L'artigianato fiorentino arriva su Rai Uno con la fiction 'Pezzi Unici' [FOTO]
Presentata a Firenze dalla regista Cinzia TH Torrini e dal cast, tra cui Sergio Castellitto e Giorgio Panariello
mercoledì 17 ottobre 2018 12:08
Bisognerà aspettare l’autunno del 2019 per vedere su Rai Uno la fiction Pezzi Unici. Girata tra Firenze e Prato, per sette settimane di riprese, ancora in corso, la serie ha come vero protagonista l’artigianato fiorentino.
Sergio Castellitto, intervenuto con gran parte del cast alla presentazione della fiction alla stampa fiorentina, interpreta infatti Vanni Bandinelli, maestro del legno in una bottega in via degli artigiani che la sua famiglia si tramanda da generazioni.
Una storia drammatica, che parte dal dolore per la perdita di un figlio, e che nel corso della vicenda intreccia altre storie difficili, come quelle dei cinque giovani di una casa famiglia, tutti dai 17 ai 21 anni, a cui Vanni terrà un corso di artigianato nell'ambito di un pogramma di riabilitazione sociale.
Il cast è in gran parte toscano: Giorgio Panariello, Irene Ferri, Fabrizia Sacchi e i cinque giovani che interpretano i ragazzi della casa famiglia: Leonardo Pazzagli, Lucrezia Massari, Moisè Curia, Anna Manuelli, Carolina Sala. Nel cast anche Lorenzo De Moor, Margherita Tiesi, Marco Cocci, Sandra Ceccarelli, Lorenzo Marchetti, Giulio Berruti e Loretta Goggi.
Fortemente voluta dalla regista, la toscana Cinzia TH Torrini, la serie andrà in onda in sei prime serate, per 12 episodi da cinquanta minuti (una produzione Rai Fiction, Indiana Production in collaborazione con Cassiopea).
“Oggi è una Giornata fortunata perché abbiamo girato il finale della serie e tutti gli attori sono qui. Voglio dire grazie alla mia città, Prato, e alle istituzioni che ci hanno sostenuto, su un tema che io ho nel cuore ovvero il mondo dell’artigianato artistico. È un’idea nata nel 2009 - racconta la regista - quando ho ricevuto il Premio del Porcellino, e con me c’erano Nardella e Wanny Di Filippo del Bisonte, lì ho promesso che avrei fatto una fiction sugli artigiani, e dopo 10 anni ce l’ho fatta. Grazie anche agli artigiani che ci hanno aiutato, fornendoci i manufatti. Siamo stati benissimo a Firenze, abbiamo mangiato bene e visto posti meravigliosi”.
Chi sono i "pezzi unici" che danno il titolo alla fiction? “Sono sia i pezzi degli artigiani sia i cinque ragazzi che vivono in una casa famiglia, ragazzi difficili e che fanno un corso di riabilitazione tenuto da un artigiano scorbutico”, spiega la regista.
Sergio Castellitto è l'artigiano un po' scorbutico, segnato dal dolore, che nel corso della storia scoprirà qualcosa sulla morte del figlio. "Un attore ama i personaggi contraddittori e Vanni lo è - spiega Castellitto - essendo stato attraversato dal dolore atroce della perdita del figlio, che ha modificato la sua natura e il suo rapporto col mondo esterno. L’ho visto come una sorta di Geppetto arrabbiato, che ha a che fare con cinque Pinocchi. La storia è bella e ci racconta i rapporti umani, con la linea gialla di thriller da cui non possiamo prescindere nella fiction. La cosa più interessante è che in un’epoca così incolore e inodore dove apriamo un computer e tiriamo fuori Monna Lisa, ne stampiamo cinquanta copie e la appendiamo, qui raccontiamo invece l’unicità, l’irripetibilità, sia dei pezzi d’artigianato che dell’essere umano. Girare a Firenze? Non è stata una sorpresa perché conosciamo Firenze, ma stavolta l’ho guardata con uno sguardo diverso, mi sono sorpresa della bellezza lancinante, nonostante i mali delle grandi città come traffico e smog, ma Firenze ci lascia un bel ricordo".
In una vicenda drammatica, percorsa da un lato di giallo, a Giorgio Panariello, che interpreta un fabbro amico di Vanni, è affidata la vena comica della storia. “Sono l’amico di sempre di Vanni - racconta Panariello - porto la nota di commedia in questa fiction drammatica. Per me è stata l’occasione di entrare nella fiction Rai, una grande opportunità, e lavorare con un grande attore come Sergio aiuta sempre, significa imparare. Il mio è un personaggio divertente, un po’ brontolone ma buono. E’ stata l’occasione per togliere un po’ il Mario il bagnino che è in me e confrontarmi con un personaggio nuovo, più complesso di quello che sembra”.
L'artiginato fiorentino sbarca quindi nella prima serata di Rai Uno. "E' la prima volta che questo argomento finisce su Rai Uno - commenta la regista - il mio intento non era quello di raccontarne la crisi ma il piacere, cosa vuol dire essere artigiani, essere creativi con le mani. La mia sfida é quella di riportare i giovani a ripensare a questo lavoro, piuttosto che lavorare in un call center o davanti a un computer. Essere artigiani nn vuol dire per forza essere scorbutici o chiusi, credo che se uno lo fa con la mente aperta verso l’esterno, il mondo abbia volta di accoglierlo, chi viene in visita a Firenze nn vorrà comprare paccottiglie cinesi ma qualcosa di realizzato in modo creativo. Voglio riabituare le persone al bello".