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'Abbattiamo muri': il Toscana Pride porta 30mila persone in piazza a Prato

Al Pride anche il presidente Giani. Keshet Italia: 'Chiesto di non esporre la bandiera arcobaleno con la Stella di David'

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domenica 22 giugno 2025 11:30

"Abbattiamo muri. Tessiamo futuri". E' il claim del manifesto del Toscana Pride 2025, realizzato dall’illustratrice Agnese Puccinelli, scritto sullo striscione che ha aperto la parata che quest'anno, per la prima volta, si è tenuta a Prato

 

Un grande e festoso corteo che ieri pomeriggio ha visto sfilare 30mila persone, da piazza del Mercato Nuovo a Piazza Santa Maria delle Carceri.
 

Il documento politico: "Affettività e famiglie, contrasto alle discriminazioni, educazione alle differenze, salute, prevenzione e benessere, autodeterminazione, lavoro, diritti umani e diritti queer nel mondo, territori, ambiente e sostenibilità sono i temi intorno a cui ruota il documento politico del Toscana Pride che nasce dall’esigenza di riaffermazione e tutela dei percorsi delle persone LGBTQIA+*, in particolare le persone transgender e intersessuali, e delle famiglie omogenitoriali. Un atto politico di resistenza nei confronti di un governo oscurantista e repressivo che mette in discussione i principi della nostra stessa Costituzione. Una presa di posizione e di parola netta nel segno della laicità, dell’antifascismo, dell’antisessismo, dell’antirazzismo, del pacifismo, dell’anti-classismo, della giustizia sociale e della lotta transfemminista e intersezionale al patriarcato e all’odio".
 

“La rabbia e la gentilezza sono gli strumenti della nostra rivoluzione queer. Sogniamo spazi aperti e sconfinati, condivisi, dove dalle intersezioni tra le differenze si generano nuove possibilità, dove il futuro è tessuto da infinite mani che cooperano per il bene collettivo, per l’equità, per un modo giusto, in cui ciascuna persona possa esercitare in libertà la propria autodeterminazione” ha dichiarato Lalique Chouette, portavoce politica della manifestazione dell’orgoglio LGBTQIA+* che dal 2016 ad oggi, ha portato in piazza 150mila persone.

 

Anche il presidente della Toscana, Eugenio Giani, ha partecipato a Prato al Toscana Pride 2025. “Sono qui, insieme alla comunità arcobaleno, per ribadire l’impegno della Toscana per l’affermazione dei diritti e il rispetto di tutte e di tutti”, ha affermato Giani, sottolineando la presenza del Gonfalone della Regione, “segno – ha aggiunto il presidente – dell’adesione ufficiale dell’ente a questo importante appuntamento che testimonia la vitalità politica e sociale del nostro tessuto democratico”. Presente anche l'assessora regionale alle pari opportunità, Alessandra Nardini. “La libertà di orientamento sessuale – ha proseguito il presidente - resta una grande questione della democrazia e della civiltà nel nostro Paese e oggi da Prato si alza ancora una volta un messaggio chiaro per chiedere una società aperta, senza pregiudizi e discriminazioni”.

 

Folta la rappresentanza delle istituzioni, attraverso sindaci e amministratori giunti da tutta la regione. Presente anche Benedetta Albanese, assessora all'educazione, formazione professionale, cultura della memoria e legalità, pari opportunità di Firenze. "Dove ci si batte per diritti e libertà, lì saremo noi! Firenze c’è", ha detto Albanese sui social.

 

E dopo la parata si è svolta la grande festa del Toscana Pride a Pistoia, nel Parco di Montuliveto, con ospite d’eccezione BigMama. Tra gli ospiti attesi anche Vergo, Mydrama e Yosef. 

 

 

Prima del corteo +Europa ha espresso preoccupazione per la decisione degli organizzatori del Toscana Pride di chiedere all’associazione Keshet Italia - gruppo ebraico LGBTQIA+ di non partecipare alla manifestazione con la propria bandiera arcobaleno recante la Stella di David, per evitare possibili tensioni.

