Firenze, Giglio d'oro al rapper iraniano Toomaj Saleh
Il 32enne musicista è stato incarcerato a ottobre e rischia la condanna a morte
giovedì 02 marzo 2023 16:28
La Commissione “Pari opportunità, pace, diritti umani, relazioni internazionali, immigrazione” ha votato all’unanimità dei componenti presenti (PD, Spc e Lega), l’assegnazione del Giglio d’oro di Firenze ad un giovane attivista iraniano per i diritti umani, Toomaj Saleh, detenuto da fine ottobre nella prigione Dastgerd a Isfahan per il suo sostegno alle proteste in corso in Iran dalla morte di Mahsa Amini.
Toomaj Saleh, uno dei più amati rapper iraniani diventato voce e volto delle proteste, è stato incarcerato per le sue canzoni a sostegno delle donne e dei manifestanti scesi in piazza per contestare il regime autoritario in Iran. Dall’arresto, il rapper 32enne è stato sottoposto a isolamento e torture e rischia la condanna a morte. Toomaj Saleh ha usato il rap, musica vietata in Iran, per chiedere la fine di uno stato del terrore che ha prodotto migliaia di morti e decine di condannati a morte. Era già da tempo nel mirino delle autorità per i suoi testi, in cui condanna corruzione, repressione e ingiustizia in Iran.
“Il regime sta cercando di bloccare la diffusione di informazioni in entrata e in uscita dal paese, sono 79 i giornalisti arrestati dalle autorità a partire dal 16 settembre, quando sono iniziate dimostrazioni anti governative in varie città del Paese dopo la morte di Mahsa Amin. Con questa decisione – ha spiegato Donata Bianchi, presidente della Commissione Pari Opportunità, pace, diritti umani, relazioni internazionali, immigrazione – si vuole riconoscere anche la grande azione di denuncia sensibilizzazione e informazione svolta dalle donne iraniane di Donna, Vita, Libertà che con infaticabile determinazione hanno sostenuto, pur lontane dal loro Paese, la lotta delle donne e degli uomini che in massa si stanno opponendo al regime iraniano. La Commissione sette – ha aggiunto Donata Bianchi – non ha mai fatto mancare il proprio sostegno, io stessa ho preso da subito posizione fin dai primi presidi a Santo Ambrogio. Il Consiglio comunale tutto e il Comune sono stati attivi, con iniziative di solidarietà, e atti di indirizzo e condanna. Ritengo importante che Firenze sia a fianco di tutti e tutte coloro che nei propri paesi lottano per la libertà e i diritti umani. Spero che l’iter deliberativo finale sia rapido perché noi vogliamo che Salehi, finalmente libero, giunga a Firenze per ricevere questa onorificenza”.
Foto dal profilo Instagram "toomajofficial"