Al Teatro di Rifredi 'La fine della fine del mondo', festival per le nuove generazioni
Quattro giorni di teatro, conversazioni, laboratori artistici, con uno sguardo alle nuove generazioni
giovedì 23 settembre 2021 20:00
E' La fine della fine del mondo, la prima edizione del festival teatrale progettato dalla compagnia inQuanto teatro nel corso dei mesi dell’emergenza sanitaria e ospitato al Teatro di Rifredi dal 30 settembre al 3 ottobre. Una quattro giorni di teatro, conversazioni, laboratori artistici, con uno sguardo alle nuove generazioni, ma dedicati a tutte e tutti, un gesto di ottimismo e ripartenza.
InQuanto teatro, giovane realtà della scena teatrale e culturale fiorentina, vincitrice di premi nazionali come il Premio Scenario Infanzia nel 2018 per lo spettacolo “Storto”, produce spettacoli, percorsi di didattica artistica e progetti di narrazione dedicati alle comunità. Il festival La fine della fine del mondo realizzato in collaborazione con il Teatro di Rifredi e col sostegno di Fondazione CR Firenze, è l’occasione per la compagnia di festeggiare i suoi primi dieci anni di attività condividendo idee e spunti di visione da alcune tra le migliori esperienze teatrali incontrate in questi anni.
Gli spettacoli, proposti da inQuanto teatro e da altre giovani realtà della scena nazionale, racconteranno ognuno a modo suo "fini" che si trasformano in qualcos’altro: la fine della scuola per esempio, o la perdita di un genitore, o la prima volta di due adolescenti. Il programma include spettacoli per bambine e bambini delle diverse fasce di età e per il pubblico tutto. Tra le artiste e gli artisti coinvolti ci sono: Laura Nardinocchi e Niccolò Matcovich, vincitori dell’ultima edizione di Premio Scenario Infanzia, Giuliano Scarpinato, autore del pluripremiato spettacolo “Fa'afafine” ospitato al Teatro di Rifredi a febbraio 2017, e Sotterraneo, compagnia fiorentina premio Ubu nel 2018, che intervisterà in “Talk Show” il divulgatore scientifico, giornalista ed esploratore dell’insolito Massimo Polidoro.
Non mancheranno i momenti di laboratorio e confronto, realizzati negli spazi esterni e interni del teatro, per dar voce alle sensibilità degli artisti invitati e condividere, con spettatori giovani e adulti, strumenti di espressione artistica e risorse per leggere il mondo. Per chi vuole sostenere o diffondere le attività di questo nuovo festival è disponibile una campagna di crowdfunding sulla celebre piattaforma “Sostegno dal basso”.