Firenze, 'L'Australia è in fiamme!' Sit-in di Extinction Rebellion in piazza della Repubblica
Gli attivisti hanno fermato i passanti per illustrare le ragioni dell’iniziativa
sabato 18 gennaio 2020 09:52
Sit in in solidarietà all'Australia a Firenze. Le attiviste e gli attivisti di Extinction Rebellion hanno organizzato, ieri mattina, un sit-in in piazza della Repubblica indossando maschere da Koala e fiamme, in solidarietà "con il paese devastato, i suoi abitanti e tutte le specie viventi e per protestare contro la protervia e l’inazione del governo australiano, che si rifiuta di ammettere che l’eccezionale violenza e durata degli incendi australiani sia una conseguenza del cambiamento climatico già in atto e non vuole prendere i provvedimenti necessari, quali l’interruzione dell’attività delle cave di carbone", si legge in una nota del movimento Extinction Rebellion Firenze.
La protesta, sotto forma di sit-in, è durata per tutta la mattina: gli attivisti hanno fermato i passanti per illustrare le ragioni dell’iniziativa e offerto loro biscotti.
“La tragedia che da un mese sta colpendo l’Australia è solo l’ultimo sintomo di un pianeta allo stremo. La nostra economia basata sui combustibili fossili e sull’estrattivismo emette sempre più gas climalternanti in atmosfera, incrementa la deforestazione, depreda le risorse naturali e così facendo rende gli ecosistemi terrestri ogni giorno più vulnerabili, mentre i fenomeni meteorologici e naturali si manifestano in modo sempre più intenso e distruttivo. Gli incendi australiani lo dimostrano: le foreste australiane normalmente sono soggette a incendi estivi, come ciclo naturale per rigenerarsi, ma con questa forza e vastità non l’avevano mai fatto. Quest’anno la primavera più asciutta di sempre ha reso diverse zone dell’Australia aride e incendiabili, il resto l’hanno fatto i fulmini e la mano degli uomini. Mezzo miliardo di animali deceduti, otto milioni di ettari in fumo, migliaia di persone evacuate e decine di morti: questi i numeri del disastro, destinati ad aumentare perché siamo solo all’inizio della stagione secca”.