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Firenze, la Giornata dei Braccialetti: 'Ricordiamoci dei detenuti. Ricordiamoci delle carceri'

Incontro col presidente del Consiglio comunale Luca Milani e col vice Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura David Ermini

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martedì 30 novembre 2021 18:51

Oggi, nel Salone dei Duecento, in occasione della Festa della Toscana, si è svolta la VI Giornata dei Braccialetti. Ricordiamoci dei detenuti. Ricordiamoci delle carceri. Ricordiamoci dei braccialetti! Introdotto dal presidente del Consiglio comunale Luca Milani e dal Presidente dell’Unione Camere Penali Italiane Luca Maggiora, l’incontro ha visto la partecipazione del Vice Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura David Ermini, del Presidente Unione Camere Penali Italiane Gian Domenico Caiazza, del Segretario Unione Camere Penali Italiane Eriberto Rosso, del Giudice per le Indagini Preliminari - Tribunale di Firenze Fabio Frangini, del Sostituto Procuratore - Procura della Repubblica di Firenze Christine Fumia Von Borries, della Direttrice della Casa Circondariale di Firenze-Sollicciano Antonella Tuoni, del Referente Osservatorio Carcere Camera Penale Firenze Luca Maggiora e di alcuni consiglieri comunali.

 

“In una giornata importante per la Toscana abbiamo voluto porre all’attenzione sul tema del carcere e, in modo particolare, sul sovraffollamento a Sollicciano. Con i braccialetti – ha spiegato il presidente del Consiglio comunale Luca Milani – sarebbe possibile allentare la morsa della sovrappopolazione carceraria e concedere i domiciliari. Tutto ciò dura fatica ad arrivare a chi deve prendere le decisioni nonostante ci sia già una legge che, già da tanto tempo, prevede questa opportunità. Abbiamo promosso questo focus anche perché è stata annunciata la visita della ministra Marta Cartabia a gennaio. Una visita che aspettiamo per cercare di risollevare dai problemi il nostro carcere cittadino”.

 

“Il tema dei diritti, dopo la stagione degli anni ‘70, è rimasto per decenni in secondo piano. Adesso il tema dei diritti è tornato nel dibattito generale e quello dei diritti dei detenuti – ha aggiunto il vice presidente del Consiglio Superiore della magistratura David Ermini – è tornato centrale perché si sta parlando di riforme della giustizia molto importanti: il civile, il penale, quello sul Csm e quello sull’ordinamento giudiziario ma non dobbiamo dimenticare che c’era già stata una riforma, approvata nella precedente legislatura, che era la riforma sull’ordinamento penitenziario che poi nessuno ha avuto il coraggio di portare avanti. Era una riforma – ha continuato David Ermini – che era costata tanti sacrifici con convegni, tavoli, stati generali ed aveva coinvolto magistrati, avvocati, professori che avevano lavorato su questa riforma che poi è rimasta ferma. Spero che questa riforma sia recuperata. Dobbiamo accelerare i tempi della giustizia non solo perché così l’Europa ci premierà con dei finanziamenti ma perché parliamo di diritti dei cittadini senza dimenticare gli ultimi. Se continuiamo con un sistema ‘carcerocentrico’ i problemi non si risolveranno perché noi abbiamo bisogno di investimenti per fare in modo che le pene alternative siano sempre più frequenti, anche perché sono un bene per la società. Le pene alternative, è statisticamente dimostrato, portano minori recidive”. 

 

 

 
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