Firenze, sgomberato l'immobile occupato di via Incontri. Funaro: 'Accolte le persone fragili'
'Avviata un’interlocuzione con l’Inail, disponibile a iniziare un ragionamento per destinare l'immobile a finalità socio-sanitarie'
mercoledì 20 ottobre 2021 18:31
E' iniziato questa mattina, mercoledì 20 ottobre, lo sgombero dell’immobile di via Incontri, a Firenze, di proprietà dell’Inail, occupato abusivamente da due anni circa.
Le operazioni per la fuoriuscita degli occupanti sono iniziate stamani alle 9.30 e sono andate avanti fino verso le 16. Al momento dello sgombero, fa sapere il comune di Firenze, erano circa dieci gli occupanti e tra loro non c’erano minori.
Lo sgombero, deciso in sede di Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, è avvenuto senza l’uso della forza, specifica il comune, e al termine delle operazioni la struttura è stata messa in sicurezza dalla proprietà. Metà degli occupanti con fragilità importanti, hanno trovato posto nelle strutture di accoglienza.
Sul posto sono intervenuti la Direzione Servizi sociali del Comune, la Polizia di Stato con il reparto della Mobile e la Digos e i Carabinieri.
“Abbiamo accolto le persone fragili – ha detto l’assessore a Welfare Sara Funaro – alcune delle quali, con importanti problemi di salute, sono entrate in struttura, mentre una che aveva bisogno di cure urgenti si trova in ospedale. Ringrazio i Servizi sociali, la Polizia di Stato con il reparto della Mobile e la Digos e i Carabinieri per il lavoro svolto. Anche questa volta le operazioni di sgombero sono avvenute all’insegna della collaborazione istituzionale e i nostri Servizi sociali hanno trattato con grande sensibilità e professionalità le varie situazioni personali per garantire l’accoglienza ai soggetti fragili. Vorrei ringraziare anche la Ausl, la cooperativa sociale il Girasole e Caritas per la collaborazione. Abbiamo avviato un'interlocuzione con l'Inail, proprietaria dell’immobile, che si è resa disponibile a mettersi intorno a un tavolo per iniziare un ragionamento per destinare l'immobile a finalità socio-sanitarie”.
Critiche arrivano da parte dei consiglieri di Sinistra progetto Comune Dmitrij Palagi e Antonella Bundu. “In via Incontri si sono portate avanti lotte fondamentali per i diritti delle persone con disabilità e non autosufficienti: Casa Gabriella – ricordano i consiglieri – è anche un progetto che l’associazionismo aveva presentato alle istituzioni, per mantenere la vocazione destinata alle persone con problemi di paraplegia. L’occupazione a fini abitativi in quello spazio era stata salutata con favore da Medicina Democratica, ADINA e ATP, presieduta da Manuela Cappellini (che da poche settimane molte parti politiche e istituzionali hanno salutato, dopo la sua morte): meglio che tenere uno spazio vuoto, che almeno sia d'aiuto ad altre persone in condizione di bisogno, era stato affermato. Nel silenzio generale della politica e delle istituzioni – proseguono Bundu e Palagi – ecco invece arrivare uno sgombero, dopo alcuni interventi nell’area che fanno temere un futuro speculativo per la zona, slegato da ogni percorso di partecipazione e di costruzione delle progettualità dal basso".
"Le forze dell’ordine mandate a garantire la rimozione di persone in condizioni di fragilità le avevamo già “salutate” un paio di ore prima, davanti alla casa di una donna con figlio che da oggi è senza abitazione, grazie al solerte intervento di decine di divise che hanno allontanato con la forza noi e i movimenti di lotta per la casa, intervenuti con un picchetto antisfratto. Questa signora si era rivolta al Comune, per capire che vie di uscita individuare: purtroppo però in questo sistema è facile che si scelga di rispondere con la repressione della povertà, da espellere, specialmente quando ci sono elementi per potersi mettere a giudicare i problemi di una persona, valutandola nel torto. Lunedì – annunciano i consiglieri di Sinistra Progetto Comune – porteremo lo sgombero di via degli Incontri in Consiglio comunale, anche per capire cosa si prospetta per il futuro di una parte della città di cui si dovrebbe ricordare la storia”.
Foto dal profilo Facebook del consigliere comunale Dmitrij Palagi