Covid, la Regione Toscana per ora non imporrà nuove regole per i centri commerciali
'Il confronto sarà la bussola che sempre questa giunta userà, prima di assumere decisioni'
martedì 27 ottobre 2020 17:48
La Regione non metterà limitazioni ai centri commerciali, per adesso. “La concertazione come metodo: dialogo e confronto - afferma il presidente della Toscana Eugenio Giani - Il confronto sarà la bussola che sempre questa giunta userà, prima di assumere qualsiasi decisione”.
Un confronto che si è concretizzato già ieri con la Direzione didattica regionale, per quanto riguarda il mondo della scuola, sulla quale è in arrivo un'ordinanza già anticipata da Giani, ed oggi con gli operatori economici e e le loro associazioni di categoria, dove dopo le restrizione imposte dall’ultimo decreto del presidente del consiglio dei ministri stanno vivendo anche in Toscana un clima di profonda preoccupazione.
“Se la curva dei contagi migliorasse, potremo forse allentare alcune misure, nel rispetto chiaramente dei protocolli nazionali. Lo stiamo valutando – apre Giani - Ma in ogni caso dobbiamo aspettare sette o dieci giorni per analizzare i dati sull’andamento epidemiologico”.
Intanto si attendono i provvedimenti sui ristori economici. “Oggi dovrebbe essere attesa l’uscita del decreto legge del Governo per i settori che hanno subito chiusure – spiega l’assessore all’economia Leonardo Marras – Si parla di 6 miliardi di euro e dunque di provvedimenti adeguatamente finanziati. La Regione nei mesi scorsi aveva già messo un campo importanti risorse a fondo perduto per sostenere gli investimenti di micro, piccole e medie imprese: 115 milioni esauriti a settembre in appena nove ore. Ne serviranno altri cinquanta per rispondere a tutte le domande. Altrettanto bene è andato il bando sul turismo, dove cercheremo di finanziare tutte le richieste”.
La Regione sta ponendo attenzione anche all’afflusso nei centri commerciali, lasciato ai margini nel Dpcm nazionale, ma non verranno prese misure restrittive. “Vogliamo predisporre un vademecum da scrivere assieme agli operatori economici” racconta l’assessore. Il Governo non ha imposto nuove regole nell’ultimo decreto del presidente del consiglio dei ministri e anche la Regione al momento non ha intenzione di farlo.
“Le nostre – dice ancora Marras - vogliono essere raccomandazioni condivise e di buon senso, come contingentare gli afflussi, disciplinare i percorsi, limitare magari l’accesso nei negozi ad un solo componente per famiglia e chiedere ai centri commerciali, attraverso i propri servizi di vigilanza, di far osservare ai clienti norme di comportamento adeguate”.
L’obiettivo è evitare che i centri commerciali si trasformino in una piazza affollata con conseguenti maggiori rischi di contagio o luoghi dove si passa l’intera giornata. “Se poi le raccomandazioni e l’autodisciplina non si rilevassero sufficienti – interviene Giani – potremo anche decidere a quel punto di ricorrere ad una ordinanza”.
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