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Firenze, ecco il nuovo Franchi: svelato il progetto vincitore

Il progetto svelato durante un evento alla presenza di Antognoni e Batistuta. Nardella: 'Progetto elegante e sobrio'

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lunedì 07 marzo 2022 20:25

E' finita l'attesa. E' stato il Salone dei Cinquecento a fare da sfondo all'attesa presentazione del progetto vincitore del concorso internazionale per la riqualificazione dello stadio Artemio Franchi e dell'area di Campo di Marte. 

 

A vincere è il progetto realizzato dallo studio Arup, capo progettista David Hirsch.

 

“Sono tante le persone da ringraziare - ha detto il sindaco Dario Nardella - La giuria internazionale, di livello altissimo e indiscutibile e il ministero dei Beni culturali con il quale abbiamo ottenuto il finanziamento che ci permetterà di realizzare il nuovo stadio che dovrà rispettare i tempi stabiliti dall’Europa. I lavori dovranno iniziare entro il 2023 e finire nel 2026. Ringrazio la Fiorentina che ha avuto pazienza e si è dimostrata disponibile: ci metteremo subito al lavoro con loro per vedere i dettagli del progetto. E ringrazio tutte le Istituzioni che ci hanno sostenuto, perché non saremmo arrivati fino a qui senza lo spirito di squadra: penso alla Fondazione CR Firenze, a Intesa San Paolo, alla Figc e al Coni. Tutti i progetti erano belli, il vincitore è un progetto che ha l’eleganza e la sobrietà tipiche della città di Firenze: non è né troppo né troppo poco, è attento all’ambiente e alla sostenibilità e tiene conto anche della fattibilità. Inoltre, valorizza la storia dell’architettura di Nervi e ha trovato allo stesso tempo una buona soluzione nel configurare gli spazi utilizzabili. Sarà uno stadio che potrà essere utilizzato tutti i giorni”.

 

“Crediamo moltissimo in questa operazione – dichiara il Presidente di Fondazione CR Firenze Luigi Salvadori – perché scrive una nuova e importante pagina della Firenze del futuro. Contribuiamo, assieme a Intesa Sanpaolo, ad uno straordinario intervento di rigenerazione urbana come già fatto in passato col Complesso delle Rampe di Giuseppe Poggi e la nascita del nostro Innovation Center nell’ ex granaio della famiglia Medici, ora uno dei più importanti hub dell’innovazione. Ma il nostro legame con l’opera di Nervi è dovuto anche al fatto che, tra i protagonisti della sua costruzione figura Luigi Ridolfi, discendente di Cosimo Ridolfi che è stato-nel marzo 1829 – il primo presidente della Cassa di Risparmio di Firenze di cui Fondazione CR Firenze è giuridicamente e idealmente l’erede. Sono anche grato al premier Mario Draghi di avere citato lo stadio tra gli interventi più importanti in corso a Firenze”.

 

Questa una sintesi del progetto vincitore per il restyling del Franchi e per l'area di Campo di Marte. "Una sottile lama metallica rettangolare levita sopra le tribune storiche dello Stadio, pensata per ridurre al minimo l’impatto visivo sullo skyline e celebrare l’eleganza e orizzontalità dell’immagine del progetto di Pier Luigi Nervi. La copertura, copre tutto il perimetro della vecchia struttura rastremando il suo spessore verso l’interno fino al bordo del campo da gioco. Essa permette di proteggere dalle intemperie anche le vecchie gradinate, nonché di minimizzare l’effetto isola di calore ombreggiando anche ampie porzioni del piazzale adiacenti lo stadio. Il progetto riflette la comprensione del contesto urbano e le esigenze di integrazione dello stadio nella città con le funzioni pubbliche. La nuova struttura valorizza sia gli spazi tra le nuove e vecchie tribune che il sistema di ospitalità, restituendo nuova qualità e comfort all’impianto. Nello spazio che si genera tra le due curve (quella nerviana e quella di progetto) si prevede un museo per spazi espositivi (Curva Ferrovia) e Auditorium (Curva Fiesole).

 

"Il parco è rappresentato da due grandi fogli che si sollevano ai lembi estremi, spazi “ levitanti ”che danno vita a nuovi spazi costruiti e aperti dialoganti con le strutture disegnate da Nervi. Il principio utilizzato dai progettisti interpreta il Campo di Marte definendolo come un ‘foglio naturale’ che diviene elemento di ripristino del paesaggio mitigando il consumo del suolo ricoprendo l’intera estensione con un parco. Grazie all’ausilio di diverse funzioni l’area è concepita come polarità urbana sia nei match day che in tutti gli altri giorni dell’anno. L’elemento fondante dell’approccio architettonico proposto è l’integrazione delle nuove volumetrie nel nuovo assetto del grande parco attrezzato, anche nei confronti del minimo impatto nei confronti del sito UNESCO rappresentato dal vicino centro storico. I percorsi principali del nuovo parco attrezzato sono curvilinei e attraversano la parte centrale più bassa affiancati da un filare di alberi che nella sua fioritura emette colori tendenti al viola. Il sistema del parco attrezzato è il cuore del progetto, ed in esso, oltre alle funzioni principali, sono contenuti i principali presidi per contenere l’impatto ambientale, come un sistema di raccolta delle acque meteoriche, e la massiccia presenza di verde che ha la funzione di mitigazione delle temperature e dell’inquinamento. Il polo ricettivo e direzionale contiene 5000 mq di superfici per ognuna destinazione. Il polo commerciale, di 5000 mq di superficie, dialoga invece ad ovest con lo stadio ed il mercato rionale ed a nord con le aree residenziali".

