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Emergenza neve, Giani a Roma chiede un piano per l’Appennino toscano: ‘50 milioni di danni’

Gianni sui danni: ‘Si possono quantificare in 150 milioni se consideriamo anche quelli ‘indiretti’’

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mercoledì 11 gennaio 2023 18:25

Attivare un piano per gli Appennini per far fronte ai danni, quantificati in 50 milioni di euro, subiti dalle attività economiche a causa della mancanza di neve. Oggi a Roma, al tavolo sull'emergenza neve sugli Appennini convocato dal ministro al turismo Daniela Santanchè, sono intervenuti anche il presidente della Toscana Eugenio Giani e l’assessore all’economia e al turismo Leonardo Marras.

 

Il momento nero della montagna toscana e dei cinque comprensori che stanno facendo i conti con la mancanza di neve impone l’attivazione di un vero e proprio piano – ha detto Giani - I danni diretti si possono quantificare in 50 milioni di euro, ma possono diventare 150 se consideriamo anche quelli ‘indiretti’”.

 

“Con una disposizione di legge assunta circa dieci anni fa durante il governo Monti – ha spiegato Giani – era stata assunta una misura che prevedeva che il gettito dell’Imu nei comuni con una particolare quantità di seconde case dovesse essere tenuto per il 50% nel bilancio del comune e, per il restante 50%, inserito in un fondo specifico del ministero che avrebbe provveduto a distribuire queste risorse su altri comuni disagiati. Oggi i comuni disagiati sono proprio quelli che percepiscono l’Imu anche delle seconde case e quindi la proposta, in via definitiva o almeno per tre anni, è quella di non redistribuire, attraverso il fondo, questi soldi ma di trattenerli in questi comuni. La proposta ha trovato immediato riscontro in comuni montani di varie regioni come Abetone-Cutigliano (Toscana), Pescasseroli (Abruzzo), Sestola (Emilia Romagna). Nella riunione si è convenuto che questo potrebbe essere un primo intervento a costo zero per il bilancio dello Stato per mantenere il gettito delle seconde case direttamente nei comuni montani”.

 

“Prendiamo l'Abetone – ha evidenziato Giani - su 1,9 milioni di euro, un milione dovrebbe essere restituito a questo fondo nazionale. La nostra proposta è che per le località di montagna dell'Appennino alle prese con l'emergenza neve, quello che viene riscosso venga rispeso in quel comune”.

 

Il presidente ha sollecitato altri provvedimenti “importanti e urgenti” a tutela del lavoro e dell’economia locale: “Innanzitutto la possibilità di accedere alla cassa integrazione in deroga per i lavoratori a tempo indeterminato e stagionali. E poi la sospensione dei mutui assunti per spese dedicate a investimenti inerenti l’attività economica della montagna”.

 

"È una situazione drammatica – ha aggiunto Marras - che vive la nostra montagna e che si estende a tutto l’Appennino. Occorrono immediate azioni per fare fronte allo stato di vera e propria emergenza. Siamo pronti a collaborare immediatamente con il ministero per costruire le misure più appropriate per affrontare l’emergenza e per disegnare un progetto con una prospettiva di lungo periodo”.
 

Foto Telegram Eugenio Giani

 

 
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