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Alluvione, Giani: 'Prima capacità di ristoro diretto fino a 5mila euro per le famiglie'

In Toscana 2000 volontari di 12 Regioni. Il presidente della Puglia: 'Ci saremo finché necessario'

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mercoledì 08 novembre 2023 16:59

Questa mattina il presidente Eugenio Giani, insieme al presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e l’assessora alla protezione civile Monia Monni, ha fatto il punto della situazione dell'alluvione in Toscana, evidenziando come dodici Regioni con le colonne mobili e duemila persone siano corse in aiuto alla Toscana, per gestire il passaggio dall’emergenza alla ricostruzione. 

 

Emiliano è presente con la colonna mobile della Puglia, “ma - come Giani sottolinea - è anche vice presidente della conferenza delle Regioni e come tale rappresenta tutti i 20 presidenti e tutte le altre 11 regioni,oltre la Puglia, che hanno inviato le loro colonne mobili in aiuto alla Toscana così duramente ferita”: insieme alla Puglia anche Basilicata, Campania, Calabria. Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Umbria, Val d’Aosta. “Grazie di cuore - ha detto Giani - alle duemila persone, volontari di alta specializzazione che sono qui ad aiutarci; quando parliamo di collaborazione e sinergia in un momento drammatico, questo è un esempio”.


“Stiamo passando nella fase dell’intervento minuto - aggiunge Giani - dallo sgombero alla pulizia, abbiamo bisogno di tanto personale, ma anche di qualità. Questo aiuto che viene dalle colonne mobili delle Regioni è un capitolo importante del passaggio dall’emergenza alla ricostruzione”.


“A nome di tutte le Regioni italiane, sono qui per dire soprattutto che la Toscana è parte dell’identità nazionale e non è sola”, spiega subito il presidente Emiliano assicurando che “siamo a disposizione per qualunque altra necessità e resteremo qui fino a quando sarà necessario”. Il vicepresidente della Conferenza delle Regioni ricorda che “il sistema di protezione civile è ben organizzato, ognuno di noi ha compiti che gli vengono assegnati in maniera rapidissima. La gente deve sapere che tutto il Paese si sta mobilitando anche per i piccoli problemi di vita quotidiana”. Poi un passaggio sul contributo della Regione Puglia, che “è a Campi Bisenzio nei settori C e G dove abbiamo 50 volontari” e che sta dando una mano con “macchinari essenziali come le idrovore. In comune con la Toscana abbiamo anche il distretto produttivo legato all’alta moda, quindi sappiamo benissimo quali sono i valori in campo e non vediamo l’ora di rimetterli tutti in pista. Sono assolutamente convinto e ritorneremo più forti di prima”, conclude.


L’assessora alla Protezione civile Monia Monni si unisce ai ringraziamenti rivolti ai ragazzi “bellissimi, commoventi”, che stanno riempiendo le piazze e le strade coperti di fango per dare una mano. “Sono un contributo preziosissimo. Quando si dice che non c’è il sistema non si considera quel volontariato attivo 365 giorni l’anno, e che quando siamo in tempo di pace è comunque al lavoro per essere formato e competente per intervenire nelle emergenze. Di questo sistema fanno parte quelle persone che sono in mezzo al fango e che oggi sono oltre duemila”, sottolinea Monni ricordando: “Quando si vede un’uniforme che sia quella rossa di Croce rossa, o gialla e celeste della Misericordia, quella arancione di Anpas, o di Vab o della Racchetta, quello è il sistema di protezione civile”.


Giani si sofferma sulla questione degli argini, anche in vista dell’allerta arancione prevista nelle prossime ore. “Il nostro genio civile sta operando con grande determinazione” e cita l’intervento a Montale e quello su Bagnolo dove sono in corso “lavori consistenti”.


E poi l’iter dei rimborsi sul quale Giani entra nel dettaglio: “abbiamo mandato a tutte e cinque le province coinvolte l’indicazione di comunicare quali comuni all’interno delle province abbiano avuto danni rilevanti. I comuni saranno identificati attraverso il filtro delle province. A quel punto - spiega - nominerò soggetti attuatori degli interventi i sindaci dei Comuni più direttamente coinvolti che sono una quindicina. A quei sindaci darò la veste specifica di soggetto attuatore dell’emergenza commissariale e loro decideranno singolarmente in ogni comune, come identificare, probabilmente con un bando, le famiglie più duramente colpite (inagibilità della casa, sgombero, allontanamento anche temporaneo dalla propria abitazione) e le imprese. Fatto l’elenco in questi comuni, delle famiglie e delle imprese, noi abbiamo una capacità di ristoro diretto fino a 5mila euro per le famiglie e 20mila per le imprese. E’ un primo intervento temporaneo e un primo segno di risposta.”

 

 

 
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