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Firenze, la Giunta approva il Regolamento per le locazioni turistiche brevi: superfici minime, norme di sicurezza e convivenza, sanzioni

Funaro: 'Iniziato percorso per la regolamentazione'. Firenze prima in Italia per squilibrio fra numero dei residenti e numero posti letto disponibili in Centro storico

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martedì 08 aprile 2025 20:02

A Firenze arriva il Regolamento per le locazioni turistiche brevi. Il Regolamento, approvato dalla Giunta Comunale, è stato presentato dalla Sindaca Sara Funaro, dall’assessore allo Sviluppo economico e al Turismo Jacopo Vicini e da Filippo Celata, docente di Geografia economica e politica presso la Facoltà di Economia dell’Università La Sapienza di Roma.

 

Insieme al Regolamento è stato presentato anche l’accordo tra il Comune di Firenze e il Dipartimento Metodi e Modelli per l’Economia, il Territorio e la Finanza MEMOTEF dell’Università La Sapienza di Roma, per uno studio finalizzato allo sviluppo e al monitoraggio della regolamentazione.

 

Locazioni turistiche brevi esclusivamente in civili abitazioni di almeno 28 mq, con camere singole di 9 mq e doppie di 14 mq come superfici minime, cucine abitabili da almeno 9 mq, servizi igienici di almeno 2,5 mq; sanzioni da 1000 a 10mila euro per i titolari di attività fuori regola; istituzione di un Registro comunale delle locazioni turistiche, con autorizzazioni valide 5 anni legate sia al proprietario che all’abitazione (decadono quindi in caso di compravendita); una task force per controlli sempre più capillari e contrasto al lavoro irregolare, con decadenza dell’autorizzazione in ogni caso di violazione: questi alcuni dei principali contenuti del Regolamento per le locazioni turistiche brevi.

 

Con il Regolamento la Giunta ha inoltre confermato il blocco di nuove autorizzazioni in area Unesco, (ieri sera in Palazzo Vecchio l'approvazione della variante al Piano operativo comunale che introduce il blocco degli affitti brevi nel centro Unesco), con l’Amministrazione che si riserva di modificare aree omogenee o introdurne di nuove, di introdurre ulteriori criteri e limiti (dentro e fuori area Unesco), anche a seguito dei risultati del monitoraggio sul fenomeno che sarà svolto in collaborazione con il Dipartimento MEMOTEF dell’Università La Sapienza di Roma.

 

Il Regolamento per le locazioni turistiche brevi approvato dalla Giunta, che adesso passa alla discussione e al voto del Consiglio Comunale, è conforme alle linee dettate dal Testo Unico sul Turismo della Regione Toscana. È fissata una deroga triennale per gli immobili già regolarmente destinati a locazioni turistiche brevi nel 2024, come previsto dal Testo unico sul Turismo della Regione Toscana. Dal Regolamento sono esclusi i casi di locazioni brevi di porzioni di unità immobiliari in cui il proprietario abita ed ha la residenza.

 

“Abbiamo sempre detto che lavoriamo per una città che sia vivibile - ha detto la sindaca Sara Funaro - che abbia un turismo sostenibile e di qualità e un'attrattività per i residenti, che sia a misura di cittadini e fiorentini. Stiamo lavorando in questa direzione con tante misure, abbiamo iniziato un percorso per la regolamentazione degli affitti turistici brevi: c'è stato un primo step con il Poc e con lo stop agli affitti turistici nell'area Unesco, e oggi, grazie alla legge regionale sul turismo, possiamo intervenire con altre misure. Sono tre gli assi portanti dell'azione che andiamo a intraprendere: il Regolamento sulle locazioni turistiche brevi, che approveremo in Consiglio comunale, nel quale abbiamo inserito una serie di criteri, di limiti che devono essere rispettati per fare l'attività degli affitti turistici brevi, andando a riconfermare il blocco nell'area Unesco; una task force per i controlli per fare in modo che le attività che ci sono siano regolari e rispondano a dei precisi requisiti; e poi una convenzione con l'Università di Roma la Sapienza, e ringrazio il professor Filippo Celata, per fare uno studio approfondito sulla città, per quelle che sono le zone omogenee all'interno e anche al di fuori dell'area Unesco per decidere dov’è necessario intervenire”.

