Posta una corona di alloro per la morte di alcuni fascisti, il Comune la fa rimuovere
La corona era stata posizionata sulle mura del Castello dell'Imperatore a Prato
giovedì 10 settembre 2015 10:50
“CasaPound” e “Etruria 14” avevano deposto una corona d'alloro sulle mura del Castello dell'Imperatore, a Prato, per commemorare la morte di un gruppo di fascisti avvenuto in quel luogo il 7 settembre del 1944.
L'amministrazione comunale pratese ha fatto successivamente rimuovere la corona.
“Abbiamo provveduto a rimuovere la corona – spiega il vicesindaco di Prato, Simone Faggi – perché non si può tollerare che le vittime e i carnefici siano posti sullo stesso piano, che sia tributata qualsiasi forma di onore a chi ha partecipato alle azioni naziste contro la popolazione civile, a chi ha guidato, come è successo a Sant’Anna di Stazzema, i nazisti a colpire donne e bambini inermi e si è macchiato di crimini atroci contro innocenti”.
Arriva anche la risposta di CasaPound Prato che ha pubblicato sulla loro pagina Facebook una lettera destinata proprio al vicesindaco Faggi.
“Egr. vicesindaco Faggi, come CasaPound Italia Prato, e come cittadini pratesi, rompiamo il silenzio che avevamo tenuto sulla vicenda perché particolarmente toccati dalle sue parole.
La ringraziamo per averci ricordato ancora una volta che per la sinistra esistono morti di prima e di seconda fascia, e che il posizionamento in prima o in seconda fascia lo determina non solo chi erano da vivi, ma anche chi è stato ad ucciderli.
Benché si stia parlando di un criminale conclamato, se l’assassino rientra nella tradizione politica giusta, la vostra, le sue vittime non son degne di memoria neppure nel caso si trattasse, come in buona parte si è trattato, di innocenti, la cui collaborazione con il regime è tutta da provare.
In questo senso La invitiamo a rileggersi un po’ meglio la storia della città della quale è amministratore. Le facciamo inoltre notare, vicesindaco, che il paragone con Sant’Anna di Stazzema è fuori luogo, come ogni persona di buon senso ha capito. Così come è fuori luogo il richiamo alle corone vilipese dei partigiani, accaduto al quale Lei sembra volerci accostare. Le assicuriamo che noi non ci sogneremmo mai né di sfregiarle, né tanto meno di rimuoverle e di gettarle via, a differenza di quanto ha fatto oggi il Comune.
La nostra commemorazione è stata silenziosa e la nostra corona di alloro in ricordo di quei morti che per Lei non son degni di memoria, ce la siamo pagata da soli. E così faremo il prossimo anno e tutti gli anni a venire, con buona pace Sua e di quanti la pensano come Lei.
A ciascuno il suo, vicesindaco: a certuni il silenzio del ricordo ad altri il soviet della nettezza urbana, che divide i corpi per selezionare i morti e fa rimuovere le corone.
Auguri di miglior lavoro Vice Sindaco".