Alberi Firenze, Legambiente: 'Approccio estremamente sbrigativo con gli abbattimenti'
Le proteste dell'associazione dopo gli ultimi abbattimenti di viale Righi-Ojetti al Salviatino e della scuola Ghiberti a Legnaia
venerdì 04 ottobre 2024 18:07
Abbattimenti e grandi interventi sulle alberature, ultimi in ordine cronologico quelli della scuola Ghiberti a Legnaia e di viale Righi/Ojetti al Salviatino, vengono spesso segnalati dalla cittadinanza a Legambiente Firenze.
“Ci troviamo quasi sempre nell'impossibilità di dare risposte puntuali e documentate alla cittadinanza perché privi della necessaria documentazione nel momento della segnalazione; potendosi affidare solo alle immagini in nostro possesso, ad un’analisi strettamente visiva, non si rilevano particolari criticità evidenziando quindi la possibilità di fare scelte di ben altro tenore rispetto agli interventi drastici fin qui operati, come d’altronde sottolineato da chi ci segnala il caso”, dichiara Andres Lasso, responsabile verde Legambiente Toscana. “Anche nei casi in cui sono interessati numeri ragguardevoli di alberi, ad esempio i circa 20 abbattimenti della scuola Ghiberti, veniamo a conoscenza dei tagli, come il resto della cittadinanza, solo al momento in cui le motoseghe sono già al lavoro. Sappiamo bene che talvolta alcuni abbattimenti sono necessari per ragioni di sicurezza (che andrebbero comunque affrontati in modo puntuale) o di infrastrutture essenziali come la tramvia (pur con la necessità di minimizzare i tagli in fase di progettazione esecutiva) ma abbiamo spesso constatato, in interventi pregressi a Firenze, un approccio estremamente sbrigativo con gli abbattimenti e le sostituzioni”.
“Abbiamo altresì constatato come in ambito di progettazione e trasformazione urbana gli alberi vengano trattati come oggetti di arredo, alla stregua di un lampione o di un muro, anziché come esseri viventi che per rigenerarsi in ambito urbano hanno bisogno di tempo e cura, oggi più che mai, visto l’aumento costante del tasso di mortalità negli anni immediatamente successivi alla messa a dimora a causa del cambiamento climatico,” continua Marco Duranti, presidente del Circolo di Legambiente Firenze. “Talvolta il cittadino non può non notare il contrasto tra gli abbattimenti in corso e i progetti che si pongono espliciti obiettivi ecologici e di sostenibilità, come nel caso specifico della scuola Ghiberti, il cui progetto, finanziato anche con fondi del PNRR, viene presentato come un progetto "green". Riteniamo sia giunto il momento di cambiare la modalità di gestione del verde urbano, con maggiore trasparenza, coinvolgendo e ascoltando l’associazionismo e chi si occupa in prima persona di verde urbano. In altri comuni questo approccio siamo riusciti a ottenerlo, crediamo che possa avvenire anche a Firenze.”
Legambiente Firenze in un comunicato chiede alle istituzioni cittadine, in particolare all'Assessorato all'Ambiente e alla Commissione ambiente del Consiglio comunale, di trovare un momento per ascoltare le richieste dell’associazione sulla questione verde urbano, "in vista di un miglioramento della gestione e della pianificazione del verde nella nostra Firenze".
Sul tema degli abbattimenti degli alberi, in giornata è uscita anche una nota del Comune di Firenze, in cui si afferma che ci sono 10mila alberi in più rispetto al 2019, giustificando anche le ragioni delle potature, che "sono legate alla loro pericolosità, o in seguito ad eventi meteo estremi".
(immagine di repertorio)