Provvedimenti di fermo a carico di 5 persone di nazionalità albanesi accusati di aver messo a segno 7 furti nelle banche del territorio tra Firenze, Prato, Pisa e Pistoia. I Carabinieri di Scandicci, nell’ambito di un’articolata attività investigativa, supportati da quelli del Nucleo Investigativo di Firenze e delle Compagnie di Prato e Pistoia, hanno dato esecuzione a un decreto di fermo del P.M. emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Firenze a carico di carico di 5 persone di nazionalità albanese, dimoranti a Prato.

L’indagine, avviata nel gennaio 2020 dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Scandicci e coordinata dal Sostituto Procuratore Dott. Antonino Nastasi, “ha permesso di sgominare una banda specializzata negli assalti a filiali di banche dalle quali asportavano gli erogatori di cassa (cosiddetti roller cash)”, riferiscono i Carabinieri. Al gruppo, che operava nelle province di Firenze, Prato, Pisa e Pistoia, sono stati “attribuiti 7 colpi presso altrettante filiali, tutti preceduti dal furto di veicoli, anche pesanti, necessari all’asportazione degli erogatori di cassa”.

La refurtiva complessivamente asportata si aggirerebbe sui 100mila euro. Nel corso dell’attività, i provvedimenti di fermo sono stati determinati dagli elementi raccolti e dalla “chiara intenzione di darsi alla fuga paventata da alcuni indagati”. I provvedimenti, “richiesti dagli operanti ed emessi d’urgenza”, sono stati necessari poiché gli indagati, in quest’ultimo periodo, avrebbero intensificato la loro attività criminosa per recuperare tutti i ricavi perduti a causa della chiusura per la pandemia COVID-19, ed anche perché avrebbero pianificato nuove azioni criminose.

All’alba di domenica 14 giugno è così scattata l’esecuzione dei provvedimenti restrittivi che ha visto l’impiego di numerosi militari dell’Arma con l’ausilio di unità cinofile anti-esplosivo ed antidroga di dei Nuclei Cinofili di Firenze e San Rossore (PI). Nell’immediatezza, tre indagati sono stati rintracciati e tratti in arresto, mentre un quarto è stato localizzato e fermato nel bolognese nella nottata del 16 giugno. Sono tuttora in corso le ricerche del quinto indagato allo stato irreperibile.

Nel corso delle perquisizioni eseguite nei confronti degli indagati, è stata sequestrata la somma contante di 18mila euro in banconote di grosso taglio ed una grande quantità di attrezzi utilizzati per entrare nelle banche e scassinare gli erogatori.

All’esito delle udienze di convalida i GIP presso i Tribunali di Prato e Bologna hanno emesso ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico dei 4 indagati. Gli arrestati, dell’età compresa tra 24 e 36 anni, tutti già noti alle Forze dell’Ordine, si trovano ora ristretti nelle Case Circondariali di Prato e Bologna.