fatti".

 

L'assessore Martini spiega che, nonostante i 3.823 dipendenti (dato del 30 settembre) e non 3.190 come dichiarato dai sindacati, "come tutti gli enti dobbiamo fare i conti con una deficit causato dai pensionamenti e dal blocco dei concorsi a causa della pandemia. Ma siamo tra i primi in Italia ad avere effettuato importanti concorsi, il primo già a marzo che ha visto le prime assunzioni di dirigenti, e quattro la scorsa settimana con graduatorie per tecnici diplomati e laureati per oltre 2.600 persone. Entro novembre arriveranno le prime assunzioni per raggiungere il migliaio di nuovi ingressi in tre anni". 

 

L'assessore ricorda inoltre che è in corso la procedura per l'assunzione di 30 agenti di Polizia Municipale che dovrebbe concludersi a Natale e che a fine 2021 i nuovi contratti arriveranno a quota 200. A questi dipendenti a tempo indeterminato si aggiungeranno poi i contratti a tempo determinato per le figure legate al React. "Voglio davvero ringraziare i dipendenti che si sono spesi per consentire lo svolgimento di questi concorsi che hanno visto un grande impegno sia di risorse finanziarie che umane".

 

Anche sul rientro del personale comunale in presenza previsto dalle recenti normative, l'assessore Martini rispedisce le accuse al mittente. "Il contratto per lo smart working è definito e siamo pronti a proseguire con regole certe anche dal 1° novembre. E ci siamo attivati per garantire ai dipendenti che lavorano in presenza la piena sicurezza. Non voglio nascondere le difficoltà ma non posso accettare che l'Amministrazione sia considerata assente, negligente e inadempiente. I fatti dimostrano il contrario".

 

I consiglieri di Sinistra Progetto Comune Dmitrij Palagi e Antonella Bundu incalzano: "La pandemia non è passata e chi governa ha avuto l’ipocrisia insopportabile di dire che tutto sarebbe cambiato, specialmente per i servizi pubblici. Chi opera per il Comune di Firenze finisce spesso tritato nella propaganda di chi disconosce la dignità del lavoro, parlando di fannulloni e parlando di privilegi al posto di diritti. Il rientro in presenza non può ignorare il contesto legato alla Covid-19, mentre chi non lo fa dovrebbe essere messo in condizione di avere gli strumenti per farlo. Con la cosiddetta “ripresa” i problemi stanno aumentando, aggravati dall'assenza di personale, a cui si risponde con promesse di concorsi puntualmente insufficienti per far fronti ad anni di tagli e decisioni sbagliate anche sul piano organizzativo".
 

E ancora: "Le piattaforme delle sigle sindacali, riuniti attorno alla RSU, sono chiare. La Giunta ci prometterà dialogo e ascolto? Sarebbe già qualcosa, ma sarà la solita apertura di tavoli che non porteranno a nessuna soluzione? Vogliamo dirlo in modo chiaro: questa vertenza – concludono Palagi e Bundu – non riguarda le classi lavoratrici ma tutta la cittadinanza. Per questo la sosterremo in ogni modo, portando il tema in Consiglio Comunale, sempre che il Partito Democratico ci permetta di parlare in aula, anche quando non ci sono da votare delibere”. 

 

La risposta arriva dal capogruppo Pd in consiglio comunale, Nicola Armentano: “Numeri e fatti concreti denotano un impegno chiaro e tangibile da parte dell’amministrazione sia per quanto riguarda l’organizzazione del lavoro per il ritorno in presenza sia per quanto riguarda le nuove assunzioni. Ascolto e confronto con i sindacati sono fondamentali, non mancano né mancheranno ma lo sforzo in campo per superare ogni problematica è massimo. Da Bundu e Palagi non prendiamo lezioni né di diritti né di democrazia, le loro accuse sono illogiche e incomprensibili. Per il Pd c’è sempre spazio per il dibattito quando è costruttivo, non ci siamo mai sottratti al dialogo né mai ci sottrarremo, anzi vogliamo fare la nostra parte per una discussione positiva e proficua. Il lavoro per noi è una priorità assoluta, sempre”.

 

 
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