Rapina con sequestro di persona in una gioielleria in centro a Firenze, arrestati tre uomini
Il proprietario fu lasciato a terra, legato e imbavagliato
martedì 27 agosto 2024 12:17
È stata eseguita ieri, lunedì 26 agosto, dalla Polizia di Stato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Firenze nei confronti di tre uomini, tra i 35 e i 68 anni, considerati autori di una rapina con sequestro di persona messa a segno lo scorso 30 aprile in una gioielleria in via dei Neri a Firenze.
Secondo quanto ricostruito nel corso delle indagini, intorno alle 10 del 30 aprile, due delle persone raggiunte dalla misura cautelare sarebbero entrate nella gioielleria con la scusa di voler acquistare un anello esposto in vetrina. Il titolare avrebbe quindi iniziato a confezionare il prezioso oggetto quando, d’un tratto, sarebbe stato violentemente aggredito dai due finti clienti: uno di loro avrebbe rapidamente oltrepassato il bancone tappando con una mano la bocca della vittima, impedendogli così di gridare. Il gesto sarebbe stato, inoltre, accompagnato da una serie di esplicite minacce gravi, qualora la vittima non avesse assecondato le volontà dei malintenzionati. Il gioielliere, infine, dopo essere stato attinto da pugni al viso, sarebbe stato legato mani e piedi con dello scotch e imbavagliato. I due rapinatori, a questo punto, sarebbero fuggiti con un cospicuo bottino in gioielli e preziosi del valore stimato intorno di circa 200mila euro, lasciando il negoziate immobilizzato a terra. A soccorrerlo sarebbero stati alcuni passanti che hanno dato subito l’allarme al 112Nue.
La Squadra Mobile ha acquisito ogni elemento utile a ricostruire la vicenda e, analizzando anche la videosorveglianza cittadina, sono arrivati a stringere il cerchio dei sospetti intorno ai tre indagati, già noti peraltro alle forze di polizia per precedenti penali, anche specifici. Le indagini, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Firenze, sono proseguite mediante attività tecnica e analisi di tabulati telefonici che hanno permesso di acquisire adeguati riscontri probatori in relazione al coinvolgimento soggettivo dei tre indagati, due dei quali esecutori materiali e il terzo, quale basista e organizzatore del “colpo”.
I due presunti autori materiali della rapina sarebbero un 35enne originario della provincia di Brindisi ed un fiorentino di 64 anni. Il terzo complice, un altro brindisino di 68 anni, che avrebbe invece partecipato (a vario titolo) alla fase organizzativa ed alla pianificazione del colpo, ben articolato in diverse fasi: il sopralluogo presso la gioielleria, il furto dei mezzi di trasporto, la fuga e la successiva monetizzazione della refurtiva.
Al momento i titoli cautelari sono costituti dalla rapina aggravata in concorso, dal sequestro di persona, dal furto aggravato dei ciclomotori utilizzati per mettere a segno il colpo. L’effettiva responsabilità delle persone indagate e la fondatezza delle ipotesi d'accusa a loro carico, dovranno essere sempre valutate nel corso del successivo processo e che al momento le stesse persone sono assistite da una presunzione di innocenza.
“Ringrazio la Polizia di Stato per la brillante operazione che ha individuato i responsabili di una rapina avvenuta a fine aprile”. È quanto dichiara l’assessore alla Sicurezza Andrea Giorgio, commentando l'arresto dei tre uomini. “Operazioni come questa, insieme all’impegno quotidiano contro i furti in abitazioni, spaccio e via dicendo, rappresentano una risposta importante ai cittadini messa in campo dalle forze dell’ordine e di polizia. Nella risoluzione di questo caso, poi, il sistema di videosorveglianza del Comune ha svolto un ruolo importante. Anche su questo tema la collaborazione tra la nostra Amministrazione con la Polizia Municipale e Prefettura, Questura, Carabinieri, Guardia di Finanza si conferma la migliore strategia” conclude l'assessore Giorgio.