Calenzano, individuato l'uomo che aveva aggredito il volontario del centro anziani
Decisivo il controllo dei fotogrammi
sabato 11 dicembre 2021 09:45
Individuato l'uomo che aveva aggredito un volontario a Calenzano.
L’uomo stava aiutando bambini e genitori ad attraversare sulle strisce pedonali, sotto la pioggia battente. Ha sporto la paletta per intimare al motociclista di fermarsi. Questo, secondo quanto aveva riportato il Comune in una nota, non solo non si era fermato, ma era sceso dal mezzo e lo aveva aggredito malmenandolo.
Un giovane calenzanese di 28 anni è il conducente della moto, che ieri - giovedì 9 dicembre, è stato convocato dalla polizia municipale a cui ha ammesso le proprie responsabilità, secondo quanto riporta il Comune. Nei giorni scorsi erano già stati sentiti alcuni testimoni e nei prossimi giorni ne verranno convocati altri. Oggi al comando si presenterà il volontario dell’associazione anziani, che ha un referto per lesioni lievi.
“Ringrazio la polizia municipale e in particolare l’agente che ha permesso l’individuazione del conducente – ha commentato il sindaco Riccardo Prestini -. Questo conferma la grande attenzione posta dall’amministrazione nelle indagini su un evento ritenuto grave, a prescindere dagli effetti, in quanto testimonianza di comportamenti privi di senso civico e di rispetto altrui. Una gravità sentita da tutta la nostra comunità, proprio perché il volontario stava svolgendo un servizio importante, nell’interesse dei nostri più giovani concittadini. Un segnale importante per rafforzare il rispetto delle legalità e delle regole, anche e soprattutto per i più piccoli che hanno assistito alla scena”.
“Voglio innanzitutto ringraziare l’agente che ha minuziosamente controllato le immagini delle telecamere di videosorveglianza – ha commentato la comandante della polizia municipale Maria Pia Pelagatti -, permettendo così di individuare il proprietario della moto e di conseguenza anche il conducente. Avremmo preferito che fosse il senso di responsabilità civica a portarlo spontaneamente da noi, data anche l’attenzione mediatica e social che questo evento ha giustamente provocato. Ma purtroppo così non è stato”.
Il controllo dei singoli fotogrammi è stato decisivo, dato che le foto scattate dagli altri volontari non permettevano di leggere con chiarezza la targa. Sono comunque servite ad individuare il tipo di moto, che non è molto comune trattandosi di un mezzo modificato. Grazie a questa informazione è stato possibile leggere la targa dalle videocamere e risalire quindi al proprietario.
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