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Nuovo Franchi, la scheda tecnica: copertura, nuove curve e parco sostenibile

Il rispetto dello skyline di Firenze e la nuova area di Campo di Marte: i dettagli

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martedì 08 marzo 2022 10:14

La copertura dello stadio, lo spazio espositivo e l'auditorium tra le vecchie e le nuove curve, il rispetto della tradizione dell'impinato progettato da Nervi, la sostenibilità con il parco di Campo di Marte. È stato presentato ieri, lunedì 7 marzo 2022, nella suggestiva cornice del Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, il progetto vincitore del concorso internazionale per il nuovo Franchi e per la riqualificazione dell'area di Campo di Marte. E se Firenze già si divide, tra chi apprezza lo stile più 'sobrio' del progetto di Arup Italia e chi invece era rimasto più affascinato da altri rendering più avveniristici, ecco che è possibile andare nei dettagli del nuovo Franchi e del nuovo quartiere grazie alla scheda tecnica del progetto.

 

"Una sottile lama metallica rettangolare levita sopra le tribune storiche dello Stadio, pensata per ridurre al minimo l’impatto visivo sullo skyline e celebrare l’eleganza e orizzontalità dell’immagine del progetto di Pier Luigi Nervi", scrive lo studio, che nella sua ventennale esperienza ha partecipato anche alla realizzazione dello stadio del Bayern Monaco, l’Allianz Arena, oltre che dello stadio nazionale a Pechino, in Cina. "La copertura copre tutto il perimetro della vecchia struttura rastremando il suo spessore verso l’interno fino al bordo del campo da gioco. Essa permette di proteggere dalle intemperie anche le vecchie gradinate, nonché di minimizzare l’effetto isola di calore ombreggiando anche ampie porzioni del piazzale adiacenti lo stadio".

 

E ancora: "Il progetto riflette la comprensione del contesto urbano e le esigenze di integrazione dello stadio nella città con le funzioni pubbliche. La nuova struttura valorizza sia gli spazi tra le nuove e vecchie tribune che il sistema di ospitalità, restituendo nuova qualità e comfort all’impianto. Nello spazio che si genera tra le due curve (quella nerviana e quella di progetto) si prevede un museo per spazi espositivi (Curva Ferrovia) e Auditorium (Curva Fiesole). Il parco è rappresentato da due grandi fogli che si sollevano ai lembi estremi, spazi “levitanti” che danno vita a nuovi spazi costruiti e aperti dialoganti con le strutture disegnate da Nervi".

 

"Il principio utilizzato dai progettisti interpreta il Campo di Marte definendolo come un ‘foglio naturale’ che diviene elemento di ripristino del paesaggio mitigando il consumo del suolo ricoprendo l’intera estensione con un parco. Grazie all’ausilio di diverse funzioni l’area è concepita come polarità urbana sia nei match day che in tutti gli altri giorni dell’anno. L’elemento fondante dell’approccio architettonico proposto è l’integrazione delle nuove volumetrie nel nuovo assetto del grande parco attrezzato, anche nei confronti del minimo impatto nei confronti del sito UNESCO rappresentato dal vicino centro storico. I percorsi principali del nuovo parco attrezzato sono curvilinei e attraversano la parte centrale più bassa affiancati da un filare di alberi che nella sua fioritura emette colori tendenti al viola. Il sistema del parco attrezzato è il cuore del progetto, ed in esso, oltre alle funzioni principali, sono contenuti i principali presidi per contenere l’impatto ambientale, come un sistema di raccolta delle acque meteoriche, e la massiccia presenza di verde che ha la funzione di mitigazione delle temperature e dell’inquinamento. Il polo ricettivo e direzionale contiene 5000 mq di superfici per ognuna destinazione. Il polo commerciale, di 5000 mq di superficie, dialoga invece ad ovest con lo stadio ed il mercato rionale ed a nord con le aree residenziali".

 

Si entra poi ancor più nei dettagli con il progetto dell’area di Campo Marte Nord. "Concetto e approccio. Il progetto dell’area del Campo di Marte nasce dalla volontà di raccogliere e far risaltare gli elementi del paesaggio naturale e antropizzato di Firenze, ponendosi come interpretazione di una visione territoriale integrata e di forte identità. L’idea alla base dell’intervento è quella di completare il progetto di riqualificazione dello Stadio Artemio Franchi con un sistema urbano vivo ed efficiente, capace di rinnovare l’immagine stessa della città creando uno spazio pubblico per la comunità.

La nuova visione ripensa il Campo di Marte come un grande parco urbano attrattivo per i residenti e per i numerosi turisti che visitano la città storica".

