Nessun pedaggio per la prima fase dello Scudo Verde. L'ha ribadito il sindaco di Firenze Dario Nardella, che ha precisato che la fase iniziale sarà solo di monitoraggio.

Giovedì si è svolto anche un incontro dei sindaci della Città metropolitana di Firenze sullo Scudo. "La riunione con i sindaci è stata molto buona - ha detto Nardella - benissimo la proposta di un protocollo. Ho chiesto all'assessore Giorgetti e a Francesco Casini, sindaco delegato della Città Metropolitana per i trasporti, di redigere il testo del protocollo. I punti fermi sono chiari, lo scudo si attiverà in tutta la fase iniziale solo per l'analisi dei flussi di traffico inquinanti, un'analisi qualitativa e per verificare l'ingresso dei bus turistici. La seconda fase sarà decisa di comune accordo con i sindaci e partirà solo quando si raggiungerà il livello adeguato di infrastrutture di trasporto pubblico, solo allora, i sindaci di comune accordo stabileranno l'eventuale pagamento di un pedaggio".

"Qualsiasi forma di pass o pagamento sarà stabilita insieme ai sindaci solo in un secondo momento - ribadisce il sindaco - e quando ci sarà una valida alternativa di trasporto pubblico. Fino a che non avremo il protocollo lo Scudo non si accenderà. Nel protocollo coinvolgeremo anche la Regione, e lo vorremmo pronto entro l'estate. Nel 2025 si potrà fare un primo bilancio del funzionamento dello scudo, non sappiamo poi quando partirà la seconda fase".

"Ogni giorno circa 270mila auto entrano a Firenze, questo lo sappiamo già - spiega Nardella - ma nn sappiamo che veicoli, e con lo Scudo Verde saremo la prima città ad avere una mappatura quotidiana del traffico e dell'inquinamento dell'area metropolitana. E' un aspetto importante, perché quando hai i dati poi ci puoi lavorare sopra". 

"Qualsiasi entrata che potesse arrivare dallo scudo verde sarà sempre impiegata sul trasporto pubblico", spiega l'assessore Giorgetti.

"Accendere lo scudo verde non vuol dire che scatterà la 'congestion charge'. I cittadini non pagheranno quando si accenderà lo scudo ma solo quando i sindaci valuteranno che il trasporto pubblico è adeguato. Inutile creare allarmismi", conclude il sindaco.

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