Viola Park, la Fiorentina: 'Increduli e scioccati per il ricorso'. Minacce e insulti a Italia Nostra
Nardella e Casini prendono le distanze dai cittadini che hanno offeso (sui social e non solo) Italia Nostra
sabato 13 marzo 2021 10:48
Tre giorni dopo la notizia del ricorso di Italia Nostra contro la realizzazione del Viola Park a Bagno a Ripoli, arriva la presa di posizione della Fiorentina, senz'altro scocciata per l'ennesimo intoppo ai progetti infrastrutturali di Rocco Commisso.
"La Fiorentina ha appreso, con profondo rammarico, la notizia del ricorso, con richiesta cautelare sospensiva, da parte di Italia Nostra al Presidente della Repubblica per bloccare i lavori del Viola Park. Il Club è rimasto incredulo e scioccato anche perché abbiamo intrapreso questo percorso dedicando persone e risorse economiche più di 18 mesi fa", scrive la Fiorentina in una nota.
"Sono state seguite tutte le regole e tutte le indicazioni che sono state segnalate a partire da quelle della Soprintendenza. Come sottolineato anche dal Sindaco Casini, il procedimento per l’approvazione ha richiesto quasi 4 mesi invece che i canonici 60 giorni. E adesso, dopo aver ricevuto tutte le autorizzazioni necessarie, dopo aver acquistato i terreni, individuato le aziende locali da coinvolgere, già versato quanto necessario e richiesto dal Comune di Bagno a Ripoli, ora che è stato dato il via a questo progetto così importante in Italia, ora vogliono bloccare tutto".
"Il Viola Park permetterà non solo alla Fiorentina di avere per la prima volta un centro sportivo di sua proprietà, di fare crescere i nostri ragazzi e le nostre ragazze, ma permetterà anche di generare numerosi posti di lavoro in un momento così difficile per tutte le persone e le famiglie in Italia e per l’economia mondiale in generale. La Fiorentina ha molto apprezzato il sostegno, sin qui ricevuto, da gran parte delle Istituzioni dello Sport e del Calcio ma anche quelle politiche, Locali e Nazionali e soprattutto dal Popolo Viola, al nostro fianco anche in questa situazione e che deve sempre e da tutti essere rispettato".
"Ovviamente tutto deve sempre avvenire seguendo attentamente le Leggi. Il Club ha la massima fiducia che gli Enti e gli Organismi preposti dimostreranno la bontà dell’Iter che è stato seguito per la realizzazione del progetto e occorre mantenere la calma. I tifosi della Fiorentina sanno perfettamente cosa vuol dire il rispetto e l’educazione e non sarà mai con la violenza o le minacce che si potrà pensare di ottenere qualcosa", conclude la società viola.
Il riferimento finale è alle minacce e agli insulti arrivati all'indirizzo di Italia Nostra, in particolare della presidenza, tramite social e non solo. “Non è con le minacce e la violenza che si ottiene ragione”, commenta il sindaco di Firenze Dario Nardella. “Il Comune di Firenze condanna senza se e senza ma queste intimidazioni che non fanno bene né alla città, né alla Fiorentina. Mi auguro che tutti – nessuno escluso – prendano le distanze da questi gesti e dichiarazioni. In una democrazia le battaglie si fanno rispettando le regole. E come istituzione della Città Metropolitana porteremo le nostre ragioni a favore della realizzazione del Viola Park nelle sedi competenti e nel pieno rispetto delle leggi”.
“Le minacce e le intimidazioni arrivate in queste ore al rappresentante di Italia Nostra sono assolutamente da condannare, non esiste giustificazione per nessuna forma di violenza, sia fisica che verbale”, commenta invece il sindaco di Bagno a Ripoli, Francesco Casini. “Naturalmente la nostra posizione di contrarietà al ricorso non cambia: siamo convinti della bontà del procedimento amministrativo, approvato da tutti gli enti preposti nell’ambito di un iter che si è svolto nel rigoroso rispetto delle normative vigenti, e con il parere favorevole della quasi totalità del Consiglio comunale. Ci difenderemo nelle sedi opportune per far valere le nostre ragioni e l’interesse pubblico. Ma ci dissociamo totalmente e prendiamo le distanze da qualsiasi inaccettabile attacco personalistico, auspicando che il confronto prosegua con toni civili e rispettosi”.
