Usa toni severi Dario Nardella per ribadire ai fiorentini di restare a casa, per contrastare il contagio da Coronavirus. "L'unica medicina che abbiamo è restare a casa", dice il sindaco, che registra un apello da casa sua. 
 

"Salve a tutti, vi parlo da casa dove sto trascorrendo la quarantena. Voglio dire con molta chiarezza che l'unica vera medicina che abbiamo disponibile contro il Coronavirus è l'isolamento. Dobbiamo stare a casa e dobbiamo essere isolati dagli altri. Rinunciare alle relazioni sociali non significa spegnersi, deprimersi, annullarsi, possiamo utilizzare le tecnologie per mantenere i rapporti come molti stanno facendo. Il comune di Firenze ha attivato un canale tv con contenuti culturali, abbiamo attivato dei numeri di telefono per le persone anziane".

Il sindaco parla anche di controlli in aumento. "Mi rendo conto che è difficile, stressante, deprimente, stare chiusi in casa, la sto vivendo anche io questa esperienza, ma è necessario. L'unica medicina è l'isolmento. Stiamo aumentando i controlli, perché qui non stiamo scherzando, non è un gioco. I contagi aumentano in tutta Italia e in Toscana, anche a Firenze. Per fortuna ci sono anche buone notizie, come la completa guarigione dello studente norvegese, ma non basta, e non può giustificare un comportamento superficiale. Oggi, domenica, bellssima giornata, troppa gente va fuori in giro. Il Viminale ha chiarito, si può passeggiare individualmente o per motivi giustificabili altrimenti è vietato. Nessun assembramento o gioco di gruppo o attività sportiva all'aperto, è chiaro o no?".

"Noi saremo molto rigorosi e sempre più serveri, non per il gusto di esserlo ma per il bene di tutti, il comportamento sbagliato di uno mette a rischio la salute di tanti, e vanifica i sacrifici di centinaia di persone, medici, infermieri, che rischiano la vita ogni giorno e che non finiremo mai di ringraziare, la polizia municipale che è sulle strade a controllare, le forze dell'ordine. O qui c'è un comportamento responsabile e sensato o dobbiamo aumentare le misure restrittive, quindi chiedo a tutti di usare il cervello, di avere cura di se stessi e degli altri". 

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La foto è stata scattata al parco delle Cascine oggi, domenica 15 marzo