Al momento il Circolo Tennis Carraia "non ha chiesto un cambiamento della destinazione d'uso" che rimane quella di "servizi sportivi privati ad uso pubblico". Lo ha sottolineato l'assessora allo sport Letizia Perini rispondendo, questo pomeriggio in consiglio comunale di Firenze, ad un question time sul circolo di via dell'Erta Canina venduto di recente.

L'interrogiazione all'assessora arriva in seguito alla vendita dell’area del Circolo a un privato cittadino straniero che, secondo alcune indiscrezioni, avrebbe l’intenzione di smantellare l’impianto sportivo per farne un giardino privato.

"L'apposita scheda del regolamento urbanistico - ha aggiunto l'assessora - consente, per mantenere attivo l’impianto sportivo, un modesto ampliamento dell’offerta dei servizi con la realizzazione di ulteriori campi da tennis oltre che di nuovi locali di servizio nella misura di 200 metri quadrati. Il Tennis Carraia rimane quindi un presidio sportivo privato aperto alla cittadinanza". 

"Anche l'amministrazione è preoccupata per quanto sta accadendo e fin dall'inizio ci siamo attivati per avere contatti con la futura proprietà - ha proseguito - vorremmo soprattutto capire qual è l'idea di utilizzo dello spazio. Il Tennis Carraia fa parte integrante della storia sportiva fiorentina e ci auguriamo che la nuova proprietà voglia continuare questa gloriosa tradizione. Da parte nostra siamo pronti a fare tutto ciò che è possibile per garantire l'esistenza di un circolo sportivo che è anche un importante presidio di socialità e di sicurezza per l'intero Quartiere".

"Resta il fatto - ha concluso l'assessora allo sport - che se la nuova proprietà volesse farlo diventare la pertinanza di una villa privata dovrebbe chiedere il cambiamento della destinazione d'uso con una richiesta di variante urbanistica ed ottenere il via libera da parte del consiglio comnunale".

L'interrogazione era stata presentata da Lorenzo Masi, capogruppo del Movimento 5 Stelle, che ha commentato così: “La vicenda del Circolo Tennis Carraia è l’ennesima dimostrazione di quanto lo sport, la socialità e l’interesse collettivo vengano troppo spesso messi da parte in nome di interessi privati. Parliamo di una struttura attiva dal 1967, con tre campi in terra rossa, un ristorante, spogliatoi, 300 soci, 200 bambini iscritti alla scuola tennis e 17 lavoratori. Un centro sportivo vivo, inclusivo, un presidio sociale e formativo che rischia di sparire nel silenzio generale”.

“In Consiglio comunale – prosegue Masi – ho presentato un’interrogazione formale per chiedere se è vero che sia stato avviato il procedimento per il cambio di destinazione d’uso dell’area e cosa intenda fare l’Amministrazione per salvaguardare non solo i posti di lavoro, ma anche il valore pubblico dell’impianto. Rimango fortemente preoccupato – conclude – per l’utilizzo esclusivo che potrebbe essere fatto dell’area, con la conseguente eliminazione di ogni funzione sportiva e sociale. Se si procederà in questa direzione, verrà fortemente limitata la partecipazione pubblica a uno spazio che ha rappresentato, per decenni, un punto di riferimento per la città. Non possiamo permettere che Firenze perda un altro luogo di sport, educazione e comunità”.