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Calcio Storico, come si preparano i Bianchi: 'Siamo una famiglia, ci saranno diversi esordi'

Parla Marino Vieri a 055Firenze, tra linea giovani e voglia di ripartire: 'Ragazzi pronti fisicamente e mentalmente'

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martedì 07 giugno 2022 11:22

Ci siamo. È la settimana del Calcio Storico. Si torna, a tre anni di distanza, ad un'edizione completa, con tutti e quattro i Colori in gioco. Tra difficoltà e tanta voglia di dare spettacolo. Ad aprire il torneo 2022 sarà una grande 'classica', Azzurri-Bianchi, in programma venerdì 10 giugno. "Con gli Azzurri per noi è sempre 'La partita'", dice a 055Firenze Marino Vieri, Capitano dei Bianchi di Santo Spirito fino a quest'anno, quando ha ceduto il 'timone' a David Cappelletti, pur restando a coordinare tante attività del Colore che vanno ben oltre il sabbione di Santa Croce.

 

"Non è stato un avvicinamento come gli altri, perché veniamo da due anni di stop e la pandemia ci ha segnato, come tutti", continua Vieri ai nostri microfoni. "Ricominciare ad allenarsi non è stato semplice, per fortuna abbiamo una palestra e un gruppo che vive il Calcio Storico tutto l'anno. Ma sicuramente questi due anni hanno minato il discorso di stare insieme, vederci, allenarci, a livello mentale e fisico".

 

C'è però tanta voglia di esserci, di tornare a giocare. Con una 'linea giovani' all'orizzonte: "Sì, credo che il Calcio Storico, anche dopo questi due anni, possa portare ad un ringiovanimento di chi gioca. Noi siamo sempre attenti a questa linea, spero che anche gli altri Colori possano seguire la stessa direzione. Noi abbiamo un'idea di gioco, ci schieriamo sempre per giocare, al contrario di altri che magari fanno la linea in mezzo al campo. Nelle nostre fila ci saranno divesi esordi".

 

Il torneo 2022 arriva dopo l'edizione scorsa in cui avevano giocato solo Azzurri e Verdi: "Abbiamo espresso in tutti i modi il nostro disappunto, l'anno scorso non bisognava giocare, eravamo in mezzo ad una pandemia e c'erano problemi di vario genere", continua Marino Vieri a 055Firenze.it. "È stata un'edizione che si poteva evitare, non è piaciuta a nessuno, visto anche che era in mondovisione e non siamo usciti così bene come tradizione. Ma è una lezione anche per chi ha giocato, che si sarà reso conto che così non si poteva andare avanti. Quest'anno c'è una responsabilità particolare, un'edizione di ripartenza".

 

Negli ultimi tempi per Marino Vieri c'è stato un passaggio di consegne al vertice dei Bianchi: "Sì, sono stato Capitano fino a quest'anno, abbiamo deciso di dare una svolta, anche se rimarrò a gestire le varie attività come ho fatto finora. Al mio posto c'è David Cappelletti, ex calciante che mi ha portato nei Bianchi. Una bella cosa, un passaggio di consegne. È finito il mio ciclo come Capitano e mi sento di poter dare tanto al Colore restando in altra veste".

 

Un legame forte, tra Marino Vieri e i Bianchi. La prima partita giocata in Santa Croce nel 2000, il ruolo di Capitano dal 2015. E un senso d'appartenenza fortissimo: "Sì, come c'è tra tutti noi. Una cosa unica. Ognuno gestisce il proprio Colore come vuole, ma noi ci sentiamo come una grande famiglia, un senso d'appartenenza che viene da una passione che ci lega comune, ma che va anche a far nascere amicizie incredibili. Riusciamo sempre a investire tanto tempo nei Bianchi, cercando di dare una mano socialmente, di avere un punto di riferimento per tanti ragazzi. Anche l'apertura della palestra di piazza del Carmine è un segnale forte per il quartiere: una palestra aperta a tutti, facciamo corsi per bambini e anziani. Cerchiamo di avere un'appartenenza inclusiva. Una volta che giochi con i tuoi compagni ti leghi tutta la vita. Saremo legati tutta la vita l'un l'altro, è una cosa unica e trasversale".

 

Infine, un pronostico: chi vede come favorito per questo torneo? "I favoriti sono sempre i vincitori dell'ultimo torneo, per me sono i Rossi perché la partita dell'anno scorso, con merito agli Azzurri per la vittoria, è stata particolare: quando non giocano tutti e quattro i Colori non è un torneo vero. Per me ci siamo fermati al 2019, e i Rossi furono quelli che mostrarono in campo gioco e ragazzi giovani e forti. È la squadra che può aver aperto un ciclo. Noi ci sentiamo pronti, però, abbiamo una squadra forte con ragazzi preparati atleticamente e mentalmente. Dopo due anni di stop e dopo la partita dello scorso anno che ha indebolito Azzurri e Verdi per squalifiche, c'è un bell'interrogativo. Azzurri-Bianchi sarà una partita vera e difficile, Verdi-Rossi ho i miei dubbi che possa essere una partita impegnativa viste le tante assenze dei Verdi. Con i Rossi che potrebbero arrivare anche più 'freschi' in finale".

 

Marco Pecorini

 

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