Dalla Edison alla nuova Marabuk: 'Ora facciamo i librai a modo nostro'
Apre una nuova libreria a Firenze, gestita dai librai della ex Edison
lunedì 16 marzo 2015 19:53
I fiorentini non hanno ancora dimenticato l'insegna Edison che campeggiava in piazza della Repubblica, e sicuramente non l'hanno scordata loro, gli ex dipendenti della storica libreria di Firenze, ma oggi sei di loro sono pronti a tuffarsi in un nuovo progetto. Erano colleghi alla Edison, e ora lo saranno in via Maragliano, dove sabato 21 marzo dalle 16 tireranno su il bandone della nuova libreria Marabuk, interamente gestita da loro. Abbiamo fatto due chiacchiere con Marida Maritato, una dei librai.
Come nasce il progetto Marabuk?
Siamo sei ex librai Edison che hanno deciso di mettersi in gioco e di aprire una libreria, fondando una società cooperativa, proprio perchè volevamo essere i protagonisti del nostro lavoro. Per ora siamo sei, io ho 37 anni e sono la più giovane, ma speriamo che altri si uniscano a noi.
Perché la scelta di via Maragliano, è stato casuale?
La maggior parte di noi voleva restare in centro, ma i prezzi erano inavvicinabili. Inizialmente eravamo interessati al fondo dell'ex Feltrinelli International, ma ci hanno proposto 124mila euro annui di affitto, e nessuno può sostenere certe cifre. Inoltre ora come ora il centro è diventato un grosso supermercato, un centro commerciale, mentre è nei quartieri che si può davvero fare i librai. Soprattutto il Quartiere 5 aveva bisogno di una libreria, qui dove siamo noi non ce ne sono vicine. Il fondo che abbiamo qui è molto bello, e siamo in un quartiere in crescita dove si respira energia positiva.
Che libreria sarà Marabuk?
La nostra è una libreria generalista, dove si potrà trovare di tutto. Abbiamo un grande reparto ragazzi e molte idee da mettere in pratica. Vogliamo ripartire dall'esperienza Edison come laboratorio di idee, proponendo mostre fotografiche, concerti, presentazioni e dibattiti, e siamo pronti ad accogliere le proposte del Quartiere.
Uno spazio interamente dedicato alla cultura...
Si, il nostro vuole essere un open space dedicato alla cultura a 360 gradi, dalla musica alla lettura, soprattutto dialogando con la gente del Quartiere, che potrà proporci eventi, e noi saremo ben felici di venire incontro alle esigenze dei clienti.
Niente spazio cafè?
Questa è una delle cose su cui ci siamo trovati tutti d'accordo fin dall'inizio, niente bar. Noi siamo librai, vogliamo fare i librai e non ci interessa la salamella.
La vostra è una sfida, cosa vi aspettate?
Si, ci siamo messi in gioco e stiamo rischiando in prima persona, perchè abbiamo investito i nostri tfr in questo progetto, ma non avevamo alternative. Questo è il nostro lavoro, vogliamo fare i librai a modo nostro, e a parte piccole esperienze e brevi collaborazioni in altri librerie, non c'era altro spazio per noi. La voce si è già sparsa e la città ci è sempre stata vicina dimostrandoci affetto, è segno che abbiamo fatto un buon lavoro come librai, e ci aspettiamo di continuare a farlo e di continuare a piacere. La Edison è un capitolo chiuso, ora siamo i librai Marabuk e vi aspettiamo tutti".