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Firenze, dopo l'annullamento annunciata nuova proiezione del film russo ll Testimone

La lista Firenze Rinasce: 'Firenze non si arrende alla censura'

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martedì 12 marzo 2024 11:24

Dopo l'annullamento della proiezione prevista circa un mese fa al Teatro Affratellamento di Firenze, e le polemiche degli organizzatori che hanno parlato di "gravissimo intervento censorio di Dario Nardella", è stata fissata una nuova data per la proiezione de Il Testimone, il lungometraggio russo sull'invasione dell'Ucraina, che sarà al Circolo la Pietra in via di Montughi.

 

"Papa Francesco ha pronunciato nei giorni scorsi parole chiare sulla pace che noi condividiamo pienamente perché esprimono con chiarezza quanto abbiamo sempre sostenuto: la pace si fa coi nemici, rifiutarsi di trattare con la Russia è privo di ogni senso, comporta solo più morti, più distruzione e il progressivo deteriorarsi della ragione. La russofobia è un cancro che va debellato: rappresenta il macabro paravento ideologico dietro cui si cela la volontà della NATO di dominare e assoggettare" lo dichiara Alessandro De Giuli, candidato sindaco della lista Firenze Rinasce, organizzatrice dell'evento.

 

"Le ragioni della pace e del dialogo sono state spiegate in migliaia di articoli, al proposito sono stati prodotti infiniti documenti, innumerevoli video riportano e ricordano quelle istanza. I sondaggi dicono concordi che solo i governi, l’attuale e quello della maggioranza precedente, vogliono la guerra e l’invio di armi ma che la popolazione non li ha seguiti e non li segue. Solo pochi, prezzolati e screditati opinion maker inondano le tv e i giornali - che nessuno guarda e legge più - con proclami bellicisti" prosegue de Giuli.

 

Che aggiunge "noi di Firenze Rinasce continuiamo la nostra lotta per la pace rincuorati dalle parole del Papa. Come atto concreto, contro la demenza censoria e russofobica proietteremo, Mercoledì 13, alle ore 21, presso il Circolo la Pietra in via di Montughi 69, il film russo il Testimone".

 

"Non ci spaventano le possibili urla di chi tenterà di nuovo di impedircelo, potenti dai piedi d’argilla, disposti a giustificare ogni orrore bellico, compreso il genocidio di Gaza pur di impedire il dialogo tra popoli che, tenacemente resistono perché odiano e ripudiano la guerra. La censura non deve passare le ragioni del dialogo e della pace devono prevalere" conclude De Giuli.

 

 

 
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