 

Federico Eligi, segretario regionale di +Europa, ha dichiarato: “+Europa si schiera al fianco di Keshet Italia e di chiunque lotti ogni giorno per una società inclusiva, plurale, laica e rispettosa. Per questo pur condividendo le rivendicazioni della comunità LGBTQIA+ e avendo aderito al Toscana Pride, non possiamo sfilare se non è permesso di sfilare a tutti liberamente” 

 

“Non saper includere le persone ebree è una sconfitta per l’intero movimento LGBTQIA+.” dichiara Ariel Heller - board KESHET ITALIA - e presidente Keshet Europe. “Che ci siano ancora parti della comunità che fingono di non riconoscere i nostri simboli per ciò che sono — simboli ebraici, gli stessi che ci venivano cuciti addosso durante la Shoah, e che oggi rivendichiamo con orgoglio — è inaccettabile. Questi simboli non possono essere confusi con alcuna bandiera nazionale.  Dal giorno successivo al Pride auspichiamo l’inizio di un percorso vero, serio e rispettoso di conoscenza, ascolto e dialogo con la nostra comunità e delle battaglie che portiamo avanti. Perché non c’è liberazione possibile se non è una liberazione per tutt3.”

 

Gerardo Labellarte, segretario regionale del PSI, ha aggiunto: “Condivido pienamente le parole di +Europa e Keshet Italia. L’esclusione, di una parte della comunità LGBTQIA+ in nome di presunte tensioni è un grave errore politico e culturale. Il Pride nasce per affermare libertà, uguaglianza e visibilità per tutt3, senza condizioni o timori. Come Partito Socialista Italiano, saremo sempre a fianco di chi combatte ogni forma di discriminazione, compreso l’antisemitismo, che purtroppo riaffiora anche dove meno ce lo si aspetterebbe".

 

Marco Remaschi, segretario regionale di Azione: “Anche Azione condivide le parole di  Più Europa e Keshet Italia. Escludere una parte della comunità LGTBQIA+ è un atto di chiusura e va esattamente contro a quanto ogni giorno combattiamo: ossia discriminazione e odio. Attribuire a una comunità le responsabilità di uno stato straniero è un pericoloso precedente che potrebbe trovare terreno in altre forme odiose di discriminazione e violenza.”

 

Il Comitato Toscana Pride ha poi precisato "di aver informato per tempo l’associazione Keshet, gruppo ebraico Lgbtqai+ - che sfilare al Toscana Pride con i propri simboli, metterebbe a rischio la sicurezza di tutte le persone presenti in parata, causa contestazioni. Il Comitato Toscana Pride è consapevole di non poter vietare la partecipazione dei singoli alla parata ma prende nettamente le distanze da chi ha posizionamenti sionisti. Nel documento politico del Toscana Pride, infatti, c’è una chiara ed esplicita condanna del genocidio palestinese e delle gravi violazioni dei diritti umani compiute dal Governo israeliano. In questo Pride marceremo insieme e al fianco di tutti i popoli oppressi, violati nel loro diritto all’identità e all’autodeterminazione".

 

 

Il Toscana Pride è nato da un percorso politico intrapreso dalle associazioni toscane che oggi compongono il Comitato promotore: AGEDO Firenze, AGEDO Livorno Saverio Renda, Arcigay Arezzo “Chimera Arcobaleno”, Arcigay Carrara “Trecento60°”, Arcigay Firenze “Altre Sponde”, Arcigay Livorno “L.E.D Libertà e Diritti”, Arcigay Siena “Movimento Pansessuale”, Arcigay Prato-Pistoia “L’Asterisco”, Associazione Consultorio Transgenere (Torre del Lago), Collettivo Asessuale Carrodibuoi, Coming Out LGBTQIA+ (Valdinievole, Zona del Cuoio e Piana di Lucca), Famiglie Arcobaleno (Toscana), IREOS Comunità Queer Autogestita (Firenze), Pinkriot Arcigay Pisa, Polis Aperta, Rete Genitori Rainbow.

 

 

 
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