Gkn, QF Spa (Gruppo Borgomeo) acquisisce il 100% dello stabilimento
I lavoratori: 'La mobilitazione forse cambierà ma non cessa'. Fiom: 'Subito incontro al Mise'
giovedì 23 dicembre 2021 12:19
Gkn lascia: Qf Spa (Gruppo Borgomeo) comunica di aver acquisito il 100% di Gkn Driveline Firenze, la società del fondo Melrose che a luglio ha annunciato la chiusura dello stabilimento di Campi Bisenzio, con il licenziamento collettivo dei dipendenti. Una decisione che il 9 luglio ha dato il via alla lotta di lavoratori e lavoratrici, che da quel momento non hanno mai lasciato la fabbrica, lanciando il grido 'Insorgiamo' che Firenze, e non solo, ha imparato a conoscere in questi mesi.
“Fine del rischio licenziamenti. L'azienda ritira la messa in liquidazione. Viene ritirata l’impugnazione contro il ricorso vinto dai sindacati sulla vecchia procedura di licenziamento”, afferma in una nota il presidente Francesco Borgomeo, l’imprenditore-advisor individuato da Gkn, che nella firma è stato assistito dai suoi consulenti Deloitte con il team di Matteo Uggetti, Gmr Partners, Decon Group, Chiomenti con il team di Edoardo Andreoli.
"La firma di oggi è un traguardo che abbiamo raggiunto grazie all’impegno di tanti, dal Cardinale di Firenze alle Istituzioni tutte, dai sindacati alla mia associazione Confindustria. I miei consulenti. Ma soprattutto ringrazio i lavoratori: hanno vissuto momenti drammatici, come possono essere soltanto quelli in cui non si conosce più il proprio destino. Ora si parte, con la stessa energia, motivazione ed ottimismo con cui ho affrontato altre crisi drammatiche e difficilissime. Sono consapevole del peso e della responsabilità assunta, so quello che faccio e lo sapranno tutti, passo dopo passo, perché tutto sarà trasparente e condiviso. Buon Natale a tutti”.
La nuova società proprietaria dello stabilimento Gkn di Campi Bisenzio si chiamerà Qf Spa: "Quattro F, ovvero Fiducia nel Futuro della Fabbrica di Firenze. Sono quattro F che spiegano come la penso. Cambia la proprietà, cambia la strategia. E ovviamente cambia anche il nome. Ora dobbiamo metterci subito al lavoro. La firma di oggi è l’inizio e non la fine di un percorso: finalmente siamo arrivati alla linea di partenza e la strada da fare è tanta. Fino a pochi giorni fa sembrava impensabile riuscire a potersi dedicare al percorso di riconversione. Oggi si può partire”.
Sul fatto interviene subito l'Rsu Gkn: "Con indiscrezioni di stampa e una breve mail generica di qualche riga, è stato annunciato il passaggio di proprietà tra Gkn Melrose e Francesco Borgomeo, formalizzato con atto notarile oggi alle 10 a Roma. Nella giornata di ieri, proprio mentre si definivano gli ultimi aspetti dell'accordo tra vecchia proprietà e nuovo proprietario, l'assemblea dei lavoratori ha approvato all'unanimità un testo sul closing annunciato “Noi non possiamo che prendere atto di questo passaggio, su cui non c’era nulla da concordare con noi e nulla, per il momento, è stato concordato. Entriamo in una nuova fase. Né più né meno pericolosa di quella precedente".
"Il passaggio di proprietà" continua il documento "avviene in piena continuità occupazionale e di diritti. Per quanto ci riguarda manteniamo stessi posti di lavoro, stessa accordistica, stesso libro matricola. E avviene in continuità di salute dello stabilimento visto che l’abbiamo preservato e curato. Così è, così dovrà essere. Qualsiasi soggetto industriale arrivi, lo deve fare mantenendo diritti e posti di lavoro. Non saremo mai terreno di operazioni opache o di ricatti."
Sempre secondo il documento approvato dai lavoratori Gkn "i licenziamenti sono stati sconfitti non una, ma due volte. Avevamo detto che se sfondavano qua, avrebbero sfondato dappertutto. Qua non hanno sfondato. E questo è quanto portiamo in dote a chiunque voglia trarne coraggio, lezione, bilanci, metodo (…) Il rischio ora è di essere in un nuovo calcolo. Entriamo in una fase di attesa, dove non si rischia la morte improvvisa ma per lenta agonia".
"Il Collettivo non smobilita, quindi. La mobilitazione forse cambierà nei tempi e nei modi. Ma non cessa, per alcune ragioni fondamentali: primo, perchè niente è stato ottenuto. Non c’è stato alcun accordo. In secondo luogo, perché anche se accordo sarà, l’assemblea dei lavoratori e il territorio rimangono a guardia e supervisione di ogni passaggio della reindustrializzazione. E infine perché c’è un vincolo e un dovere di solidarietà verso tutte le altre lotte presenti nel paese".
Michele De Palma, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile automotive e Daniele Calosi, segretario generale Fiom-Cgil Firenze, Prato e Pistoia, commentano così: “Siamo stati informati dal Dottor Borgomeo dell’imminente passaggio di quote della ormai ex Gkn di Campi Bisenzio a Firenze. Ci preme chiarire alcuni aspetti. E’ necessario un profilo sobrio della nuova proprietà perché questa soluzione è il risultato della lotta dei lavoratori della Gkn, della mobilitazione, del presidio e della custodia della fabbrica che ci permette di contare su uno stabilimento pronto a ripartire, e all’azione sindacale e legale messa in campo dalla Fiom che con il ricorso in Tribunale ha evitato che a settembre vi fossero i licenziamenti".