 

Il nuovo regolamento è un primo passo, di grandissima importanza, per la gestione del fenomeno delle locazioni brevi nella nostra città – dice l’assessore al Turismo e allo Sviluppo economico Jacopo Vicini - Con l'istituzione del registro comunale avremo un quadro reale e sempre aggiornato, che porterà all'emersione del sommerso e all'agevolazione di un sistema sempre più efficace dei controlli. Contiamo di ottenere un contenimento nell’immediato della crescita del fenomeno, con un’inversione del trend nei tre anni. Obiettivo importante che ci siamo dati è anche l'innalzamento della qualità dell'accoglienza fiorentina, favorendo inoltre una maggiore informazione del turista sulle corrette modalità di fruizione della nostra città, al fine di migliorare la convivenza tra chi la vive e chi la visita”.  

 

“Con l'approvazione del regolamento Firenze compie un atto importante che sono sicuro, come è già successo, verrà presto imitato da altri Comuni – dice Filippo Celata, docente di Geografia economica e politica e responsabile del Dipartimento MEMOTEF presso la Facoltà di Economia dell’Università La Sapienza di Roma - Sia per l’efficacia delle norme approvate – abbiamo effettivamente ora delle disposizioni che, se supportato da un efficace sistema di controlli, potranno produrre anche subito effetti - sia perché testimonia un cambio di prospettiva non solo sugli affitti brevi ma in generale sul turismo, tema che gli enti locali hanno fino ad ora affrontato quasi esclusivamente nell’ottica della promozione, e che ora capiscono debba essere regolato, governato, reso compatibile con le esigenze della città e dei suoi abitanti. Anche perché, per quanto efficaci, le norme approvate non saranno sufficienti per riportare gli abitanti nel centro storico di Firenze o per garantire un’offerta adeguata di abitazioni in affitto a canoni accessibili in tutta la città. Ci vorrà tempo e tutto un complesso di azioni coerenti con questi obiettivi che riguardano tanti altri aspetti del governo urbano”.

 

Norme di comportamento - Tra le novità fissate dalla Giunta l’obbligo di rendere disponibili, in ogni alloggio destinato a locazione turistica breve, istruzioni multilingue per la raccolta differenziata, con sacchetti e dispositivi per il corretto conferimento dei rifiuti, oltre ad un vademecum sul rispetto della quiete, sul mantenimento della pulizia e del decoro di scale, ascensori e androni, sul divieto di gettare sostanze inquinanti negli scarichi, sul corretto uso del trasporto pubblico, dei parcheggi e della Ztl, e più in generale sulle buone norme di comportamento “per una fruizione virtuosa e rispettosa della città”.

 

Norme di sicurezza – La proposta di regolamento approvata dalla Giunta recepisce anche le norme governative in materia di sicurezza degli alloggi utilizzati per le locazioni turistiche brevi, fissate nei mesi scorsi assieme all’obbligo di possesso e di esposizione del CIN: le unità immobiliari dovranno quindi essere dotate di dispositivi per la rilevazione di gas combustibili e del monossido di carbonio funzionanti, nonché di estintori da ubicare in posizioni accessibili e visibili, in particolare in prossimità degli accessi e in vicinanza delle aree di maggior pericolo e in ogni caso da installare ogni 200 metri quadrati.

 

Misure minime e standard qualitativi degli alloggi – Gli alloggi da adibire a locazioni turistiche brevi devono rispettare i parametri di dimensionamento definiti dal Regolamento Edilizio vigente e le superfici minime prescritte dalla normativa igienico sanitaria vigente. Pertanto la superficie minima delle camere con un posto letto è pari a 9 mq, con due posti letto a 14 mq; la superficie minima della cucina abitabile è di 9 mq, dello spazio cottura distinto e separato dal soggiorno tra i 4 e i 9 mq; l’ampiezza minima dei locali adibiti a servizi igienici è di 2,5 mq (con larghezza minima 1,20 m); l’altezza minima interna utile dei locali, compresi i rapporti aero illuminanti, prevista dalle norme e dai regolamenti edilizi e igienico sanitari comunali.

 

Task force per i controlli e sanzioni – Sarà istituita una task force della Polizia Municipale dedicata esclusivamente ai controlli sul rispetto delle regole nelle attività di locazione turistica breve. Per quanto riguarda le sanzioni relative agli articoli 6 (limitazioni relative agli immobili adibiti a locazione turistica breve) e all’articolo 7 (requisiti e standard qualitativi per lo svolgimento dell’attività di locazione turistica breve), le sanzioni andranno da 1000 a 10 mila euro.

