Negozi aperti, Commercianti Uniti Firenze: 'Nessuna corsa allo shopping nel primo giorno'
'Abbiamo i magazzini pieni, i fornitori col fiato sul collo: abbiamo bisogno di liquidità'
lunedì 07 dicembre 2020 14:01
Nella giornata di ieri, domenica 6 dicembre, primo giorno di zona arancione, i negozi hanno potuto riaprire. Ma non c'è stata la sperata corsa agli acquisti, come fa sapere il movimento Commerciani Uniti Firenze, che traccia un primo bilancio della riapertura, un bilancio non positivo. "Hanno aperto quasi tutti i negozi nel primo giorno di shopping da zona arancione. Il 95% in centro e l'80% in periferia che hanno lavorato con perdite che si aggirano intorno al 70%".
"Nonostante il meteo, la maggior parte dei commercianti fiorentini ha voluto tentare di recuperare gli affari perduti nelle settimane di chiusura anche se i bilanci preventivi non sono dei migliori. Buona l'affluenza in centro, più bassa nei quartieri più decentrati dove il banco di prova sarà nella giornata di oggi” spiega Monica Coppoli, presidente del gruppo Commercianti Uniti Firenze.
“Più che altro – riprende – le persone hanno fatto un giro tra i negozi per farsi venire l'idea giusta e rimandare l'acquisto al periodo dei saldi, anche se già in tanti hanno riaperto con gli sconti. Abbiamo i magazzini pieni, i fornitori col fiato sul collo: abbiamo bisogno di liquidità anche perché gli aiuti promessi non sono ancora arrivati. A complicare la situazione, il cosiddetto cashback di Natale e la lotteria degli scontrini, che si traducono in ulteriori costi di adeguamento e di tempo sulle spalle di un settore già in ginocchio – conclude Coppoli - questo Natale sarà strano e povero. In pochi, anche se abbiamo riaperto, faranno acquisti”.
Commercianti Uniti Firenze è un movimento spontaneo guidato da donne nato nella settimana del Black Friday: in sette giorni sono mille i cartelli esposti in 50 strade per ribadire alle istituzioni quello che è diventato il motto del gruppo: “Esistiamo”.