Anche Italia Nostra, tramite comunicato, ha fatto sapere la propria posizione: "Italia Nostra ha come abitudine consolidata il rispetto civile per le istituzioni a cui si rivolge, soprattutto se si tratta di autorità giudiziarie, con l’attesa di alcuni giorni prima di rendere pubblici i contenuti delle istanze avanzate. L’attenzione mediatica scatenatasi da due giorni sul nostro ricorso al Presidente della Repubblica non è stata da noi provocata".
"Su questo ricorso, tuttavia, vorremmo ricordare a tutti coloro che, in questi giorni, e ancora una volta, stanno alimentando una vergognosa campagna mediatica di giudizi non solo diffamatori nei confronti della nostra associazione, ma anche di una violenza verbale e di minacce che, a nostro avviso, in un paese civile non solo non dovrebbero manifestarsi, ma ancora di più tollerate dal silenzio assenso di chi avrebbe il dovere di prenderne immediatamente le distanze, vorremmo ricordare alcune cose:
- Il nostro ricorso è un’azione legale prevista dell’ordinamento vigente e rientra nelle possibilità date dalla legislazione vigente di opporsi ad atti amministrativi (cosa che dovrebbero ben sapere gli amministratori che li producono).
– Il ricorso è un atto fatto alla luce del sole, dove sono espressamente indicati i dati di chi si oppone e i motivi dell’opposizione.
– La nostra associazione, come dimostrato nei suoi quasi 70 anni di vita e come riportato nel suo statuto costitutivo, ha finalità di tutela del patrimonio culturale, che esercita prima di tutto con un’azione culturale, per fare crescere nel paese i valori fondamentali richiamati all’articolo 9 della Costituzione della Repubblica Italiana, e conseguentemente anche con azioni di opposizione e di contrasto verso tutti i “vandalismi” diretti contro il patrimonio culturale del nostro paese, da noi giudicato prima di tutto una risorsa spirituale e di civiltà.
– Come ha dimostrato la recente vicenda dello Stadio Franchi, le ragioni da noi sostenute, per le quali siamo stati a lungo oggetto di attacchi, non solo hanno trovato sempre più consensi e sostenitori autorevoli, ma hanno anche impedito che l’azione e gli atti di chi abbiamo contrastato ci facessero ricoprire di ridicolo a livello internazionale.
– da tempo la nostra associazione svolge un’azione di conoscenza del territorio dell’area metropolitana fiorentina e dei suoi valori culturali, attraverso pubblicazioni e cicli di conferenze come quello densissimo sulla storia di Firenze e del territorio della “piana fiorentina” con ben 9 incontri già svolti (a partire dall’autunno del 2020) e in svolgimento fino ad aprile e altri 9 programmati per i prossimi mesi autunnali e invernali.
– La nostra associazione attraverso siti ufficiali e accessibili rende pubblici i dati della sua organizzazione interna e della sua attività, e le fonti del suo finanziamento, che è costituito essenzialmente dal tesseramento annuale e dai proventi del 5×1000".
"Per tutti questi motivi respingiamo con forza, ancora una volta, la campagna mediatica di aggressione nei confronti della nostra associazione secondo dei cliché precostituiti che, per esempio nel settore dell’informazione, sono più degni della tradizione della “commedia dell’arte” che non di un paese democratico e civile. In questi due giorni in cui i media hanno dato la notizia del ricorso, la nostra associazione e soprattutto la sua presidenza sono state oggetto di offese e di minacce di una violenza inaccettabile per un paese civile. Attraverso sigle spesso anonime e pseudonimi a cui danno voce i capillari e incontrollati canali dei social dell’attuale “civiltà liquida” ci sono arrivati minacce e offese che hanno già dato materiale enorme per un’antologia inquietante delle patologie virali che si stanno diffondendo nel corpo della nostra società, che continua a definirsi civile e democratica. Pensando anche ai tanti messaggi di apprezzamento della nostra azione, ribadiamo che le minacce e le offese non ci impediranno affatto di continuare ad agire e a combattere per le cose in cui crediamo".
(immagine di repertorio)