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Gkn, la protesta dei lavoratori tra Prefettura e Regione. Incontro tra sindacati e advisor

I lavoratori: 'Nessuno ferma la rabbia operaia ma soprattutto nessuno la prende in giro'

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mercoledì 01 dicembre 2021 10:31

Salta l'incontro in cui i lavoratori Gkn dovevano ricevere informazioni sul piano di reindustrializzazione, e inizia la lunga giornata di protesta degli operai. A dare la notizia sono stati questa mattina i lavoratori via social, tramite la pagina facebook del Collettivo di fabbrica. Nella giornata di ieri, martedì 30 novembre, erano arrivate le raccomandate con cui l'azienda annunciava l'imminente riapertura della procedura di licenziamento.

 

"Con grosso nostro stupore - si fa per dire - l'incontro fissato stamattina dove dovevamo ricevere le informazioni sul piano di reindustrializzazione è saltato nella notte. Senza che noi sapessimo nulla e senza spiegarci il perchè. Lo si riconvochi subito in mattinata, con le stesse caratteristiche. Oggi probabilmente arriverà anche la riapertura della procedura di licenziamento. Fatta proprio sotto le feste e dopo che l'avvocato dell'azienda aveva detto qualche giorno fa: "Nessuno ha licenziato 430 persone e nessuno in questo momento ha voglia di licenziarle. Evidentemente vi piacciono i piani ben riusciti: un territorio ipnotizzato dal termine "reindustrializzazione", una azienda che distrugge il territorio ma che scrive letterine di dialogo, un Ministero che giunge sempre dopo, un Governo che non si muove, la Lega di Giorgetti che guarda caso invitava alla propria scuola di formazione colui che oggi assiste l'azienda." scrivono su Facebook.

 

Il Collettivo Di Fabbrica elenca anche le richieste fatte. "Abbiamo chiesto a più riprese di sapere: cosa vende Gkn? Il capannone, il ferro a rottame, le commesse, il terreno, il rame nei fili elettrici, i topi di Capalle, la società? Senza questa basilare informazione, qualsiasi discussione è fuffa. Qual è il piano di reindustrializzazione approntato dall'advisor? Se si sono trovate delle manifestazioni di interesse, le si sarà selezionate sulla base di un piano. Quale? Chi sono questi compratori? Guarda caso queste informazioni, appena si è lì per lì per conoscerle, svaniscono o non si presentano."

 

E ancora "Abbiamo chiesto i seguenti passaggi basilari: prima si discute del mandato di vendita. Se si vende il capannone e non la società, il processo di reindustrializzazione è inverosimile e potenzialmente falso. Poi si discute del piano di continuità produttiva e occupazionale. Si deve eseguire la vendita della società in regime di continuità produttiva, occupazionale e con gli stessi diritti acquisiti. Si può fare un preliminare di vendita e legare l'accensione di eventuali ammortizzatori alla riorganizzazione della produzione, non alla sua cessazione. Chiediamo il ponte pubblico a garanzia di qualsiasi transizione e se i compratori si rivelano farsa, la nazionalizzazione del sito. Noi continueremo ad elaborare il piano di ripartenza dell'assemblea permanente e delle intelligenze solidali del territorio."

 

"Gkn non ha mai acceso un ammortizzatore quando era in produzione perchè non lo riteneva opportuno. Guarda caso ora vorrebbe un ammortizzatore per la cessazione d'attività. Gkn ha commesse e volumi e potrebbe far ripartire lo stabilimento in qualsiasi momento e condurre la cessione d'azienda in continuità. Non lo fa ma pretende che siano i soldi pubblici a farla risparmiare. Noi non sappiamo se avremo la forza di toglierci di dosso questa ragnatela di parole vuote che state facendo cadere su questa vertenza. E' una ragnatela pesante e ben sperimentata. Ma una cosa non smetteremo mai di fare: dire a questo paese la verità. E chiedere a tutti di insorgere."

 

Intanto è stato convocato il tavolo al Mise, in videoconferenza, domani giovedì 2 dicembre. Al tavolo sono state invitate tutte le parti coinvolte, compresa l'azienda. Parteciperanno anche la Regione Toscana e la città metropolitana di Firenze. "Urgente ripartire col confronto tra le parti", ha detto la vice ministra dello sviluppo economico Alessandra Todde. Ma i lavoratori chiedono un incontro in presenza, oggi. 

 

E non rimangono fermi, ma tornano in piazza. Si sono riuniti in presidio sotto la Prefettura, poi hanno occupato l'atrio dell'assessorato regionale al lavoro, in piazza dell'Unità. "Volete trasformarci in una cronaca noiosa fatta di colpi di scena e di tavoli saltati, di voci e pettegolezzo. Noi non siamo una soap opera, un fotoromanzo, bestiame al mercato e nemmeno calciomercato. Noi proveremo a essere storia oppure non saremo nulla. Nessuno ferma la rabbia operaia ma soprattutto nessuno la prende in giro. Stamattina qua doveva tenersi un incontro in presenza che è saltato. Nella notte strane trame e strane voci. Qualcuno dice che si è presentata la CISL, qualcuno che è stato l'advisor, qualcuno il ministero, qualcuno che hanno ucciso l'uomo ragno e chi sia stato non si sa. Noi qua siamo. Fradici di pioggia e di dignità. Qua aspettiamo".

