A Roberto Benigni il Leone d’Oro alla carriera, standing ovation a Venezia
Le parole per Nicoletta Braschi: 'Questo premio è tuo, ti appartiene, abbiamo fatto tutto insieme'
mercoledì 01 settembre 2021 20:05
A Roberto Benigni il Leone d'Oro alla carriera. Durante la cerimonia di apertura della 78esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, al regista, attore e sceneggiatore Roberto Benigni è stato consegnato il Leone d’Oro alla carriera.
Il 68enne toscano, premio Oscar nel 1997 per il capolavoro La vita è bella, era presente a Venezia con la moglie Nicoletta Braschi.
Dopo le immagini dei suoi film, da Non ci resta che piangere a Pinocchio, da Johnny Stecchino a La vita è bella, Benigni è stato introdotto dalla laudatio di Dame Elizabeth Jane Campion, regista e sceneggiatrice neozelandese.
Accolto dalla standing ovation della sala, Benigni ha ricevuto il riconoscimento dal presidente della Biennale di Venezia, Roberto Cicutto. Sul palco anche la madrina del festival, Serena Rossi. In sala il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
"Si parla sempre di emozione ma qui si va al di sopra, il sentimento è sommità fiorita e io ora provo un sentimento di amore per voi, di gratitudine immensa che non so come ricambiare se non rimandandola indietro decuplicata - inizia Benigni - Io mi meritavo un gattino, ma un leone è il premio più prestigioso, lucente e luminoso che si possa sognare in Italia e nel mondo. E lo avete dato proorio a me! Quando mi hanno chiamato ho fatto salti di gioia, e qualche passo di danza... Voglio salutare le autorità come un bravo bambino, il presidente Mattarella, grazie di dimostrare il suo amore per l'arte cinematografica, vorrei abbracciarlo e baciarlo. E' un presidente meraviglioso, quando ho saputo che c'era ho avuto la stessa reazione che ha avuto lui quando Bonucci ha segnato a Wembley".
"Chi riceve un dono così grande può solo ringraziare. E' un ringraziamento che faccio a tutti coloro che mi hanno voluto bene e hanno creduto in ciò che facevo, dalle prime persone. Io vengo dal nulla, da una povertà aristocratica, e tante persone mi hanno aiutato in questo viaggio che mi ha portato qui, Donato Sannini, Carlo Monni e Lucia Poli, Giuseppe Bertolucci e Vincenzo Cerami, due stelle polari del mio cammino, e tutti i registi che hanno creduto in me, e mi hanno scelto, perchè è un'emozione immensa essere scelti, da Marco Ferreri, Ugo Gregoretti, Paolo Petrangeli, Massimo Troisi, Federico Fellini...".
Ma le parole finali, le più belle, sono per Nicoletta Braschi.
"Alla fine di questo viaggio, mi prendo qualche momento per dedicare poche parole a una persona che è nell'apice dei miei pensieri, che è qui stasera, la mia attrice prediletta, Nicoletta Braschi, alla quale non posso dedicare questo premio, perchè questo premio è tuo, ti appartiene, abbiamo fatto tutto insieme. Io so misurare il tempo solo in con te e senza di te. Possiamo dividere questo premio, io prendo la coda per manifestare la gioia e le ali sono tue, perchè se qualcosa che ho fatto ha preso il volo è grazie a te. Gli uomini sono donne che non ce l'hanno fatta, come diceva Groucho Marx. Quello di bello che ho fatto è stato attraversato dalla tua luce. Per me sei stata un amore a prima vista, anzi, a eterna vista".