Nardella lancia un patto antirazzista. I negozianti: 'Un logo simbolo da esporre sulle vetrine'
Le proposte dopo gli ultimi casi a Firenze
giovedì 14 novembre 2019 10:25
E' stato il sindaco di Firenze, Dario Nardella, a proporre ieri un 'patto antirazzista' che coinvolga tutta la città di Firenze. "La targa di Idy Diene imbrattata, il pestaggio alle Cure, la scorta a Liliana Segre, gli arresti nel gruppo di estrema destra: c’è un filo rosso che unisce gli eventi. È arrivato il momento di un patto antirazzista che coinvolga tutta la città!", scrive il primo cittadino su Facebook.
Dai commercianti arriva la prima risposta: "Creiamo un logo simbolo di solidarietà da esporre sulle vetrine di Firenze”, dicono dalla Confartigianato. "Un logo che diventi un'affermazione forte e chiara di antirazzismo e di solidarietà. Un simbolo da studiare al più presto, di comune accordo con tutte le categorie economiche di Firenze, e che dalle vetrine di negozi e botteghe, nei mercati e nei centri di aggregazione dichiari a cittadini e turisti che rifiutiamo qualsiasi forma di odio", dice Alessandro Sorani, presidente di Confartigianato Firenze, che si dice pronto a raccogliere l'invito del sindaco di Firenze, Dario Nardella, a dare vita a un “patto sociale anti-razzista”.
Sorani lancia un appello a tutte le associazioni di categoria: "Incontriamoci subito, mettiamoci al lavoro. Non possiamo rimanere immobili davanti ai numerosi atti di intolleranza e discriminazione che si sono verificati in Toscana nelle scorse settimane. Contro odio, razzismo e antisemitismo anche le categorie economiche possono fare molto. L'artigianato - conclude Sorani - è da sempre strumento di integrazione linguistica e sociale. Non solo perché abbatte le barriere culturali ma anche perché offre un lavoro concreto a chi arriva nel nostro Paese. L'artigianato fiorentino, inoltre, è la dimostrazione di come la fusione delle culture e degli stili delle lavorazioni abbia sempre portato innovazione e interessanti sviluppi dal punto di vista delle lavorazioni e del design".
Giacomo Martelli, presidente delle Acli (Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani) della Toscana commenta: "Noi ci siamo e faremo tutto il possibile per combattere qualsiasi forma di razzismo. Condividiamo la preoccupazione del sindaco Dario Nardella e siamo con lui nella costruzione di un patto educativo e anti-razzista che coinvolga la città a più livelli. Ma non solo, siamo convinti che questa esperienza debba riguardare tutta la Toscana”.
“La situazione è allarmante. Anche un solo episodio, anche una sola vittima, è grave - continua Martelli - Come Acli abbiamo più volte ribadito da che parte stiamo, prendiamo sempre una posizione chiara e ci impegniamo ogni giorno a contrastare con i mezzi a nostra disposizione l’intolleranza e l’ignoranza. Lo faremo con ancora più intensità, forti della collaborazione e del sostegno di tutti. I cittadini di Firenze e della Toscana hanno dimostrato di saper reagire agli attacchi razzisti con i fatti e noi partiamo da qui, dalla consapevolezza di avere dalla nostra la volontà e la conoscenza per arginare e reagire al razzismo che preoccupa, dai social alla vita reale”.
(immagine di repertorio)