I medici, la parola ai blogger: i pareri sulla serie tv
I commenti di due esperti di telefilm
mercoledì 19 ottobre 2016 14:12
I social sono impazziti per "I Medici", fra persone che lo hanno adorato e lo hanno odiato. Abbiamo chiesto a due esperti del settore cosa ne pensassero, se la serie fosse piaciuta e cosa si aspettavano.
Maira Vista, giornalista ed amministratrice del blog "Trenta giorni di Telefilm", aveva avuto la fortuna di vedere l'anteprima del primo episodio a Palazzo Vecchio Venerdì 14 Ottobre (se volete vedere le foto del cast, leggete qui).
Cosa ne pensi? "Ho avuto la conferma che il tipo di sceneggiatura e il tipo di regia hanno un carattere prevalentemente internazionale. E' un tipo di storia che si scopre con calma, lenta al punto giusto, intrigante e profonda. Inizia come un mistery crime in cui Cosimo e Lorenzo devono scoprire chi ha ucciso il loro padre e tutti i loro nemici diventano dei sospettati. Il personaggio di Cosimo è davvero molto intenso e affascinante, come poteva essere il contrario con Richard Madden? Hanno usato la tecnica dei flashback per poter raccontare la storia nel ‘presente’ e la storia venti anni prima, quando Giovanni era ancora vivo e di come la sua autorità abbia influito sulla vita di Cosimo da giovane. Cosimo voleva essere un artista, era un artista, ma l’eredità familiare e i progetti ambiziosi del padre avevano già scelto la sua strada. Quindi vedremo svilupparsi sempre più questo personaggio con un enorme conflitto interiore: diviso e tormentato da ciò che voleva essere e da ciò che poi realmente diventerà.Veramente una bella serie, per chi, come alcuni di noi,è abituato alla serialità british e americana è un piacere. Vederlo poi trasmesso dalla Rai è una grande soddisfazione per noi italiani."
Luigi Toto, web influencer e blogger del mondo dei telefilm, ne parla in termini molto positivi. "Ieri sera “I Medici” ha debuttato su Rai 1 con una media di 7,5 milioni di telespettatori, un risultato che definire “raro” di questi tempi sarebbe un eufemismo. La serie è una produzione internazionale, ci troviamo di fronte ad un prodotto anglo-italiano. La storia gode della scrittura di Spotnitz e Meyer, raggiunge una fotografia e un valore visivo incredibile grazie alle bellissime location Italiane, Richard Madden è un protagonista amato e le svolte si rivelano interessanti, nonostante qualche volta si abbia la sensazione di cadere un po’ nel cliché “fiction”, sarà colpa del mix? Bellissime le colonne sonore. "
Ci anche fornito un quadro più ampio sull'importanza che questa serie può avere per la cultura cinematografica e telefilmica.
"Vorrei concentrarmi sull’impatto “internazionale” che la serie ha avuto. Una strategia di marketing riuscita, Rai 1 ha trattato la serie come un vero “evento”, per una serata sembra essersi trasformata in HBO. Le citazioni a Game of Thrones, tra cui la reunion tra Walder Frey e Robb Stark hanno permesso alla serie di avere un impatto mediatico e social incredibile, l’hashtag #IMedici è rimasto nei trend mondiali per ore. Dopo tutto questo, stile Carrie Bradshaw, non posso fare a meno di chiedermi: perché non continuiamo su questa rotta? Perché l’Italia deve essere esclusa dallo storytelling valido e da una produzione “buona” come questa? Tutto questo mi fa sperare che non sia un caso unico (se guardiamo oltre Gomorra, serie validissima), isolato, che la Rai si renda conto che le serie tv forse possiamo farle e che non devono essere forzatamente fiction su medici in famiglia, poliziotti e altre storie del genere. Vedo “I Medici” come una speranza per un futuro “seriale” migliore qui in Italia. "