Fiorella Mannoia e Danilo Rea a lume di candela: 'Luce' al Teatro Verdi di Firenze
Il live di Fiorella Mannoia e Danilo Rea fa tappa a Firenze
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venerdì 15 dicembre 2023 09:18
Ha già collezionato sold out a ripetizione, con oltre 30 date da nord a sud, e ora fa tappa a Firenze. E' “Luce”, il live di Fiorella Mannoia e Danilo Rea, che ha conquistato il pubblico con la sua atmosfera a lume di candela, e che approda sabato 16 dicembre al Teatro Verdi di Firenze.
Il sodalizio tra Mannoia e Rea si rinnova: solo la voce di Fiorella, tra le più grandi cantautrici ed interpreti della canzone italiana, e il piano di Danilo, uno dei musicisti jazz più apprezzati del nostro Paese. Uno spettacolo unico in cui il repertorio e i successi di Fiorella e la melodia della canzone e l'improvvisazione jazz di Rea si incontrano in una perfetta alchimia sonora.
“Ci conosciamo da 30 anni – spiega Fiorella Mannoia a proposito di questo progetto live con il pianista Danilo Rea - e in questi 30 anni ci siamo ritrovati sui palchi spesso a cantare insieme, e tutte le volte che capitava si creava una sintonia, una magia speciale, merito soprattutto della grande sensibilità di Danilo che è un musicista straordinario e un jazzista che ama la melodia, che sa ascoltare i testi, che riempie gli spazi, che non è invadente ed è sempre preciso in quello che fa. Ascolta i respiri, entra nei respiri, per cui quando un giorno abbiamo deciso – ce lo dicevamo da anni di fare una tournée insieme – sapevamo che si sarebbe creata questa sintonia, che ormai è cresciuta, siamo un respiro solo, un orecchio solo. Mi sono adeguata al modo di suonare di Danilo perché ogni concerto è diverso, ogni sera non è mai uguale all’altra. E questa cosa qui ci ha legati talmente tanto che siamo veramente una cosa sola, e quello che pensavamo che sarebbe successo in una tournée insieme si è concretizzato con Luce”.
“È stato tutto facile fin dall’inizio – aggiunge Danilo Rea - perché abbiamo capito immediatamente che l’incastro funzionava, l’alchimia è stata perfetta, poi la capacità di fidarsi l’uno dell’altra è stata immediata, anche in virtù della nostra lunga amicizia. E anche grazie al repertorio che è comune a tutti e due e che ci emoziona nella stessa maniera. La cosa è nata praticamente da sé, se non l’abbiamo fatto prima è perché ognuno ha i suoi ritmi e impegni e non c’era modo di incastrarli prima. Vedendo che si crea questa emozione sul palco e che automaticamente si trasmette e diventa uno scambio con chi ci ascolta, vedere la risposta e l’emozione anche nel pubblico ci ha indotto a continuare fino alla fine dell’anno, perché eravamo partiti per fare una ventina di date e alla fine saranno più di 60 in tutto”.