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Prestito con tasso di interesse del 300% e minacce di morte: fermo di indiziato di delitto per tre persone

Tutto è partito da un prestito da 20mila euro: accusati di usura ed estorsione

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venerdì 27 giugno 2025 19:21

La Procura della Repubblica di Prato ha predisposto un decreto di fermo di indiziato di delitto, per i reati di usura ed estorsione in pregiudizio, nei confronti di un 42enne cinese, conosciuto come 'Laoer' negli ambienti criminali di matrice fujianese radicati a Prato, già condannato a 10 anni di reclusione, in via definitiva, per tentato omicidio, commesso il 29 aprile 2015, in via Cavour, nel cuore della chinatown pratese, ricollegato alla mancata restituzione di somme di denaro, derivanti da forniture di stupefacenti e porto di armi, e ritenuto coinvolto il 29 agosto 2022 in una sparatoria verificatasi all'interno di un locale in via dei Confini. Fermo disposto anche nei confronti di altri due uomini a lui collegati, sempre di nazionalità cinese, rispettivamente di 47 e 48 anni.

 

I reati sarebbero stati messi in atto ai danni di una 33enne cinese, a Prato, tra il 2024 e il 2025. L'usura contestata ruota attorno a un prestito cosiddetto "a fermo" di 20mila euro, erogato nell'aprile 2024, con obbligo del pagamento di interessi di 2mila euro mensili, a solo titolo di interessi, sino alla restituzione integrale in un'unica soluzione dell'ammontare dell'intera somma, con trattenuta iniziale di 2mila euro e con rinegoziazione nel marzo 2025, spiega la Procura. Risulterebbero, in particolare, elargite quote mensili di 2mila euro sino al novembre 2024, con corresponsione successiva di 6mila euro in contanti fra febbraio e marzo 2025 e la consegna di monili in oro per un valore di circa 5mila euro, con rinegoziazione, accompagnata da contestuale redazione di una scrittura privata attestante il riconoscimento di debito, in data 14 marzo 2025, indicazione di nuovo prestito pari a 382.500 yuan (corrispondenti a 45mila euro), dei quali 76.000 (corrispondenti a 9mila euro) da restituire entro il 23 marzo 2025, e il saldo per i restanti 306.500 yuan da restituire entro il mese di dicembre 2025, con richiesta finale della ulteriore somma di 10mila, avanzata nel maggio 2025.

 

Il tasso di interesse sarebbe arrivato così a circa il 300% su base annua e le richieste di restituzione sarebbero state accompagnate almeno, a far data dal novembre 2024, da gravi minacce di morte, dirette anche nei confronti dei familiari, continua la Procura.

 

Il decreto di fermo è stato eseguito dagli appartenenti alla Squadra Mobile della Questura di Prato, che ha contribuito fattivamente alle indagini espletate.

 

 
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