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Liberazione di Firenze, le celebrazioni per l’80esimo anniversario

Aspettando l’11 agosto con la proiezione del documentario ‘Firenze 1944’ in piazza Signoria

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martedì 06 agosto 2024 14:18

Numerose le iniziative in programma domenica 11 agosto per celebrare l’80esimo anniversario della Liberazione di Firenze

 

“L’11 agosto è una ricorrenza che parla di memoria, di sacrifici, di libertà - ha detto la sindaca Sara Funaro - Sono emozionata perché quest’anno, nell’80esimo anniversario, sarà la mia prima volta da sindaca e perché per la nostra città è la prima volta di una sindaca donna a suonare i rintocchi. Firenze è stata, è e continuerà ad essere una città per la libertà, per i diritti umani, e per la memoria. Quello che siamo oggi è il frutto del sacrificio di tante donne e tanti uomini, un sacrificio che non dobbiamo scordare mai”.

 

La giornata si aprirà alle ore 7 con i rintocchi della Martinella, la campana della Torre di Arnolfo di Palazzo Vecchio che l’11 agosto 1944 annunciò alla città il ritorno alla libertà e alla democrazia. 

 

A seguire, alle ore 9.45 in piazza dell’Unità italiana si terrà la cerimonia solenne con la deposizione di una corona di alloro da parte delle autorità civili, religiose e militari al monumento ai caduti di tutte le guerre. In piazza ci saranno i Gonfaloni di Firenze, della Regione Toscana, della Città metropolitana e dei vari Comuni dell’area fiorentina, oltre ai labari della federazione delle associazioni partigiane e delle associazioni d’arma e combattentistiche.

 

Sarà la volta poi, alle ore 10.30, sull’arengario di Palazzo Vecchio in Piazza della Signoria, delle celebrazioni ufficiali che prenderanno il via con lo squillo delle Chiarine e la riproduzione dell’Inno di Mameli, l’inno nazionale della Repubblica italiana. Aprirà i discorsi la sindaca Sara Funaro, seguirà l’intervento della presidente del coordinamento ANPI della Toscana Vania Bagni e della storica, autrice televisiva e docente di storia contemporanea Michela Ponzani. Le celebrazioni si concluderanno con lo squillo delle Chiarine e il canto popolare “Bella Ciao” che sarà eseguito dalla cantautrice Letizia Fuochi.

 

In tutti i quartieri saranno deposti corone e festoni di alloro nei luoghi simbolo della Liberazione di Firenze.

 

Il Memoriale delle Deportazioni - dove è possibile visitare l'opera immersiva un tempo allestita all’interno del Block 21 del campo di Auschwitz - sarà aperto al pubblico dalle 10 alle 13 e, eccezionalmente, dalle 15 alle 18 (ingresso gratuito, viale Giannotti 81. Info e prenotazioni: info@musefirenze.it e www.musefirenze.it).

  

Le celebrazioni ufficiali saranno anticipate, la sera di venerdì 9 agosto, da una serie di eventi dal titolo “Aspettando l’11 agosto”, organizzati dall’assessora alla memoria Benedetta Albanese. Sarà l’assessora ad aprire gli interventi in piazza Signoria saranno, seguita dal presidente della Fondazione Circolo Fratelli Rosselli di Firenze, Valdo Spini, dal direttore dell'Istituto Storico della Resistenza in Toscana, Matteo Mazzoni e dal presidente della Federazione Toscana Associazioni Antifasciste, Roberto Ragazzini. I discorsi saranno intervallati dalle proiezioni di estratti di interviste delle testimonianze di Ivan Cini, resistente alla leva, e dei partigiani Leandro Agresti, Liliana Benvenuti e Silvano Sarti.
 

