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La storia di Fido, l'Hachiko del Mugello

Una storia di amore e lealtà

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mercoledì 02 febbraio 2022 13:55

Anche il Mugello ha il suo Hachiko, commemorato da una statua che ancora adesso ne ricorda l'amore e la lealtà in Piazza Dante a Borgo San Lorenzo.

 

Si tratta di Fido, un meticcio di Pointer inglese, che venne trovato ferito in un fosso nell'inverno del 1941 da Carlo Soriani, un operaio di Luco. L'uomo decise di prendre con sè il cane, curarlo e gli diede il nome Fido.

 

Una volta ristabilitosi, l'animale accompagnava ogni mattina l'uom alla piazzetta del paese da dove partiva la corriera che avrebbe condotto l'uomo a lavoro e, ogni sera, il cane andava a riprendere il padrone alla fermata.

 

Nel 1943, a seguito di un bombardamento che colpì la fabbrica dove Carlo Soriani lavorava, l'uomo morì. Da quel giorno, ogni sera, Fido aspettò il suo padrone alla fermata, tornando a casa da solo dopo l'arrivo della corriera e l'assenza del padrone.

 

Il 9 Novembre 1957 il sindao di Borgo San Lorenzo, Giuseppe Graziani, conferì a Fido una medaglia d'oro esentandolo dall'uso della museruola. Inoltre esentò la vedova Soriani dal pagamento della tassa sui cani in vigore all'epoca. In Piazza Dante fu posta una statua in maiolica, opera dello scultore Salvatore Cipolla, su una base in pietra in cui c'era scritto "A Fido, esempio di fedeltà". La statua, andata persa, fu sostituita da quella in bronzo che ancora è possibile ammirare.

 

Il 9 Giugno 1858 Fido fu trovato in punto di morte sul ciglio della strada mentre stava raggiungendo la fermata della corriera da cui sperava di veder scendere il padrone. Venne sepolto vicino alle mura del cimitero comunale di Luco, vicino alla tomba del padrone. 

 

La sepoltura è stata ristrutturata nel 2014.

 

Immagine del Comune di Borgo San Lorenzo

 
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