Multiutility, il Comune di Sesto Fiorentino vota contro il progetto di aggregazione servizi
Il sindaco: 'No alla quotazione in borsa che va in contrasto con il referendum del 2011'
venerdì 21 ottobre 2022 11:50
Il Comune di Sesto Fiorentino ha espresso un voto contrario alla fusione nella nuova multiutility e alla sua successiva quotazione in borsa nel corso dell’assemblea dei soci di Consiag che si è tenuta oggi e che ha visto la partecipazione in rappresentanza dell’ente del sindaco Lorenzo Falchi. All’interno della società, destinata a confluire nella nuova aggregazione regionale, Sesto Fiorentino rappresenta, con il 9,18 per cento delle azioni, il secondo socio dopo Prato.
“Oggi in assemblea - afferma Falchi - abbiamo ribadito la nostra posizione, espressa chiaramente anche nel programma elettorale votato un anno fa dai sestesi: siamo fermamente contrari all’ingresso di privati nella nascente multitutility. Nel settore dei servizi pubblici è senz’altro necessario innovare e individuare assetti e dimensioni in grado di permettere al nostro territorio di competere a livello nazionale e di garantire il massimo livello di investimenti nelle reti e nelle infrastrutture. Ma in nessun caso i servizi pubblici possono essere ricondotti alle logiche di mercato e alle speculazioni private a cui ci esporrebbe la quotazione in borsa”.
“La quotazione in borsa - prosegue - va in tutta evidenza in contrasto con l’esito del referendum del 2011 che ha stabilito come la gestione dell’acqua debba essere pubblica. Trovo sbagliato, soprattutto in questo momento storico, intraprendere una strada che già in passato si è mostrata fruttuosa soprattutto per il privato a scapito della collettività e degli utenti. Sarebbe stato molto più utile approfondire altre modalità di approvvigionamento di risorse per gli investimenti, come obbligazioni e green bond che avrebbero consentito una gestione interamente pubblica dei beni comuni, sottraendola alle logiche del mercato e del profitto per pochi”.
“Con la scomparsa di Consiag si chiude una bella stagione di coraggio e protagonismo da parte dei comuni - dice ancora Falchi - Nell’ultima notte dell’anno 1970, compiendo un atto senza precedenti, il sindaco di Sesto Oublesse Conti procedette all’esproprio e alla municipalizzazione della rete del gas, fino ad allora in mano ai privati. Da quell’azione, la prima del genere in Italia, nacque alcuni anni dopo Consiag, un consorzio tra comuni sorto per portare acqua e gas in tutte le case, gestendo il servizio come un bene comune. Con la creazione della multiutility imbocchiamo invece una strada opposta che, con scelte sostanzialmente irreversibili, apre a prospettive di mercato per il futuro dei servizi nelle nostre comunità”.
Anche il Consiglio comunale di Calenzano ha votato, martedì 18 ottobre, all’unanimità, con 14 voti, l’Ordine del giorno presentato dalla Giunta comunale di Calenzano al Consiglio comunale per dare mandato al Sindaco di votare contro l'operazione MultiUtility nella assemblea della società partecipata Consiag S.p.A.
Il Consiglio Comunale di Scandicci ha invece dato il via al nuovo modello di gestione dei servizi pubblici per acqua, rifiuti ed energia fissato con l’operazione Multiutility. Nella seduta di mercoledì 19 ottobre 2022 è stato infatti deliberato l’atto con oggetto “Delibera quadro di approvazione dell’operazione MultiUtility. Approvazione nuovo statuto in Alia Servizi Ambientali spa. Approvazione Fusione per incorporazione di Consiag spa., Acqua Toscana spa. e Publiservizi spa. in Alia Servizi Ambientali spa. Approvazione patto parasociale tra soci pubblici. Approvazione aumento di capitale. Indirizzi per il completamento del processo”, con i voti favorevoli di Pd, Sandro Fallani Sindaco, gruppo misto di maggioranza, quelli contrari di Lega Salvini Premier e gruppo misto di minoranza, l’astensione di Centro Destra per Scandicci Forza Italia Udc e Scandicci a sinistra.
“La nuova Multiutility coinvolgerà oltre sessanta Comuni in Toscana, Scandicci sarà quarta forza con una quota del 3,95% - dice il Sindaco Sandro Fallani – la forza del nuovo modello di gestione starà nella capacità di investire in impianti, di ottimizzare le sinergie, di utilizzare al meglio i fondi fissati del Pnrr, di avere solidità in un mercato dei servizi sempre più in mano a grandi concentrazioni: questa forza porterà benefici pubblici importanti, sia economici che sociali, a favore dei cittadini per servizi vitali quali acqua, gestione dei rifiuti, energia”.