 

"Atrio in assemblea permanente. Qua siamo. Fradici di pioggia e dignità. Vogliamo incontro in presenza e conoscere tutto. Come canta un nostro amico insorgente: "tutto, tutto sul mio fegato. Tutto e niente"".

 

Nel pomeriggio si è tenuto un incontro da remoto. “Dopo il presidio dei lavoratori Gkn e l’incontro in Prefettura di questa mattina, è stato convocato per il pomeriggio di oggi un incontro da remoto a cui hanno partecipato le istituzioni territoriali, le organizzazioni sindacali, le RSU e l’Advisor incaricato da Gkn. L’Advisor ha illustrato al tavolo le sue intenzioni, già presentate a Gkn da cui deve ancora avere un mandato a procedere: rilevare l’azienda e portare potenziali investitori al tavolo per attivare un percorso di riconversione che non preveda una nuova procedura di licenziamento ma l’attivazione di una cassa integrazione per transizione".


"Per la Fiom Cgil si è trattato di una discussione conoscitiva e informale durante la quale abbiamo ribadito che vogliamo fare una trattativa e non ci sottraiamo al confronto per trovare soluzioni industriali concrete che garantiscano la continuità occupazionale. Domani parteciperemo all’incontro convocato alle 18.00 dal Ministero dello Sviluppo Economico al quale chiederemo che, insieme ad Invitalia si faccia garante di questa fase di costruzione di un progetto di reindustrializzaione che garantisca la continuità occupazionale. Questa condizione, insieme al mandato di Gkn all’Advisor, è essenziale per consentire l’apertura di un confronto ma GKN tolga la minaccia dei licenziamenti. Partiamo da una condizione di mancanza di fiducia nella controparte e non siamo disponibili a firmare cambiali in bianco”. Lo dichiarano in una nota congiunta Michele De Palma, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile automotive, Daniele Calosi, segretario generale Fiom-Cgil Firenze e Prato.

 

L'advisor Francesco Borgomeo avrebbe comunicato ai sindacati due manifestazioni di interesse per la reindustrializzazione della Gkn di Campi Bisenzio: una per produrre macchinari per l’industria farmaceutica, l’altra per produrre componenti per energie rinnovabili. 

 

All’incontro hanno partecipato anche l’assessora al lavoro della Regione Toscana Alessandra Nardini, e assieme a lei, collegati dalla sede dell’assessorato, il sindaco di Campi Bisenzio Emiliano Fossi, una delegazione del Collettivo di fabbrica ed il direttore generale della regione Paolo Pantuliano. In video conferenza anche il consigliere del presidente della giunta regionale per le crisi aziendali Valerio Fabiani e il capo di gabinetto del presidente Paolo Tedeschi, l’assessora al lavoro del Comune di Firenze Benedetta Albanese e Giovanni Bettarini per la Città Metropolitana di Firenze.

 

Il Presidente della Regione Giani, che non ha potuto partecipare all'incontro per inderogabili impegni istituzionali a Bruxelles, si è tenuto costantemente aggiornato tramite l'assessora Nardini, che ha delegato a coordinare l'incontro. L’incontro – hanno spiegato i rappresentanti delle istituzioni locali – è stato propedeutico al tavolo convocato al Mise nella giornata di domani. 

 

Regione Toscana, Comuni di Campi Bisenzio e Firenze, Città Metropolitana, dichiarano di essere uniti a difesa di lavoratrici e lavoratori e del sito produttivo di Campi per cui è necessaria una seria e reale prospettiva di reindustrializzazione. All’advisor Francesco Borgomeo, riporta una nota della Regione, è stato chiesto di fornire chiarimenti sull’attività svolta e sulle opzioni in campo, nonché ribadito la necessità di assicurare garanzie sul fronte del mantenimento dei livelli occupazionali, ricordando che si tratta di 422 persone e famiglie, a cui si sommano le lavoratrici e i lavoratori degli appalti.

 

È stato inoltre stigmatizzato dalle istituzioni il comportamento dell’azienda che ha inviato una lettera annunciando direttamente a lavoratrici e lavoratori il riavvio delle procedure di licenziamento. Riavvio che, secondo quanto risulta, non si è ancora concretizzato e che non deve concretizzarsi, in quanto minerebbe il percorso di confronto sulla vertenza.

 

Da parte dei rappresentanti istituzionali è stata ribadita la volontà e la necessità di tenere costantemente informate e aggiornate le organizzazioni sindacali. Le istituzioni – dicono - come è sempre stato dal primo momento, continuano ad essere al fianco di lavoratrici e lavoratori e faranno tutto ciò che è in loro potere per giungere ad una positiva soluzione della vicenda e chiedono al Governo di continuare a seguire questa vertenza in maniera attiva, accompagnando insieme ad Invitalia il processo di reindustrializzazione.

 

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