 

Accordo con il Dipartimento MEMOTEF dell’Università La Sapienza di Roma - L’accordo tra il Comune di Firenze e il Dipartimento Metodi e Modelli per l’Economia, il Territorio e la Finanza MEMOTEF dell’Università La Sapienza di Roma, impegna le due parti ad una collaborazione scientifica finalizzata allo sviluppo e monitoraggio della regolamentazione delle locazioni turistiche brevi e delle destinazioni d’uso delle abitazioni per residenza temporanea nel territorio di Firenze. “Il Dipartimento MEMOTEF si impegna in particolare a fornire il supporto tecnico scientifico rilevante a tale scopo”, si legge nel testo dell’accordo, “tramite l’analisi delle evidenze relative al fenomeno delle locazioni brevi turistiche, della loro distribuzione e dei loro effetti all’interno della città, nonché degli impianti regolamentativi e limitativi già sperimentati in altre città in Italia e all’estero”, in particolar modo per quanto riguarda l'area esterna al centro storico.    

 

I dati su offerta ricettiva e residenza in area UNESCO – “In base ai dati statistici disponibili al 31.12.2024 - si legge nella premessa della delibera approvata dalla Giunta - si ravvisa un evidente squilibrio tra l’offerta ricettiva e il numero dei residenti”. Questi i dati riportati nell’atto: “I residenti in Area Unesco al 31 dicembre 2024 risultano essere 35.954 (elaborazione Ufficio Comunale di Statistica su dati anagrafici); l’offerta ricettiva alberghiera ed extralberghiera (escluse quindi le locazioni turistiche) annovera in Area Unesco 1.573 strutture (pari al 70,25% delle 2.239 strutture presenti sull’intero territorio comunale); l’offerta derivata di posti letto ad uso turistico in Area Unesco per le sole strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere (escluse quindi le locazioni turistiche) è pari a 35.525, con un rapporto di quasi 1 posto letto disponibile per ciascun residente; la consistenza degli alloggi destinati a locazione turistica breve correttamente registrati e provvisti di CIR al 31.12.2024 è pari a 16.395 sull’intero territorio comunale; l’offerta derivata di posti letto ad uso turistico per gli alloggi destinati a locazione breve correttamente registrati e provvisti di CIR al 31.12.2024 è pari a 71.223 sull’intero territorio comunale; è realistico ritenere – stante il fatto che i dati relativi ai soli annunci pubblicati da AirBnB mostrano che l’86,5% dell’offerta di appartamenti in locazione turistica breve è rappresentata da alloggi situati nel centro storico (fonte dati insideairbnb.com) e che l’offerta di posti letto all’interno dell’Area Unesco si traduce in un rapporto di quasi 3 posti letto ad oggi disponibili per ciascun residente; tale rapporto pone Firenze al primo posto in Italia per squilibrio fra numero dei residenti e numero dei posti letto disponibili nel Centro storico”.

 

“Sinceramente quello presentato oggi sembra un regolamento nato in fretta e furia, probabilmente solo per poter dire che il Comune di Firenze è stato il primo a vararlo in Toscana. Questa fretta appare del tutto ingiustificata ed è figlia di un assurdo clima di contrapposizione rispetto un intero settore economico che, anche a Firenze, dà lavoro a tante persone”. A dirlo è Lorenzo Fagnoni, presidente di Property Managers Italia e Ceo di Apartments Florence, commentando il nuovo regolamento. “Nel merito alcune norme contenute nel regolamento sono di buon senso – dice Fagnoni – come le metrature minime per camere singole e doppie: chi lavora in modo serio e regolare già rispetta questi standard”.


“Le note dolenti – continua il presidente di Property Managers Italia – iniziano con l’aggravio delle burocrazia: ci si trova di fronte a una mole crescente di obblighi, documenti e procedure che sembrano messi lì più per ostacolare le imprese che per tutelare i cittadini. Sulla qualità dell’offerta siamo da sempre i primi a dire che bisogna lavorare con professionalità e trasparenza – spiega Fagnoni - ma le regole devono essere equilibrate, proporzionate e chiare. Qui si rischia di complicare la vita soprattutto alle piccole e medie imprese, con il rischio di un effetto paradosso: da una parte grandi player, dall’altra chi lavora in nero, nel mezzo una morìa di liberi professionisti e aziende famigliari”.


“Poi ci sono alcuni termini e toni che preoccupano: parlare di task force e pool di agenti fa sembrare che si stia affrontando un’organizzazione criminale – dice il presidente di Pmi –. E questo è l’aspetto che colpisce e amareggia di più”.

“Noi al pari di tanti imprenditori e operatori del settore affitti brevi – conclude Fagnoni - restiamo siamo in fiduciosa attesa che la Corte Costituzionale si pronunci sul ricorso presentato dal governo nazionale contro il Testo unico sul turismo della Toscana, che prevede regolamenti comunali come quello presentato oggi a Firenze. Non ci stancheremo di  ricordare che le Regioni non hanno competenza sulle locazioni, che sono materia statale. E questo è un nodo che andrebbe sciolto prima di procedere con regolamenti locali che rischiano di essere vanificati”.

 

 

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