Referendum, un divano in piazza a Firenze: il flash mob per dire 'No a ‘me ne frego’ del governo'
Gli organizzatori: 'Indegni gli inviti all’astensionismo, importante votare e votare Sì per cambiare le condizioni di vita e lavoro'
sabato 10 maggio 2025 13:11
“L”8 e 9 giugno non rimango sul divano, il mio voto conta”: queste le parole scritte sui cartelli esposti questa mattina in Sant'Ambrogio, dove era stato anche posizionato un divano sul sagrato.
E' il flash mob organizzato questa mattina in vista del Referendum di giungo, dal Comitato per il sì ai cinque quesiti referendari. Circa cinquanta i partecipanti, tra cui manifestanti con le maschere della premier Giorgia Meloni e del vice Antonio Tajani.
“Il fatto che la seconda carica dello Stato dica di fare campagna dicendo di misconoscere il voto come diritto dovere è una sgrammaticatura democratica inaccettabile, che purtroppo, dice molto della cultura democratica della coalizione che ci governa”, dice il segretario fiorentino della Cgil Bernardo Marasco commentando le affermazioni di La Russa ieri all’iniziativa ‘Spazio Cultura’ organizzata da Fratelli d’Italia a Firenze.
“Gli italiani hanno un diritto dovere di votare e di esprimere il loro parere, che se sia sì o no, su cinque referendum che parlano di diritti. ‘Me ne frego’ è un motto che noi non vogliamo più sentir dire”, aggiunge, sottolineando anche un “silenzio assordante” sul fronte dell’informazione. “L’obiettivo fondamentale è silenziare, togliere spazi democratici”.
Per Ilaria Lani della Cgil “è un segnale chiaro che il governo ha paura del voto, altrimenti sarebbe più normale che indicassero di votare no; invece si sottraggono al confronto. Noi chiediamo cinque sì per cambiare leggi di questo Paese che sono ingiuste”.
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