 

"Il progetto dell’area. Due grandi fogli levitano sul paesaggio di Campo di Marte dando vita a nuovi spazi e donando ulteriore eleganza alle strutture disegnate da Nervi insieme a una nuova identità dell’intorno caratterizzata da una forte componente paesaggistica. Gli spazi “levitanti” offrono nuove prospettive sulla città e sul paesaggio circostante integrandosi con leggerezza nello skyline cittadino.

La visione del masterplan interpreta il Campo di Marte come un ‘foglio naturale’ che diviene elemento di ripristino del paesaggio ricoprendo l’intera estensione con un parco. Il progetto costituisce un nuovo polmone verde per la città di Firenze.

Grazie all’ausilio di diverse funzioni l’area è concepita come polarità urbana sia nei giorni delle partite che nel resto dell’anno. L’elemento fondante dell’approccio architettonico è l’integrazione delle nuove volumetrie nel nuovo assetto del grande parco attrezzato.

È stata delineata una suddivisione dell’area per macroaree funzionali. Sul lato ovest lo stadio, al centro il parco attrezzato e le nuove funzioni, a est il parco sportivo, e, nella parte nord, la riqualificazione del parco urbano esistente.

Il parco attrezzato rappresenta il centro compositivo dell’area ed è configurato come un “foglio naturale” sollevato ai suoi estremi. Il mantello verde, steso fra i due nuclei sportivi, opera un gesto gentile inglobando nuove funzioni e creando spazi inusuali per le attività all’aperto. Due boulevard definiscono il disegno del parco attrezzato, collegati da percorsi curvilinei che attraversano l’area centrale affiancati da un filare di alberi che nella sua fioritura stagionale si tinge di viola. Altri percorsi consentono di salire e scendere dai punti panoramici offrendo nuove prospettive sulla città e sul paesaggio collinare; un anfiteatro si adagia lungo il pendio artificiale.

Le nuove volumetrie sono collocate al di sotto dei lembi estremi del parco attrezzato, in edifici coperti da tetti verdi praticabili che costituiscono parte integrante del parco. La funzione commerciale (5000 mq) è ospitata sul lato nord ovest, in una struttura open space ad un unico livello che si affaccia sulla struttura nerviana; lungo il V.le Paoli sono concentrate le funzioni direzionale e turistico ricettiva (5000 mq ciascuna), articolate su più livelli".

 

"Il parco urbano esistente è stato mantenuto per conservare le dense alberature esistenti prevedendo spazi per attività sportive e ludiche all’aperto con aree dedicate al gioco dei bimbi, al tempo libero degli anziani, e, nell’angolo nord est, ai giovani, con la nuova collocazione dello skate park.

Gli impianti della polisportiva Affrico sono integrati da un nuovo palazzetto polifunzionale che si colloca in adiacenza al polo ricettivo-direzionale affacciandosi sul nuovo boulevard di viale Paoli.

Il campo e le strutture per il baseball rimangono inalterati.

La palestra della Fiorentina viene mantenuta ed inglobata nelle nuove volumetrie, così come la piscina interrata, che viene spostata in adiacenza alle strutture ricettive e direzionali".

 

"Lo Stadio Artemio Franchi. Il progetto di riqualificazione dello stadio è incentrato sulla nuova copertura, una lama sottile rettangolare metallica studiata per ridurre al minimo l’impatto visivo sullo skyline ed esaltare l’orizzontalità dell’opera di Nervi, interrompendosi in corrispondenza degli elementi iconici quali la torre di Maratona e la pensilina storica.

La copertura, di forma rettangolare, copre tutto il perimetro della vecchia struttura rastremando il suo spessore verso l’interno fino al bordo del campo da gioco. Essa permette di proteggere dalle intemperie anche le vecchie gradonate, nonché di minimizzare l’effetto isola di calore ombreggiando ampie porzioni del piazzale adiacenti lo stadio".

 

"Rispetto e valorizzazione dell’opera di Pierluigi Nervi. Il “Restauro del Moderno” presenta la duplice particolarità di intervenire su beni caratterizzati da tecniche costruttive e materiali diversi da quelli dell’edilizia storica o premoderna. Il progetto assume in linea generale i principi-guida dell’intervento sul patrimonio architettonico: riconoscibilità come chiara distinguibilità; reversibilità come possibilità di rimozione nel tempo; compatibilità chimico-fisica e meccanica dei materiali e dei prodotti industriali ma anche delle soluzioni architettoniche; minimizzazione dei nuovi inserti architettonici e funzionali".