Al termine verrà proiettato il Documentario “Firenze 1944”, realizzato da Massimo Becattini e Renzo Martinelli per l'Istituto Storico della Resistenza in Toscana. La proiezione racconta gli ultimi giorni della Liberazione di Firenze dal nazifascismo avvenuta '11 agosto 1944'. Due giornalisti della Rai, all'epoca E.I.A.R., Amerigo Gomez e Victor De Sanctis, registrarono suoni e testimonianze di quei tragici avvenimenti con un'apparecchiatura di fortuna. Dieci anni dopo, dalle registrazioni su dischi in cera fu tratto da Amerigo Gomez un 'documentario' sonoro, mandato in onda su Radio Rai nel 1954.
 

“Nell’80esimo Anniversario della Liberazione di Firenze vogliamo condividere la memoria di quei giorni così importanti per Firenze e per l’Italia con tutta la città – ha detto l’assessora Albanese – con la proiezione di un documentario bellissimo e di una serie di interviste brevi con testimonianze dirette di chi visse la liberazione in prima persona, con documenti storici. In quei giorni le vite dei fiorentini sono diventate un tutt’uno con la vita della città e lo spazio di 80 anni che ci separa da quei momenti è lo spazio della vita che chi si è sacrificato ha donato a tutti noi. Fare memoria è un dovere delle istituzioni, attualizzare gli insegnamenti ricevuti 80 anni fa è un impegno per tutta la comunità cittadina. Ringrazio l’istituto storico della Resistenza, la Fondazione Circolo Fratelli Rosselli e la federazione Associazioni antifasciste per aver appoggiato e contribuito a questa serata, a cui invito tutte e tutti per conoscere e vivere insieme la storia di quei giorni. Vogliamo condividere la memoria, dal cuore di Palazzo Vecchio a tutti”.

 

“La battaglia per la Liberazione di Firenze, cui dette un grande contributo l'insurrezione della città contro i nazifascisti, rappresenta una pagina molto importante della storia della città, non solo, ma della storia nazionale per il positivo mutamento che produsse nell'atteggiamento degli Alleati verso la Resistenza Italiana – ha dichiarato il presidente della Fondazione Circolo Rosselli, Valdo Spini - Fu realizzata grazie alla mobilitazione unitaria delle forze politiche del Comitato Toscano di Liberazione Nazionale: la Democrazia Cristiana, il Partito Comunista, il Partito d'Azione, il Partito Liberale, il Partito Socialista. Ma questo risultato non sarebbe stato possibile senza le radici che ebbe nella battaglia antifascista condotta all'inizio degli anni Venti contro l'affermazione del regime. Un grande contributo venne allora dai fratelli Rosselli, le cui vite furono stroncate ma il cui messaggio motivò tanti giovani alla militanza nel Partito d'Azione e alla lotta di Resistenza nelle fila delle Brigate Rosselli”.

 

“Lo studio e la conoscenza della Resistenza, ad 80 anni di stanza dai fatti, nel venir meno dei testimoni rappresenta la strada maestra per onorare le scelte e il sacrificio di allora di chi combattendo contro il nazifascismo ha posto le basi della Costituzione repubblicana - ha aggiunto Matteo Mazzoni, direttore istituto storico della Resistenza - Per questo il ruolo e l’azione dl nostro istituto e l’impegno delle istituzioni sono oggi ancora più importanti”.

 

“Per quanti persero la vita 80 anni fa e per quanti spesero generosamente le loro forze e che oggi non possono più esserci accanto, va il nostro ringraziamento per averci consegnato un’Italia libera e democratica - ha detto Ragazzini, presidente Federazione Regionale Toscana delle Associazioni Antifasciste e della Resistenza - Saremo degni di meritare e mettere a frutto tutto questo? Abbiamo la grossa responsabilità, ora che i testimoni diretti non sono più presenti, di trasferire i valori fondanti della nostra Repubblica, prima di tutto con il nostro esempio, a coloro che verranno dopo di noi”.
 

Al temine della proiezione, della durata di circa 30 minuti, verranno rimandati, fino alle 23.30, le testimonianze e il documentario. Lo stesso verrà fatto nelle successive sere, 10 e 11 agosto, dalle 19.30 alle 23.30.
 

 

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