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Lucio Corsi, il video di ‘Volevo essere un duro’ con Ceccherini e Pieraccioni

Il cantautore toscano nella Top5 delle canzoni della prima serata di Sanremo

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mercoledì 12 febbraio 2025 12:58

Prima volta al Festival di Sanremo per Lucio Corsi, il 31enne cantautore toscano, che ha portato sul palco del Teatro Ariston la sua canzone “Volevo essere un duro”

 

Ma di cosa parla la canzone? "Parla del fatto che questo mondo ci vorrebbe infallibili, solidi come le pietre e perfetti come i fiori, ma senza dirci che i fiori sono appesi a un filo in qualche modo – sono queste le parole con cui il cantautore grossetano aveva presentato la canzone in gara ai microfoni Rai - E anche del fatto che non sempre si riesce a diventare ciò che si sognava. Penso che la maggior parte delle vite funzionino così. Pochi di noi riescono a divenire ciò che volevano da bambini o ciò che speravano”.

 

Subito dopo la prima puntata di Sanremo è uscito anche il video della canzone del cantautore grossetano che vede l’amichevole partecipazione degli attori e comici toscani Leonardo Pieraccioni e Massimo Ceccherini. Carletto, il bambino protagonista del video, viene mandato a letto senza cena dal padre (Ceccherini) per aver ricevuto una brutta pagella e si ribella, scatenandosi nella sua cameretta sulle note del brano, con l’aiuto di Lucio e della sua chitarra. I genitori esasperati chiamano un prete (Pieraccioni) per aiutarli a calmare il figlio.

 

Nonostante il titolo “Volevo essere un duro”, si tratta di una canzone “dolce, una ballata”, come la definisce lo stesso Lucio Corsi, che gli ha fatto conquistare il posto della Top5 degli artisti in gara al Festival di Sanremo 2025, votati nella prima serata dalla Sala Stampa.


Questo il testo di “Volevo essere un duro” di L. Corsi - T. Ottomano
 

Volevo essere un duro
Che non gli importa del futuro
Un robot
Un lottatore di sumo
Uno spaccino in fuga da un cane lupo
Alla stazione di Bolo
Una gallina dalle uova d’oro
Però non sono nessuno
Non sono nato con la faccia da duro
Ho anche paura del buio
Se faccio a botte le prendo
Così mi truccano gli occhi di nero
Ma non ho mai perso tempo
È lui che mi ha lasciato indietro
Vivere la vita
È un gioco da ragazzi
Me lo diceva mamma ed io
Cadevo giù dagli alberi
Quanto è duro il mondo
Per quelli normali
Che hanno poco amore intorno
O troppo sole negli occhiali
Volevo essere un duro
Che non gli importa del futuro no
Un robot
Medaglia d’oro di sputo
Lo scippatore che t’aspetta nel buio
Il Re di Porta Portese
La gazza ladra che ti ruba la fede
Vivere la vita
È un gioco da ragazzi
Me lo diceva mamma ed io
Cadevo giù dagli alberi
Quanto è duro il mondo
Per quelli normali
Che hanno poco amore intorno
O troppo sole negli occhiali
Volevo essere un duro
Però non sono nessuno
Cintura bianca di Judo
Invece che una stella uno starnuto
I girasoli con gli occhiali mi hanno detto
“Stai attento alla luce”
E che le lune senza buche
Sono fregature
Perché in fondo è inutile fuggire
Dalle tue paure
Vivere la vita è un gioco da ragazzi
Io
Io volevo essere un duro
Però non sono nessuno
Non sono altro che Lucio
Non sono altro che Lucio.

 

Immagini tratte dal video "Volevo essere un duro" di Lucio Corsi

 

 

 

 

 
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