Firenze, in Palazzo Vecchio arriva 'Luce': installazione permanente di Antonio Signorini
L'opera inaugurata dalla sindaca Sara Funaro e dall’assessore alla cultura Giovanni Bettarini nel cortile dell'anagrafe
giovedì 01 agosto 2024 13:33
Antonio Signorini torna a Firenze con una donazione importante alla città: l’opera Luce, raffigurante il volto di un bambino, dunque l’innocenza, realizzata in bronzo dorato e foglia d’oro e realizzata appositamente per la città di Firenze.
Dopo il successo di “Attraverso”, la mostra con opere monumentali di Antonio Signorini che il Comune di Firenze ha ospitato nel centro storico nel 2022, l’opera dell'artista toscano torna in città con un'installazione permanente nel cortile dell’Anagrafe di Palazzo Vecchio.
“Un’opera che raffigura l’infanzia, la purezza, la speranza. Lo sguardo rivolto al futuro. E questo – spiega la sindaca Sara Funaro – dimostra come Palazzo Vecchio possa accompagnare, attraverso l’arte i fiorentini che vengono a visitare il Palazzo, le persone che ci lavorano ed i turisti. Ringrazio Antonio Signorini che ha donato l’opera. Il percorso iniziato con l’artista è partito da lontano, prima con le osposizioni in piazza Strozzi, oggi a Palazzo Vecchio con un’opera che rappresenta la luce, i bambini e lo sguardo verso il futuro. Un significato simbolico importante”.
“Antonio Signorini sta facendo un percorso con la città. Le opere di questo artista – aggiunge l’assessore alla cultura Giovanni Bettarini – hanno abitato e percorso degli spazi cittadini. In questi anni Firenze si è messa in rapporto con la contemporaneità. È impegnativo, è sfidante. È sempre difficile perché Firenze ha una storia che ha parlato e parla al mondo ma, proprio per questo, pensiamo sia importante accettare la sfida del tempo presente: far parlare i temi della città con quelli del presente, con quelli dell’infanzia, con quelli della contemporaneità, con la luce e con la voglia di futuro e di arte”.
Antonio Signorini è conosciuto per le sue sculture sottili e ieratiche, maestose e sacrali, poste costantemente a confronto con identità e spazi dai quali far scaturire un dialogo sempre nuovo, ricco di suggestioni estetiche e culturali. Questo è accaduto anche ad ampie latitudini, da Miami in Florida a città fortemente evocative come Dubai negli Emirati Arabi, Riyad in Arabia Saudita, Beirut in Libano e Istanbul in Turchia.
Per Antonio Signorini l’installazione permanente della sua opera “Luce” nel terzo cortile di Palazzo Vecchio rappresenta un progetto culturale prezioso e unico e un traguardo importante. “Esporre perennemente una mia opera all’interno di Palazzo Vecchio a Firenze va oltre ogni sogno che avrei potuto immaginare quando ho intrapreso il difficile cammino della scultura. Sin da bambino, visitando questa piazza, mi emozionavo profondamente pensando agli uomini che avevano arricchito con le loro opere questa meravigliosa città. Firenze, culla dell’arte, esempio per la scultura, pittura e l’architettura, patria dei più grandi uomini d’ingegno, è una città unica al mondo”, dichiara Antonio Signorini.
“Luce” raffigura il volto di un bambino, dunque l’innocenza, è una figura il cui sguardo – rappresentato dall’artista come uno spazio interno e interiore su cui è collocata simbolicamente una foglia d’oro - è pura luce e richiama l'ingenuità, l'apertura e la fiducia nel futuro, in quella proiezione temporale che appartiene all’uomo e soprattutto al bambino. “Luce” invita a mantenere viva la capacità di guardare al mondo con stupore e speranza.