Sapori ‘Porta a porta’, torna la tavolata lunga oltre 70 metri nel castello
Piatti della tradizione con il borgo illuminato a festa e intrattenimento musicale
giovedì 22 agosto 2024 10:05
Dal focolare di casa al centro storico, con piatti della cucina povera e portate genuine e autentiche che si legano alle produzioni locali, alle ricette ispirate dai segreti delle nonne. Il castello di Barberino Val d’Elsa si prepara ad accogliere la 30esima edizione della cena “Porta a porta”, prevista sabato 24 agosto alle ore 20.
Con il borgo illuminato a festa e la musica, i piatti della tradizione rigorosamente preparati e cucinati da una squadra di 25 persone, tra chef e mastri braciaioli, tutti volontari del gruppo dei cinghialai di Barberino Val d’Elsa, sfileranno sulla spettacolare tavolata di oltre 70 metri allestita tra i varchi medievali del Castello, Porta Fiorentina e Porta Senese, che trasformerà la via centrale, Francesco da Barberino, in un accogliente ambiente di casa, avvolto dalle pietre delle architetture medievali del borgo.
L’iniziativa, organizzata in occasione della ricorrenza legata a San Bartolomeo, con il patrocinio del Comune in collaborazione con gli operatori economici di Barberino Val d’Elsa, riflette una tradizione amata da cittadini e visitatori.
Piatti ad alto indice di sazietà, come le pappardelle sul cinghiale, primo piatto saporito e succulento, il cinghiale in umido con contorno di piselli e il tradizionale arrosto girato a base di pollo e maiale con contorno di insalata. La tradizionale cena da porta a porta, si concluderà con un dessert tipicamente toscano, cantuccini e vinsanto.
“Questi i cavalli di battaglia che da trent’anni vengono cucinati con le stesse ricette, i saperi di una volta tramandati dai cinghialai di Barberino – spiega l’assessore alle Tradizioni popolari locali Paolo Giuntini - i piatti della tradizione chiantigiana, schietti, semplici e genuini, incarnano le qualità delle persone che abitano questo territorio”. “La cena di San Bartolomeo nasce dallo spirito volontario che caratterizza il gruppo dei cinghialai – aggiunge l’assessore Giuntini – la serata che attende circa 400 persone richiede un importante sforzo organizzativo, i volontari iniziano a cucinare almeno tre o quattro giorni prima, ma alla fine il successo di questa festa che racconta la storia e l’identità del nostro paese ripaga di tutto l’impegno, contagia l’amore per il territorio e il piacere di stare insieme, è una delle più belle testimonianze del senso di comunità che si arricchisce di gesti concreti e si alimenta di solidarietà, vicinanza, crea opportunità di incontro, socialità e condivisione”.
La cena sarà allietata dalle note della folcloristica Bandaccia di Marcialla con il corteo di musicisti, provvisti di strumenti di fortuna, che arricchiranno di suoni e colori la festa con i loro tradizionali canti, stornelli e rime toscane.
Foto Comune Barberino Tavarnelle