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Firenze, svelata targa dedicata a Francesco Nuti. L'accusa: 'Affissa sulla casa sbagliata', la figlia: 'Niente polemiche'

Ginevra Nuti: 'Ridurre la sua memoria a una polemica su un indirizzo rischia di farci perdere di vista il senso profondo di questo gesto'

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sabato 17 maggio 2025 19:27

Oggi, sabato 17 maggio, Francesco Nuti avrebbe compiuto 70 anni. Il Comune di Firenze ha così organizzato una serie di iniziative, prima delle quali (alle ore 11.30) l'affissione di un targa in via Sant’Antonino 23, dove sarebbe nato e risiedeva l’attore e regista, alla presenza della sindaca Sara Funaro, dell’assessore alla toponomastica Caterina Biti e di quello alla cultura Giovanni Bettarini.

 

L'affissione ha generato polemiche, perché Francesco Nuti è nato in via Ottavio Rinuccini e non in via Sant'Antonino. Sulla vicenda è intervenuta Ginevra Nuti, figlia di Francesco, che ha voluto spegnere le polemiche: "Oggi mio padre avrebbe compiuto 70 anni. E Firenze ha scelto di ricordarlo pubblicamente. Per me questo conta più di qualsiasi indirizzo, via o civico. Ringrazio di cuore la sindaca Sara Funaro, l’assessora Caterina Biti, l’assessore Giovanni Bettarini e, in particolare, Mirco Rufilli, che si è impegnato con sensibilità e rispetto fin dal primo momento. Francesco era un uomo di cuore, ironia e poesia. È nato in una casa piena d’amore, è cresciuto tra Firenze e Prato, ma ha vissuto – e continuerà a vivere – nel cuore di chi lo ha seguito, amato, ascoltato".

 

"So bene com’è nata questa piccola confusione: mio padre nacque in casa, in via Rinuccini, dove viveva la famiglia di mia nonna all’epoca, ma mio nonno ne registrò la nascita all’anagrafe indicando l’indirizzo di via Sant’Antonino 23, che era la residenza della famiglia. Se c’è stato un errore, è nato in buona fede dal nonno, come succedeva spesso in quegli anni - prosegue Ginevra Nuti -. Ridurre la sua memoria a una polemica su un indirizzo rischia di farci perdere di vista il senso profondo di questo gesto: quella di oggi è una targa, sì. Ma è anche un segno, un riconoscimento, un atto d’amore collettivo. Mio padre non è mai stato definibile da un indirizzo. Era un artista che abitava l’anima delle persone, che entrava nelle case attraverso lo schermo, le sale, la musica. Grazie Firenze. Oggi è una giornata bellissima"..

 

Oltre alla targa, alle 12,30 presso il Ponte dell’Indiano è stata inaugurata una panchina, la famosa panchina dove fu girata la scena dal film “Caruso Paskoski (di padre polacco)”, dove Francesco Nuti paragona partiti politici a insaccati decretando che la “mortadella è comunista”. 

 

Alle 18 si è tenuto un flash mob in piazza della Signoria per cantare, insieme, “Sarà per te”, la canzone che Francesco Nuti presentò al Festival di Sanremo 1988. Alle 21, nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, la cerimonia della seconda edizione del Premio Francesco Nuti, alla quale parteciperà la famiglia Nuti con la figlia Ginevra Nuti, il fratello Giovanni Nuti e la ex compagna di Francesco Nuti, Annamaria Malipiero.

 

Il premio valorizza cinque artisti emergenti: Letizia Toni, attrice che ha interpretato Gianna Nannini nella fiction “Sei nell’anima”, un’artista nata alla scuola di cinema Immagina di Giuseppe Ferlito, Edoardo Brogi per il canto che viene dalla Florence Academy, Samantha Casella per la regia, della scuola di cinema Immagina, Elisa Pietracito per la pittura dall’Accademia delle Arti e del disegno di Firenze, Felice Izzo per il biliardo che è un atleta impegnato nei campionati italiani. Mentre Il premio Francesco Nuti, realizzato dalle mani di Paolo Penko, verrà consegnato a Massimo Ceccherini.

 

Alla fine della cerimonia verrà proiettato il film “Tutta colpa del Paradiso”, di Francesco Nuti.

 

 

 

 
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