Calenzano, furto di prodotti acquistati online: arrestate due persone
In manette due persone
sabato 30 maggio 2020 12:01
Sono stati arrestati due uomini a Calenzano per il reato di furto aggravato e continuato in concorso di prodotti acquistati on line.
Nella mattinata di ieri, i Carabinieri, nel contesto di una serie di servizi finalizzati al contrasto dei furti di prodotti acquistati on line, sono intervenuti a Calenzano, in una ditta operante nel settore deposito e successiva spedizione di prodotti acquistati da grossi marchi di distribuzione, e hanno tratto in arresto per il reato di furto aggravato e continuato in concorso, due cittadini italiani di 47 e 25 anni, entrambi già noti alle forze dell’ordine, abitanti in Provincia di Prato.
I Carabinieri, a seguito di attività info-investigativa, connessa a segnalazioni ricevute dal personale della sicurezza della società, hanno sorpreso i due uomini nel momento in cui stavano provando ad allontanarsi dopo aver “riempito” il furgone con la refurtiva, riferiscono le forze dell'ordine. L’indagine nasceva a seguito dalle segnalazioni di scomparsa di vari prodotti avvenuti nel corso dell’ultimo trimestre (marzo-maggio), che avevano creato grosse preoccupazioni alla società incaricata dello stoccaggio.
I prodotti dell’elettronica, a causa del loro valore (ma anche dell’imballaggio, in genere tale da rivelare il contenuto), sono i più “piratati” nel percorso di spedizione, scrivono i Carabinieri in una nota. I due uomini non rilevavano l’arrivo dei pacchi presso il punto di distribuzione e in un secondo momento li portavano convinti di non essere scoperti.
Alla vista dei Carabinieri i due hanno subito ammesso le loro responsabilità. Sul furgone è stata rinvenuta refurtiva per un valore di 7.500 euro circa in oggetti di elettronica di varie marche (cuffie, telefoni tablet etc) che veniva restituita all’avente diritto. A seguito dei successivi accertamenti presso le loro abitazioni sono stati trovati altri oggetti per un valore di circa 80.000 euro, che venivano sequestrati per le verifiche in relazione alla loro provenienza. Per questo motivo i due sono stati deferiti in stato di libertà anche per il reato di ricettazione.