 

"Coerenza architettonica delle nuove addizioni. La riqualificazione funzionale interpreta il carattere peculiare dell’originario stadio “Berta”, sintetizzabile nella sua fluida orizzontalità con il netto contrappunto verticale della torre Maratona. Un complesso plastico, scultoreo, che non accetta altre morfologie che non siano essenziali e nette, diverse e distinguibili, per forma, materia e colore. La nuova copertura, morfologicamente una grande lama orizzontale, librata con leggerezza ben al di sopra delle gradinate, deriva da questa lettura".

 

Le nuove tribune sono l’addizione più rilevante. Affinché il loro necessario inserimento non comprometta sia l’immagine storica della cavea che le strutture di curve e curvini, il progetto propone una struttura del tutto indipendente, il cui distacco dalla nuova copertura non altera l’orizzonte libero del vecchio stadio.

Le vecchie gradinate di curve e curvini torneranno allo stato originario e vedranno nuova vita (cinema, museo, auditorium). La particolarità di questi spazi sarà tale da coniugare conservazione e valorizzazione in forme assolutamente inedite".

 

"Funzionalità e organizzazione. L’edificio include una serie di spazi di accoglienza e ospitalità per diverse categorie di pubblico, differenziate per tipologia di servizi. Le aree hospitality sono organizzate in spazi denominati “lounge” e includono zone di tipo open-space, servizi igienici e spazi di ristorazione.

Il progetto prevede 28 nuovi skybox sospesi sopra la Tribuna Maratona e 23 skybox riqualificati su due piani lato Tribuna d’onore con accessi dedicati e connessioni dirette al parcheggio interrato".

 

"Flessibilità e adattabilità. Gli spazi compresi tra le nuove gradinate e le curve dell’attuale stadio, rappresentano il punto di incontro tra il nuovo e l’esistente, tra la città e lo stadio, punti di interconnessione e scambio tra il pubblico, i tifosi e la cittadinanza.

Lo stadio storico e lo stadio contemporaneo coesistono organicamente, specializzandosi in funzioni diverse e complementari, che rinforzano e arricchiscono l’esperienza del tifoso".

 

"Strategie di sostenibilità. La strategia di sostenibilità del masterplan si basa sul raggiungimento di uno sviluppo Net Zero Carbon tramite l’implementazione di strategie energetiche e di gestione delle acque volte a valorizzare il rapporto simbiotico tra lo stadio, il parco e gli altri edifici del masterplan. Il risultato è un innovativo sistema energetico di distretto che promuove il recupero e la condivisione di energia fra i vari utenti urbani.

La nuova copertura dello stadio permetterà la produzione di energia rinnovabile tramite pannelli fotovoltaici per servire sia lo stadio che gli edifici del masterplan. Si stima che circa 2,1 MWh di elettricità all’anno potrebbero essere prodotti, sufficienti per coprire il 25-30% del fabbisogno elettrico annuo del masterplan. La nuova copertura permetterà anche la raccolta di grandi quantità di acqua piovana che, immagazzinata in vasche sotterranee, potrà essere riutilizzata per l’irrigazione dei campi e altri usi non potabili all’interno degli edifici".

 

"Cantierizzazione e tempistiche del progetto: Campo di Marte. La programmazione del masterplan prevede due fasi: la prima - ‘vela nord’ che comprende l’area commerciale; la seconda - ‘vela sud’ che prevede la costruzione del compartimento terziario/ricettivo lungo Viale Paoli. L’area del cantiere prevista per la prima fase non va in conflitto con i lavori sullo stadio e permette di sfruttare la stessa zona di stoccaggio e le baracche di cantiere.

 

Stadio A. Franchi. Il progetto ambisce a ridurre l’impatto sulle stagioni calcistiche nella fase di cantiere consentendo la continuità delle partite per tutta la durata dei lavori. L’intervento di riqualificazione dello stadio sfrutterà gli ampi spazi ricavati dalla rimozione di parte dei campi sportivi presenti nell’area di Campo di Marte che verranno dedicati a luoghi di stoccaggio e baracche di cantiere riducendo l’impatto sulla viabilità e le attività sportive nello stadio.

Al fine di mantenere attivo l’impianto sportivo, si stima di sviluppare il cantiere per la costruzione delle nuove tribune e della copertura in fasi per una durata di due stagioni calcistiche. Iniziando i lavori durante le pause estive, il cantiere interesserà esclusivamente una metà dello stadio per fase, garantendone quindi una continuità operativa a capienza ridotta.

Sarà possibile consentire l’utilizzo dello stadio per la terza stagione calcistica già con capacità al 100% e con tutti i posti al coperto. Nel corso della terza stagione calcistica si effettueranno gli allestimenti definitivi di alcune funzioni in fase di completamento inserite nella struttura a servizio degli spettatori".

 

 

 

 
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