 

Prima dell'annuncio sono stati mostrati tutti gli otto progetti finalisti, dei quali è stata stilata una classifica.

 

In sala il pubblico delle grande occasioni, a cominciare dalle due glorie viola Giancarlo Antognoni e Gabriel Batistuta, seduti in prima fila accanto al sindaco di Firenze Dario Nardella, ma nel salone di Cinquecento sono tante le personalità del mondo dello sport, e del passato e presente della Fiorentina: il direttore generale della Fiorentina Giuseppe Barone, i campioni dello scudetto 68/69, il presidente del Coni Giovanni Malagò e il presidente della Figc Gabriele Gravina. Presente anche il ct della Nazionale Roberto Mancini, oltre ad alcuni ex giocatori viola come Manuel Pasqual e Borja Valero.

 

“E’ stato un lavoro molto intenso, non è stato semplice individuare il vincitore - ha spiegato l’architetto Giovanna Carnevali, vicepresidente della giuria - Tutti gli 8 finalisti hanno riposto molto bene ai requisiti del progetto. Possono essere riassunti in due blocchi: la capacità di riqualificare Campo di Marte, il secondo il rispetto dell’opera complessiva di Nervi. Il progetto vincitore è quello che ha risposto meglio a questi requisiti. Per quanto riguarda il progetto dello stadio, secondo noi è semplice ma molto potente. Accresce il patrimonio di Nervi proteggendolo con una copertura, allo stesso tempo rende Firenze più innovativa”. 

 

"Stiamo vivendo una situazione drammatica, solitamente lo sport unisce e non divide, e quindi può aiutare. Ma attraversiamo un periodo molto difficile soprattutto per il popolo ucraino. Ma credo che anche in Russia la maggior parte delle persone sia contro la guerra. Siamo vicini al popolo ucraino", ha detto il ct della Nazionale italiana Roberto Mancini. “E’ un momento molto buio per tutti noi. Per qualunque persona al mondo è difficile svegliarsi e pensare che ci siano persone innocenti che stanno morendo in una guerra“.

 

Mancini ha parlato anche di Fiorentina. “Ho giocato tanti anni qua a Firenze da avversario e poi sono stato allenatore della Fiorentina. Il Franchi è un pezzo di storia ma è anche vero che riuscendo a mantenere questa storia si possa rinnovare e fare una bellissima cosa. Potrà essere un esempio anche per altre città in Italia. Ne abbiamo bisogno. Firenze può essere presa d’esempio. Sicuramente da questo stadio ne beneficerà anche la Fiorentina visto che a Firenze c’è pubblico particolarmente caloroso“.

 

Gli applausi più forti sono per Antognoni e Batistuta. “Mi emoziona sempre parlare dei campioni della Fiorentina che hanno vinto lo scudetto - dice Batistuta - Il mio impatto a Firenze? Non fu bellissimo perché in Argentina non abbiamo palazzi vecchi o storici. Qui invece c’è il sentimento di mantenere la storia. In una settimana ci siamo innamorati di Firenze e abbiamo capito i fiorentini. Poi ho trovato Antognoni che mi ha accolto e accompagnato. Questa è casa mia, quindi ci torno spesso. Sono arrivato che avevo 21 anni e sono andato via che ne avevo 33. Ho più amici qua che in Argentina. Torno spesso e anche se tante volte non mi vedono. Mi sento un fiorentino. Ora riesco a godermi Firenze molto di più perché quando giocavo mi sentivo addosso una grande responsabilità. Ho capito subito la voglia dei fiorentini di essere qualcuno nel mondo del calcio. Ci ho provato in tutti i modi“.

 

“Sul nuovo stadio mi immagino una bella cosa. Uno arriva a sentire lo stadio come se fosse casa. Io da attaccante non avevo bisogno di alzare la testa, vedevo i cartelloni, o la torre e sapevo già dov’era la porta. Io sarei stato triste se si fosse fatto un altro stadio e se fosse stato abbandonato il Franchi“.

