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Firenze, abbandono di rifiuti tessili: scatta l'operazione 'Arlecchino'

Dodici furgoni sequestrati e 36 persone denunciate

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martedì 19 novembre 2019 19:00

Si chiama "Operazione Arlecchino" quella portata avanti negli ultimi mesi dalla polizia municipale di Firenze, per contrastare l’abbandono degli scarti dell’industria tessile.

 

L’operazione, denominata così per i vari colori degli scarti di stoffa recuperati, tra le altre cose, ha portato a scoprire sacchi colmi di pezzi di stoffa scarti dell’industria tessile che finivano nei cassonetti oppure venivano abbandonati a terra, furgoni intestati a prestanome o a società di comodo utilizzati da persone senza legami diretti con le varie proprietà. 

 

L'operazione è stata illustrata questa mattina dall’assessore alla Polizia Municipale Stefano Giorgetti alla presenza dei presidenti dei Quartieri 3 Serena Perini, 4 Mirko Dormentoni e 5 Cristiano Balli, zone in cui più frequentemente avvengono gli abbandoni di rifiuti.

 

“Si tratta di un’operazione di grande rilievo portata avanti dalla Polizia Municipale, che ringrazio per l’attività svolta, e che ha visto anche una importante collaborazione dei cittadini – ha dichiarato l’assessore Giorgetti –  È anche sulla base delle loro segnalazioni, oltre che dai controlli sul territorio e gli appostamenti spesso notturni effettuati dagli agenti e dell’utilizzo delle strumentazioni tecniche come le foto trappole, che è stato possibile denunciare 36 persone e sequestrare 12 furgoni. Si tratta sia di titolari di aziende che smaltiscono in modo irregolare i rifiuti prodotti dalla lavorazione sia di persone che forniscono un servizio di smaltimento, sempre illegale, a realtà produttive. Un fenomeno preoccupante che dobbiamo e vogliamo contrastare e le denunce e i sequestri sono un deterrente importante. Per questo i controlli andranno avanti”.

 

Nel merito dell’operazione “Arlecchino”, come riporta una nota del comune di Firenze, sono state le numerose segnalazioni dei cittadini e i sopralluoghi effettuati dagli agenti in servizio sul territorio.

 

Per gli accertamenti sono state utilizzate non solo tutte le strumentazioni tecnologiche a disposizione (foto trappole e telecamere) ma anche e soprattutto il contatto con i cittadini, oltre ad appostamenti e sopralluoghi, soprattutto in orario notturno.

 

Dodici furgoni sequestrati per la successiva confisca, 30 persone denunciate per trasporto irregolare e gestione non autorizzata di rifiuti (italiani, cinesi, bengalesi e senegalesi) e altre 6 per abbandono di rifiuti. I controlli hanno interessato gran parte del territorio comunale anche se poi gli interventi che hanno dato origine alle denunce e ai sequestri hanno interessato l’area di via Pistoiese e via Pratese per il Quartiere 5, l’area di Ugnano e Mantignano, Argingrosso e Ponte a Greve per il Quartiere 4 e, novità delle ultime settimane, piazza Francia e vie limitrofe per il Quartiere 3.

 

Gli orari preferiti sono quelli notturni (tra le 1 e le 4) all’Isolotto mentre nelle zone di Brozzi e le Piagge gettonato anche il pomeriggio. E ancora che il veicolo spesso risulta intestato a prestanome o società fantasma e che presenta alcun nesso con gli uomini trovati a bordo del veicolo, risultati di nazionalità sia italiana sia straniera. La Polizia Municipale ha dovuto poi fare i conti con le difficoltà di attribuire con certezza il rifiuto abbandonato irregolarmente a uno specifico soggetto giuridico: le ditte sottoposte a controllo sono infatti tutte risultate in possesso di regolare cassone fornito per la raccolta e lo smaltimento irregolare ha solo la funzione di liberarsi della quantità “collaterale” in eccesso abbattendo così i prezzi totali dello smaltimento. In pratica le imprese percorrerebbero un doppio binario di smaltimento del rifiuto dove quello regolare maschera e rende inaccertabile formalmente quella irregolare.

 

Nell’occasione, infine, sono stati illustrati i risultati dei controlli in materia di rifiuti effettuati dalla Polizia Municipale in collaborazione anche con gli ispettori di Alia e le Guardie Ambientali Volontarie. Da inizio anno sono state rilevate 689 violazioni amministrative tra cui 221 quelle relative all’abbandono di rifiuti in zone servite da cassonetti, 138 quelle di scarichi in aree senza postazioni ecologiche, 74 per il conferimento di materiale di categorie diverse nei contenitori delle raccolte differenziate, 62 per aver gettato nei normali cassonetti di rifiuti particolari e 37 per l’errato conferimento di rifiuti ingombranti. 

 

 

 
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