"La nuova proprietà si attivi da subito per chiedere un incontro urgente al Ministero dello Sviluppo Economico, alla presenza delle organizzazioni sindacali e di Regione Toscana, Città Metropolitana di Firenze e Comune di Campi Bisenzio, per informare e confrontarsi al fine di raggiungere un’intesa di cui dovranno farsi garanti le Istituzioni. In quella sede, il Dottor Borgomeo dovrà dare seguito agli impegni già presi e sarà necessario dettagliare un cronoprogramma che parta dal rendere noto chi sono gli investitori e quali i loro piani industriali".
"Al Dottor Borgomeo, che ha denominato la nuova azienda QF, a significare “Fiducia nel Futuro della Fabbrica di Firenze”, diciamo che la Fiom e i lavoratori avranno fiducia nel futuro sulla base del piano industriale, solido e concreto, che garantisca la continuità occupazionale ed il mantenimento dei diritti acquisiti dei lavoratori. Ricordiamo che, qualora i soggetti impegnati nella reindustrializzazione, per qualsiasi motivo economico e di mercato non dovessero palesarsi, spetterà al proprietario presentare un piano industriale con le suddette garanzie e la compartecipazione di Invitalia".
"I lavoratori e la Fiom su questa vertenza non sono mai stati spettatori ma artefici del proprio destino. Troppe volte in questa vertenza abbiamo letto dichiarazioni, come sul decreto antidelocalizzazioni, che sono state tradite dai fatti. Continueremo ad affrontare con responsabilità e serietà il confronto con la nuova proprietà per il diritto al lavoro e alla contrattazione, perchè questo futuro ce lo siamo conquistati”, concludono i segretari Fiom.
Sulla vicenda interviene anche la vice ministra allo sviluppo economico Alessandra Todde: "La Gkn Driveline di Campi Bisenzio non appartiene più al fondo inglese Merlose. QF Spa, del Gruppo Borgomeo, ha finalizzato l'acquisto del 100% dello stabilimento. Con questo risultato mettiamo la parola fine al rischio licenziamenti. Inoltre l’azienda ha ritirato la messa in liquidazione e ha ritirato l'impugnazione contro il ricorso vinto dai sindacati sulla vecchia procedura di licenziamento".
"Seguo la vertenza Gkn da quando convocai il primo tavolo in prefettura a Firenze lo scorso luglio. Sono stato due volte in fabbrica, ci sono stata anche con Giuseppe Conte per far conoscere il coraggio e la determinazione dei lavoratori di Campi. Abbiamo lavorato per mesi cercando una soluzione alternativa alla chiusura e ai licenziamenti, e ora possiamo finalmente parlare di prospettive concrete di rilancio. Abbiamo dimostrato che un atteggiamento come quello del gruppo GKN - che aveva messo a conoscenza i lavoratori con una email del fatto compiuto - non è un comportamento degno di un Paese civile. Come non lo é un ragionamento che porta a considerare i lavoratori - quando smettono di essere considerati profitto sulla base di schemi puramente finanziari e orientati al breve termine - un fardello da scaricare al più presto allo Stato senza farsi parte attiva della ricerca di una soluzione".
"È stata una vertenza difficile, dolorosa, impegnativa, stressante, con una azienda che aveva smarrito la sua responsabilità sociale a danno di 422 famiglie e di tutto l’indotto toscano. Il rapporto con i lavoratori, con le parti sociali e con le istituzioni locali è stato fondamentale per arrivare a questo primo traguardo. E ora, rimboccandoci le maniche, dobbiamo ripartire da qui. La nuova società si chiamerà QF SpA - Quattro F, ovvero fiducia nel futuro della fabbrica di Firenze - che dimostra la volontà da parte del nuovo management di mettersi subito al lavoro. Oggi è un primo grande passo, ma solo l’inizio di un percorso, e il Mise continuerà come sempre ha fatto a monitorare l’evolversi della situazione lavorando con le Istituzioni al fianco dell’azienda e dei lavoratori. Ci ho sempre messo la faccia, senza mai tirarmi indietro. Ci sono e il M5S c’è. Soprattutto quando non c’è da raccogliere applausi ma da lavorare per il bene del Paese", conclude Todde.
"La svolta che ci aspettavamo per il 23 dicembre sulla Gkn è arrivata. Di questo ringraziamo Francesco Borgomeo che è riuscito a tenere fede ai suoi impegni e a chiudere il primo, difficile, capitolo della fabbrica di Campi Bisenzio completando il trasferimento della proprietà. Ora è necessario aprire subito il tavolo istituzionale con la Regione, la Città Metropolitana e il Comune di Campi e tutte le organizzazioni sindacali insieme alla proprietà, chiedendo al governo un impegno a guidare la nuova fase di reindustrializzazione del sito con l'individazione dell'investitore definitivo che darà alla fabbrica di Campi una nuova vita". È quanto dichiarano il presidente della Regione Eugenio Giani, il sindaco di Firenze e della Città Metropolitana Dario Nardella e quello di Campi Bisenzio Emiliano Fossi a proposito delle nuove importanti notizie su Gkn.
"Ora è importante che si raggiunga al più presto una soluzione solida e definitiva, che assicuri il futuro occupazionale e produttivo del sito" afferma Giani. "Ringrazio i lavoratori che non si sono mai arresi, è anche grazie a loro se siamo arrivati a questo primo risultato". Soddisfazione anche da Valerio Fabiani, consigliere del presidente per lavoro e le crisi aziendali: "Abbiamo lavorato giorno e notte per favorire questa soluzione ponte; a noi interessa la soluzione definitiva e per raggiungerla servirà un forte accompagnamento pubblico e il massimo coinvolgimento di lavoratori e sindacati".