 

Antognoni: “Ormai sono cinquant'anni che sono a Firenze. Ho vissuto questo connubio con la città e con i tifosi, che mi hanno sostenuto anche nei momenti difficili. Ho passato più tempo al Franchi che a casa mia. Mi fa piacere che sia ristrutturato, per chi ci ha giocato e per chi ci ha vissuto. E’ la soluzione migliore per rendere moderno uno stadio storico. Firenze ed i fiorentini sono il dodicesimo uomo in campo, lo dicono i numeri. La Fiorentina in casa ha più opportunità di vincere, perché c’è un pubblico eccezionale“.

 

Sul palco anche Joe Barone, direttore generale della Fiorentina, che ha parlato del Viola Park di Bagno a Ripoli: “Prima di tutto ringrazio Rocco e la sua famiglia per credere nel calcio italiano. E’ importante rispettare tutta la storia. Ringrazio tutti i giocatori che hanno indossato la maglia viola. Noi stiamo imparando la bella storia della Fiorentina. Crediamo tanto nella struttura, siamo molto attivi in Lega nel parlare delle strutture del calcio italiano. Cercavamo in primis una struttura dove far crescere il nostro settore giovanile. Abbiamo trovato a Bagno a Ripoli un posto dove si può creare un villaggio totale per tutta la casa della Fiorentina. Sono 27 ettari, 12 campi da calcio, c’è anche il Femminile (sia Prima Squadra che settore giovanile) oltre che il maschile al completo. Ringrazio Commisso per aver fatto questo investimento, credendo tanto nel calcio italiano e nella tifoseria che è il dodicesimo uomo”.

 

Il concorso internazionale per selezionare il miglior progetto di riqualificazione dello stadio Franchi di Pier Luigi Nervi e dell’area di Campo di Marte, reso possibile grazie al contributo di Fondazione CR Firenze e di Intesa Sanpaolo, è durato sei mesi ed ha coinvolto una commissione con nove membri di valenza internazionale e con una competenza multidisciplinare, affiancati nel loro lavoro da una segreteria tecnica del Comune di Firenze, composta da oltre 20 persone tra tecnici e amministrativi. 

 

Trentuno i progetti in gara, presentati in forma anonima, che si erano accreditati alla scadenza del bando, il 6 settembre scorso. Da allora ogni membro della commissione ha potuto analizzare i progetti e successivamente la commissione si è riunita 3 giornate in modalità collegiale in presenza a Firenze nel mese di ottobre nel complesso dell’ex convento di Santa Maria Novella. Gli elaborati - trattandosi di una commissione internazionale - sono stati tradotti integralmente in inglese al fine di poter mettere tutti i membri nella condizione di apprezzare appieno i progetti e gli elaborati grafici sono stati stampati integralmente su supporti rigidi posizionati nella sala della commissione (oltre 60 maxi tavole in formato A0).

 

La commissione (presieduta dall’architetto Odile Decq, e composta dagli architetti Giovanna Carnevali (vicepresidente), Goncalo Byrne, Antonia Pasqua Recchia e Andy Simons, dall’ingegnere Carla Cappiello, dal direttore degli Uffizi Eike Schmidt, da Luigi Ludovici, esperto gestione impianti sportivi e da Andrea Santini, esperto in gestione dello sport e impianti sportivi), partendo dall'analisi svolta dalla segreteria tecnica sulla coerenza degli elaborati, ha assegnato i punteggi ai progetti partecipanti seguendo i criteri definiti nei documenti di gara. Nella prima fase conclusasi il 13 ottobre 2021 la commissione ha individuato le 8 migliori idee progettuali, avviando quindi la seconda fase del concorso e lo sviluppo dei progetti di fattibilità tecnico economica da parte dei finalisti. In linea con quanto stabilito gli 8 progetti elaborati a livello di studio di fattibilità sono stati sviluppati e consegnati entro il 1 febbraio 2022. Come previsto per la prima fase la segreteria tecnica ha redatto i report relativi alla coerenza di ciascun progetto che, dopo essere stato tradotto in lingua inglese, è stato analizzato separatamente da ogni commissario prima di arrivare alle tre sedute collegiali in presenza, svoltesi a Firenze nel Palagio di Parte Guelfa nei giorni 2-3-4 Marzo.  

 

La commissione nella seduta finale del 4 Marzo ha concluso i lavori assegnando i punteggi sulla base dei criteri definiti per la seconda fase ed ha elaborato le motivazioni dei progetti risultanti dalla graduatoria. I punteggi sono stati assegnati mantenendo il completo anonimato dei progettisti. Nella fase finale di oggi, una seduta in forma pubblica, si è svolto l’accoppiamento dei progetti ai nomi dei progettisti e la proclamazione del progetto migliore. 

 

Gli otto progetti arrivati alla fase finale saranno esposti nel cortile di Michelozzo a Palazzo Vecchio dall’8 marzo e saranno visibili gratuitamente da tutti negli orari di apertura del Palazzo.

 

 

 

 
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