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Emergenza Covid, tamponi rapidi dai medici di famiglia. Siglato l’accordo

Giani: "E’ un atto molto importante che costituisce l’espressione più alta e nobile del fare squadra in un momento così complesso"

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giovedì 05 novembre 2020 18:19

Anche i medici di famiglia potranno effettuare tamponi rapidi antigenici ai propri assistiti, in studio o a domicilio, e su base volontaria nei drive trough o in contesti di microfocolai.

 

Questo, riferisce la Regione Toscana, quanto previsto dal Protocollo d’intesa siglato oggi, 5 novembre, dall’assessore alla sanità, Simone Bezzini, e da Alessio Nastruzzi, segretario generale della Federazione italiana dei Medici di medicina generale (Fimmg), alla presenza  del presidente della Toscana, Eugenio Giani.

 

“E’ un atto molto importante, un pre-accordo con i medici, che costituisce l’espressione più alta e nobile del fare squadra in un momento così complesso come quello attuale - dichiara Giani -. Abbiamo a che fare con una pandemia senza precedenti, che dall’influenza spagnola in poi non si era mai vista. L’emergenza che viviamo ci richiede impegni straordinari. Il ruolo dei medici di famiglia sul territorio è fondamentale. Loro sono parte integrante del nostro sistema socio-sanitario e insieme a loro potremo riuscire a garantire quell’assistenza che non congestioni i nostri ospedali”.

 

L’accordo prevede, in via sperimentale, durante tutto il periodo dell’emergenza pandemica, che le Asl,  attraverso specifici accordi aziendali, attuino il modello assistenziale h16, finalizzato al coinvolgimento della continuità assistenziale in supporto all’attività per l’emergenza Covid 19. Il servizio opererà attraverso Centrali di continuità assistenziale in orario notturno (dalle 20 alle 8).

 

Le ore di attività notturne dei medici non impegnati nell’attività della Centrale saranno così riutilizzate in orario diurno per la gestione dell’emergenza pandemica. Il servizio della guardia medica rimarrà inalterato, in tutte le sedi a oggi attive, fino alle ore 24 compresi il sabato e la domenica. Nei fine settimana, sabato e domenica, la Centrale potrà richiedere tamponi per soddisfare le richieste di tracciamento, garantendo così la continuità del servizio. 

 

In base a questo Accordo, i medici di famiglia potranno operare in una struttura, anche  mobile, allestita dalla Asl in modalità walk-in/drive trough, sottoponendo al tampone sia gli assistiti a cui è richiesto un test antigenico a termine dei 10 giorni di isolamento per un contatto stretto, sia i pazienti sospetti di aver avuto un contatto stretto. In caso di necessità anche gli screening effettuati con tamponi rapidi (o altro sistema idoneo in situazione di “microfocolaio” dichiarato dall’autorità competente) potranno essere garantiti dai medici di famiglia anche nell’ambito delle loro Aggregazioni funzionali territoriali (Aft) o di Zona distretto/SdS, secondo modalità organizzative concordate con la propria Asl di riferimento. 

 

Il protocollo definisce, infine, fra gli impegni della Regione e delle Asl, oltre all’individuazione di spazi idonei, anche la fornitura di tamponi e di dispositivi di protezione individuale per lo svolgimento dell’attività da parte dei medici di famiglia.

 

Immagine di repertorio

 
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