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Ex camping Michelangelo a Firenze, la denuncia: 'Degrado e accampamenti abusivi'

Da Palazzo Vecchio: 'Ecco perché non è ancora partita la bonifica'

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sabato 09 gennaio 2021 18:51

Botta e risposta tra opposizione e amministrazione fiorentina sulle sorti dell'ex camping Michelangelo. "Questa mattina siamo stati a fare un sopralluogo sotto la terrazza di Piazzale Michelangelo, dove - fino al 2015 - era in funzione uno tra i campeggi più rinomati di Firenze per la sua posizione privilegiata", scrivono da Fratelli d'Italia Firenze.

 

"Dopo le pressioni da parte del Comune per mettere in sicurezza l’area, il campeggio è stato trasferito a Rovezzano. A distanza di 6 anni, siamo tornati a vedere l’andamento dei lavori. La situazione che si è presentata ai nostri occhi è disastrosa: incuria, abbandono, degrado, sporcizia e accampamenti abusivi dove si vive e si ci si droga liberamente, senza alcun ritegno e norma civile. Gli occupanti sono cittadini stranieri, più volte segnalati per le molestie verso donne e altri passanti".

 

"Chiediamo che l’area venga “bonificata” da questa vergogna e restituita alla cittadinanza. È indegno che uno dei luoghi più belli al mondo, patrimonio Unesco, sia tenuto in queste condizioni", concludono da FdI.

 

"I lavori di bonifica non sono ancora iniziati perché l’area non è stata ancora riconsegnata dal concessionario nonostante un accordo di restituzione anticipata". È quanto precisano gli uffici comunali a seguito del sopralluogo degli esponenti di FdI all’ex camping di piazzale Michelangelo. Dagli uffici si sottolinea che "la Direzione Ambiente ha predisposto un progetto da 100.000 euro per risistemare la parte alta dell’area, dove ci sono i posti auto, allo scopo di risistemarla a verde e ricavarne anche un parcheggio pubblico per coloro che si recano in visita al piazzale Michelangelo. Progetto che è stato approvato dalla giunta comunale a seguito di un accordo per la restituzione anticipata dell’area che prevedeva la riconsegna nello stato manutentivo in cui versava al momento della concessione da parte dell’Amministrazione comunale".


L’esecuzione delle opere approvate con delibera è "subordinata alla ripresa in consegna dell’area da parte del Comune, che ancora però non è avvenuta nonostante i solleciti e le intimazioni rivolte dagli uffici al privato. Solleciti che riguardavano non solo la restituzione dell’area libera da cose e persone ma anche l’espresso monito che il concessionario restava responsabile della messa in sicurezza, pulizia, buona conduzione e presidio dell’area fino alla formale riconsegna della stessa all’Amministrazione comunale", conclude la nota di Palazzo Vecchio.

 

(immagini di Fratelli d'Italia su Facebook)

 

 
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